03/05/25

SILENZIO, SI MEDITA (SI FA PER DIRE...)

Finalmente è terminata la campagna elettorale. Oggi giorno di silenzio (ma la tempesta whatsApp si sentirà fortissima, altroché!). Ad ogni modo, il popolo potrà meditare sulle impressioni avute sentendo ed ascoltando i due candidati pronti al duello che si disputerà domani nelle urne, ripassando nuovamente i programmi, o, semplicemente, ripensando alle cose accadute nell'ultimo decennio. Noi, che non avevamo certo bisogno di prove ulteriori per capire a chi affidare il nostro voto, meditiamo invece sulla legge elettorale che da trent'anni esatti determina l'assetto delle amministrazioni locali in Trentino Alto Adige.




Si tratta della LEGGE REGIONALE 30 NOVEMBRE 1994, N. 3. Norma infame, che mortifica la partecipazione al voto e concede al vincitore del confronto un potere abnorme. Non è probabilmente un caso se dalla sua entrata in vigore (1995) la disaffezione della cittadinanza alla partecipazione sia via via cresciuta. E, da allora in poi, considerata una fisiologica quota di astensionismo (20 - 25%), la maggioranza della popolazione di Tesero, ma tanto vale anche per altre realtà, non ha più avuto voce in capitolo.

Concedere il potere assoluto a chi anche per un solo voto di differenza supera gli altri concorrenti produce un deficit di democrazia clamoroso, che consolida il clientelismo, il voto di scambio e la capacità ricattatoria di chi vince, soprattutto in contesti ove all'interno o all'esterno dell'amministrazione (questo è il nostro caso) vi sono figure di riferimento della maggioranza che esercitano da sempre la loro influenza e il loro controllo sul gruppo.

Bene quindi farebbe il legislatore a modificare questa legge limitando il numero dei mandati. Solo così potrà esercitarsi l'alternanza, interrompendo eventuali fenomeni corruttivi in atto, e si potrà garantire il processo democratico della rappresentanza.

Per la storia patria ricordiamo che l'ultimo sindaco eletto col sistema proporzionale e dunque espressione diretta del consiglio comunale fu, dopo una lunga e sacrosanta mediazione tra i consiglieri eletti di ogni schieramento, Maurizio Zeni, nel 1990.

A.D.

 

29/04/25

BUGIE

A futura memoria, proponiamo un incompletissimo collage delle "favole" dette, pro domo sua, dalla prima cittadina, in particolare durante questa campagna elettorale.

Sindaca a tempo pieno

Ma quando mai? Ha dichiarato di esercitare l'incarico a tempo pieno solo per riscuotere l’indennità di fine mandato (5 mensilità ulteriori - mica poco) e per beneficiare magari anche del versamento alla previdenza complementare della parte dei contributi a carico dell'ente pari al 24,2% dell’indennità di carica lorda mensile.

Ascolto e confronto con la cittadinanza

Afferma la sindaca: "ascolto e confronto sono fondamentali - In questi anni abbiamo sempre ascoltato i cittadini cercando di dare risposte concrete… mi impegno di proseguire con questo metodo."

Ascoltare non è sinonimo di sentire. Per ascoltare c'è bisogno di empatia con l'interlocutore e voglia di capire le ragioni dell'altro, per sentire no, basta l'orecchio. In questi dieci anni abbiamo sottoposto alla capa comune qualche nostra istanza, qualche segnalazione, qualche consiglio, sempre in forma scritta ed educata. Cose minime e di buon senso. Ci ha sempre risposto picche.

Sulle questioni di peso, "l'ascolto" è stato ancora meno empatico. Per esempio, sulla cessione di parte di piazza Battisti e dell'ex Cassa rurale, la serata informativa dedicata è stata organizzata (a giochi ormai fatti!) soltanto in conseguenza di una raccolta firme e della contrarietà montante di tanti teserani. Altri incontri di interesse generale non ne sono stati fatti.




Condivisione

La sindaca rivendica, usando l'arte antica della captatio benevolentiae, che il suo programma è frutto di un lavoro sinergico con la cittadinanza, e perciò la ringrazia. Ma quale cittadinanza? Forse quella composta da paesani e paesane scelti e selezionati, ai quali si è permessa di inviare sms personalizzati chiamandandoli “cara, caro, avrei piacere di averti alla serata del..." recuperando i loro numeri di cellulare, a loro insaputa, da chissà quale data base?

Stop al consumo di suolo

Concetto sempre buono, soprattutto in tempi di finzione green, e mai realizzato! Nel mentre lo proclama solennemente, specifica però di voler realizzare la nuova piazzola dell’elicottero (con annessi espropri), di deviare la pista ciclabile di fondovalle verso il laghetto del tamburello (con annessi espropri), di realizzare senza il benché minimo ripensamento la contestatissima pista da ski roll (con annessi espropri), di aver autorizzato la costruzione di una nuova strada ad uso privato ed esclusivo del nuovo albergo Lagorai a Lago. In tutti questi casi andando ad utilizzare e sperperare aree agricole… Bióto coerenza!

