Egregio Direttore, onde non
essere scambiato per un ‘intruso seriale’ premetto che sono un lettore della
prima ora (quantunque non abbonato) del Fatto. Supposto che le mie tre precedenti
mail non siano state pubblicate per il contenuto non conforme al racconto ‘ufficiale’
della pandemia Covid-19, con questa mia quarta e ultima breve lettera vorrei
semplicemente suggerirle un libro. Pubblicato recentemente, scritto
da Pasquale Bacco (patologo) e Angelo Giorgianni (magistrato) e prefato da Nicola Gratteri: Strage di
Stato. Le verità nascoste della Covid-19. Un lavoro di ricerca impressionante e
documentato che sbugiarda senza possibilità di replica la narrazione quotidiana
dei giornaloni (Corriere, Stampa Repubblica, ecc.) e, fatta salva qualche rarissima
voce stonata, delle tivuone (Rai, Mediaset e La7). Ecco, vorrei che Lei, assiduo frequentatore
del ‘salotto’ della mia conterranea, coetanea e affiliata Bilderberg Lilli la
Rossa – data l’impossibilità da parte mia di contattarla personalmente – glielo
consigliasse, così poi, forse, la signora Gruber riuscirebbe a farsi una
ragione del perché, dopo due anni di martellante, unidirezionale propaganda a
reti unificate ci sia ancora gente che non crede agli asini che volano. E tanto
vorrei facesse con il ‘suo’ rockettaro Scanzi e la ‘sua’ aspra e selvaggia
Lucarelli (quella che i non vaccinati diventino poltiglia verde…). Infine, restando
in argomento e a proposito di ‘salotti’ televisivi non capisco perché chi, come
Lei, Cacciari e altri, non segua pedissequamente il binario unico dello
storytelling impostato, debba immancabilmente premettere al suo argomentare:
“Io sono vaccinato!” Quasi che, omettendo questa precisazione, il successivo ragionamento
si trasformi ipso facto in eresia! Mi pare un segno di debolezza, una
concessione pericolosa a un regimetto in divenire, la cui forza pervasiva
dipende anche da questi dettagli.
E. Delladio - Tesero (TN)