18/02/16

BREVI DA TESERO

È partita stamane all’alba una delegazione teserana alla volta della Cina. La missione di pace, di studio e di piacere durerà una decina di giorni. Nel Celeste Impero i nostri ‘ambasciatori’, su invito dell’amministrazione comunale, recheranno alcune preziose icone del nostro paese (tra le quali una miniatura del presepe esposto recentemente in Piazza San Pietro, una foto del centro del Fondo di Lago, un souvenir di Pampeago). Per quanto il tempo di soggiorno non giochi a loro favore, tenteranno - e questo è il vero motivo della spedizione – di approcciare alla dolce lingua mandarina, quel tanto, visto l’incremento delle attività commerciali cinesi anche qui in valle, da potersi poi arrangiare in caso di bisogno.
I nostri novelli Marco Polo visiteranno e soggiorneranno per qualche ora in quattro tra le più importanti città del colosso asiatico: 上海 Shànghǎi, la capitale 北京 Běijīng, 香港 Xiānggǎng (Hong Kong) 廣州 Guǎngzhōu (Canton).

P.S.

I partecipanti alla trasferta intercontinentale, tutti ferventi cattolici praticanti, non potendo assistere in quella lontana terra alle celebrazioni quaresimali comandate, hanno ottenuto, con procedura curiale d’urgenza, una speciale dispensa temporanea.



Sono trascorsi più di quindici anni (la nostra sindaca all’epoca giocava ancora con le Barbie) da quando il ricovero Giovanelli si trovò ad essere improvvisamente inadeguato. Nessuno se ne era accorto, poi, inaspettati, iniziarono a girare tra gli addetti ai lavori e addirittura tra il volgo più lontano i primi sommessi pettegolezzi. In breve il venticello innocuo della chiacchiera si trasformò in tempesta impetuosa e in men che non si dica lo storico edificio di Pedonda apparve ad ogni vero paesano fatiscente, privo degli standard minimi previsti dalle normative, non funzionale alle nuove esigenze… tanto che i soliti immancabili poveri di spirito credettero davvero che se non si fosse costruita con immediatezza una nuova moderna struttura ospedaliera molti degli anziani ricoverati avrebbero corso il rischio di venire gettati sotto al ponte.

Ricordiamo i lunghi servizi speciali di Radio Fiemme (non esattamente in British style) dedicati all’argomento con gli interventi del sindaco pro tempore e della dirigenza della casa di riposo di allora, messi più volte in onda per suscitare quel climax emotivo collettivo capace di trasformare quel problema, risolvibile semplicemente con una buona ristrutturazione, in una assoluta impossibilità!

Fu così che l’oggetto dell’insana smania di passare alla storia dell’allora (nonché attuale) presidente dell’Ente divenne una necessità condivisa da tutti ed i lavori per la nuova struttura, dopo gli espropri di rito, ebbero inizio!

Ebbene, a distanza di tre lustri e passa, vecchi ospiti, nel frattempo non ancora passati a miglior vita, e nuovi degenti bisognosi di cura e di assistenza trascorrono tuttora le loro purtroppo tristi e lunghe giornate nella vecchia casa nobiliare nel centro del paese, mentre l’orribile ecomostro de le Valene (vero e proprio moderno reclusorio) subappalto dopo subappalto, fallimento dopo fallimento, svetta incompiuto e nottetempo spettralmente illuminato, nella sua abnorme densità cementizia, nel perfetto rispetto dell’antica tradizione di deturpazioni paesaggistiche, sperperi e malaffari italiani.



A Palazzo il clima non è buono. Si respira un’aria pesante. I due reggenti, da mesi saldamente al timone, anziché ragionare sulle vere questioni del paese e cercare di darne soluzione, stanno programmando passo dopo passo la prossima campagna elettorale, che in un giorno sperabilmente radioso dovrebbe catapultarli a duettare in Provincia. Più che la metafora di un calcistico bomber – usata impropriamente da un lettore della prima ora – il Nostro sembra il gemello di Unabomber e, se tanto ci dà tanto, prima di venire ri-plebiscitato con la sua allieva e sodale tra gli Eletti trentini, disseminerà di macerie il paese.

L’opposizione consiliare guarda attonita al triste spettacolo offerto sin qua dai ‘nuovi’ detentori del potere. Il voto giovanile per tesero e la sua gente, ricolmo a suo tempo di belle speranze e di rancoroso revanscismo nei confronti della controparte elettorale, è già stato ampiamente tradito. La Giunta, azzerato il credito iniziale di fiducia è in ambasce e attende con impazienza l’arrivo della nuova stagione dei tendoni, dei biceri offerti a gratis e
delle pacche sulle spalle, che di fiducia gliene faccia riacquisire almeno un po’; l’assessore e consigliere anziano – ci informano ignoti delatori - pare sul punto di una imminente crisi di nervi, preso tra la soverchiante presenza del segretario comunale e l’insignificanza politico-amministrativa della sindaca e dei suoi giovani colleghi assessori.

Possiamo dirlo: non è – ci si conceda la ancorché forse impropria citazione – un esecutivo di lotta e di governo, ma appena appena un manipolo di rappresentanza, abile soltanto con il microfono in mano, a cazzeggiare e a ribadire, sui tanti palcoscenici paesani, logori e triti luoghi comuni.

L’Orco


INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

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