Le compensazioni

E però - ci dice, tranquillizzante - ci sono le compensazioni! Ah, beh, allora... I terreni agricoli sottratti alla loro naturale vocazione per fare le cose di cui sopra e non solo, saranno compensati attraverso recuperi e bonifiche di aree a bosco o a pascolo. Ma di cosa sta parlando? Di compensazione si potrebbe parlare se, per esempio, venisse smantellato l'impianto Misconel di Lago per trasformarlo in un'area verde. Ma non certo bonificando aree a pascolo/bosco già ricomprese nella macro categoria agro-silvo-pastorale. In ogni caso, una compensazione per essere davvero tale dovrebbe essere "equivalente". Ma un "prato" ricavato, per esempio, da una bonifica boschiva in località La Büsa, non può certo dirsi equivalente a un prato originario pianeggiante in località Noalacce.

Finanziamento di Casa Iellici

La sindaca afferma che grazie ai fondi olimpici si ristrutturerà finalmente il vecchio, storico edificio. Balle! Il finanziamento verrà attinto dal Fondo per gli investimenti di rilevanza provinciale - di cui all'art. 16, comma 3 bis della legge provinciale n. 36/1993 (legge sulla finanza locale).

Sempre la sindaca su Casa Iellici riferisce che: “Abbiamo affidato la progettazione esecutiva dell’opera". Altra bugia, non è così. È stata affidata la progettazione esecutiva solo dell’area museale (UMAF 2: Impianti tecnologici, restauro e realizzazione area museale) e non della biblioteca (UMAF 3: Restauro e realizzazione area biblioteca) e l’appalto dell’area museale è previsto per la primavera 2026.

Aggiungendo disinformazione a disinformazione, specifica inoltre che la sede attuale della biblioteca, in via Noval, sarà destinata a Centro giovani. In realtà per la biblioteca non c’è ancora l’incarico di progettazione esecutiva e mancano i fondi. Dunque, il "centro di aggregazione per i giovani" (qualunque cosa voglia essere) al momento non è alle viste.

Area di Propian per prima casa

La sindaca afferma che rispondere alla domanda sui vincoli urbanistici da applicare a quell'area, è come discutere sul nulla, perché la competenza è tecnica! Cazzata. La competenza è politica, altroché. Altrimenti facciamo decidere, scegliere e pianificare agli uffici tecnici.

Ma forse questa è una risposta di comodo per non palesare la mancata intenzione di inserire vincoli (a parte quello di prima casa) nel previsto piano attuativo per tutelare quell'area. E forse anche per non attuare i controlli atti a verificare che le abitazioni siano destinate veramente a prima casa e abitate effettivamente da residenti. È così che si combatte l’over turismo e il proliferare di B&B?

Tesero nell'associazione Borghi Autentici d’Italia

"L'Associazione Borghi Autentici d'Italia è una rete fra territori dove protagoniste sono le persone e le comunità (..), promuove un percorso articolato di sviluppo in sede locale, un approccio che considera i patrimoni esistenti quali punti di partenza per costruire strategie concrete e attuabili di miglioramento del contesto sociale, ambientale e produttivo locale, partendo dalle risorse e dalle opportunità presenti, allo scopo di elevare le condizioni di vita della popolazione e rendere attraente “lo stare”, il vivere e il lavorare in quel luogo."

Insomma, è un'associazione che, in tutta evidenza, con l'attuale paese di Tesero non ha proprio nulla a che fare. Qui si persegue un unico obiettivo, quello della monocoltura turistica, le cui conseguenze sono antitetiche rispetto alle finalità perseguite da quella associazione. Tesero ormai è un paese senz'anima, dove il dialetto è in veloce fase di estinzione, dove i "foresti" abitano il centro storico e i Teserani di nascita, sottraendo nuovo territorio, hanno urbanizzato le periferie, dove le attività artigianali e commerciali dentro l'abitato antico non esistono più, dove nel centro storico, passeggiando di sera, non incontri nessuno, dove le peculiarità identitarie sono al lumicino e gli scorci caratteristici del tempo che fu sono stati sacrificati a beneficio della modernità. Se questo è un borgo autentico, Dio ce ne scampi!

L'ultima

Non paga di questo condensato di parole in libertà, opere e omissioni la Nostra ci rifila l'ultima perla dichiarando di aver sempre lavorato in questi dieci anni per il bene comune e per migliorare la qualità della vita delle persone di Tesero. Oibò, non ce n'eravamo accorti.

A.D.



INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

Archivio blog