Dopo aver ascoltato il contenuto di cinque
cassettine audio fatte recapitare al blog da un anonimo mittente, da tre
giorni stiamo vomitando. Purtroppo per difficoltà tecniche non siamo in grado
di pubblicarne il sonoro (delle cassettine, non dei conati). Cercheremo quindi
di sintetizzarne il contenuto in forma scritta. Esse sono senz’altro frutto di un paziente lavoro di spionaggio,
eseguito con professionalità, pronte all’uso per un qualche eventuale ricatto.
Si tratta in pratica del resoconto degli intrallazzi quotidiani nelle poco segrete
stanze di palazzo Firmian. In una in particolare, quella dell’attuale facente
funzioni di sindaco. Quando di tanto in tanto la nostra magica palla di vetro
ci informava dell’andazzo amministrativo comunale, pensavamo, ingenui, di
trovarci al cospetto di un’amministrazione ingessata ancora in fase di rodaggio
e dunque non ancora capace di proporre e di produrre il cambiamento promesso, fidenti
comunque che a breve avremmo respirato aria nuova. Ciò che fuoriesce dall’ascolto del materiale
di spying ci consegna invece una verità di gran lunga peggiore e triste.
Non si trattava affatto di rodaggio: quella raffazzonata congrega
amministrativa era semplicemente incapace di rompere l’inerzia. Infatti, al
giro di boa di questa sciagurata avventura, la maggioranza consiliare è ancora alla
mercé del segretario comunale, come il
primo giorno. Trascorsi ormai tre anni il programma di legislatura proposto
alla cittadinanza è lettera morta. Usciti di Giunta gli assessori Carpella e
Iellici, i soli due a opporsi con la necessaria energia alle prevaricazioni del
capufficio, il gruppo vincitore delle elezioni 2010 s’è liquefatto
definitivamente come neve al sole. Mentre mancano soltanto altri due anni alla
scadenza del quinquennio amministrativo e dopo aver ultimato obbligatoriamente gli
arretrati della precedente
amministrazione, le residue energie, fisiche e finanziarie, sono state sinora
impiegate nelle menate di Lago. Il
sindaco non ha referenti tra i suoi uomini, ma fuori ne ha Uno ed uno solo che
ogni santo giorno, lo assilla e lo usa. In Giunta non c’è mai stato lavoro di
squadra. Ognuno fa quel che gli pare. Il motto uno per tutti, tutti
per uno è stato messo in pratica a
esclusivo tornaconto del Nostro. Un triennio buttato al vento, di pasti,
rimpasti, brindisi e cazzate. Il paese langue nella sua fatale inerzia. Lago-est
(Tresselume), tra abbattimenti arborei, parcheggi, asfaltature, baracche e
tendoni è stata spersonalizzata dalle puttanate mondiali (per la cronaca, il
baraccone verde con i suoi sotterranei è costato alla collettività soltanto 6
milioni e 542 mila euro). I laghéri ignavi come sempre, per un piatto di garnèle o per qualcosa
in più, hanno lasciato che un ulteriore pezzo della loro identità e del loro territorio
andasse a farsi benedire. Nemmeno un porco dio s’è levato dalla tacitata
frazione. Però è vero c’è stata tanta allegria, ma proprio tanta. E pazienza se
a seguito della grande sbornia collettiva ci sono state decine di ricoveri
all’ospedale per coma etilico ed è andato a fuoco un teatro…
Finita la festa restano le macerie. E le debite.
La povera maggioranza è frastornata. Che farà per il tempo che ancora le
rimane? Boh, si naviga a vista. Le finanze pubbliche sono agli sgoccioli, per
la seconda centrale sul rio Stava, pure essa tra le opere programmate, niente
da fare. Il treno è ormai passato, siamo in spending review. Il resoconto di metà legislatura, previsto nel
programma di lista, non è stato fatto e non si farà più. Meglio così, qualcuno
almeno eviterà di essere preso a calci in culo. Intanto la minoranza sorniona
se la ride e si prepara al prossimo giro. L’esito del quale, ad oggi, appare
scontato e riserverà all’assonnata popolazione una gradita? sorpresa.
L’Orco
E bravo l'Orco anche se non dice niente più di quello che ormai tutti in paese hanno capito da un pezzo: nel palazzo comanda sempre il Nostro, non come prima ma ben più di prima. Cambiare per crescere dicevano!!
RispondiEliminaA proposito dei lagheri.......pecunia non olent
RispondiEliminaclerio
Hai perfettamente ragione: nei commenti di piazza i "bacani de lago" (quasi tutti) hanno sempre sparato a zero sui mondiali salvo poi trasformarsi in agnellini di fronte alle lusinghe economiche offerte dal comitato del quale, in qualche caso, sono addirittura diventati il braccio operativo (vedi lavori di spalatura dei piazzali).
RispondiEliminaAnche tanti "lagheri" hanno dimostrato il medesimo atteggiamento.
E' proprio desolante assistere a tale ipocrisia!
A Lago non ci sono solo i "bacani" ! Ci sono, per fortuna, altre persone che non pensano solo ai soldi, ma chiedono maggior rispetto per l'ambiente e più attenzione ai problemi di chi a Lago ci vive tutto l'anno.
RispondiEliminaGiuliana Iellici