11/02/16

LAUDATO CHI?


Riferendosi alla storiella dei Nostri in Vaticano che abbiamo recentemente pubblicato, scrive con ironia un anonimo lettore: perché sua Santità ha chiesto un obolo per i poveri e sopratutto ha chiesto se avessero letto l'enciclica Laudato Si e ne ha ricordato i suoi appelli rivolti al rispetto dell'ambiente a "proteggere la casa comune", "controllando surriscaldamento climatico e altri danni ambientali", ricordando anche che è necessario un cambiamento di "stile di vita". Dopo tutto questo a loro non rimaneva che scappare con le pive nel sacco. !!! Siete d'accordo?

Se si fossero davvero trovati a tu per tu con Francesco con l'obbligo di sottoscriverla, pena immediata scomunica, probabilmente sì. Ma, conoscendo il Personaggio in commedia, forse scappava il Papa. Al di là della facile battuta, saremmo curiosi di sapere in quanti avranno qui e là letto quella fondamentale enciclica, e in quanti ne avranno soltanto sentito parlare. In pochi, probabilmente. Se i cattolici battezzati e comunicati di tutto il mondo, mettessero in pratica appena l’ 1% delle esortazioni in essa contenute, vivremmo probabilmente in un nuovo paradiso terrestre… Di sicuro però i suoi dettami non sono praticati né dalla maggioranza dei cosiddetti sportivi, né da quella degli albergatori e degli impiantisti delle valli dolomitiche trentine, sempre pronti, questi ultimi, a piangere miseria e a banalizzare e/o a minimizzare con scherno le via via più gravi, complesse ed impellenti questioni ambientali.

Per essi l’importante è far soldi. Tanti. Subito! Senza se e senza ma! Poi - diranno - ci penserà la scienza a trovare le soluzioni ai conti che non tornano.


C'è troppo traffico? Facciamo nuove strade! Siamo ingorgati d'auto? Spianiamo i paesi e costruiamo posteggi! Piove d'estate e per l'abbronzatura di sole non ce n'è abbastanza? Chiediamo alla Provincia lo stato di calamità naturale e un giusto rimborso! In inverno non nevica quanto vorremmo? Non c’è problema! Neve artificiale a volontà! Tanto, l’acqua è in esubero e non è quella degli acquedotti. Ma, - osa replicare il solito ambientalista coglione - e i danni provocati dagli additivi refrigeranti? Quali additivi? Non ci sono additivi, basta con queste scemenze! E l’inquinamento acustico notturno? Ma quale inquinamento notturno d’Egitto! E gli spropositati consumi di energia elettrica per azionare i cannoni? In effetti quello è il problema: siamo fiduciosi che tra non molto se ne faccia però carico al 100% l'ente pubblico! Dulcis in fundo, (a proposito della recente polemica sulla Marcialonga): ma e l'inquinamento prodotto dai camion per il trasporto della neve? Beh, i camion per il trasporto della neve qualcosa inquinano sì… Però anche il legname del bosco si trasporta con i camion, o no? Giusto, ineccepibile… Così si (s)ragiona!

Purtroppo, finché il denaro per le ristrutturazioni alberghiere, per gli impianti di risalita, per l’illuminazione a giorno delle piste, per i paravalanghe, per l’acquisto e il funzionamento dei cannoni, per l’ampliamento della rete stradale di collegamento, per i bacini di accumulo acqua, eccetera, eccetera, lo metterà al 60, 70, 80% la Provincia, i signori di cui sopra minimizzeranno, semplificheranno (e se la rideranno), in un delirio di onnipotenza e di protervia crescenti. I dubbi non fanno parte del loro bagaglio culturale. Loro conoscono (e vogliono) solo certezze!

Scrive un altro anonimo commentatore: La Marcialonga ha indubbiamente il suo fascino. Sportivo, culturale, storico, ha segnato negli anni un'appuntamento importante negli inverni della gente di Fiemme e Fassa. Fa riflettere però come l'uomo abbia la presunzione di avere il controllo assoluto, anche sulla natura. Condivido le affermazioni di Martinelli sull'utilizzo " ecologico" dell'h20 ma comunque rimane una forzatura innevare 70 km in una situazione di assenza totale di neve. Ma mi fanno riflettere ancora di più le affermazioni dei nostri politici provinciali che stanno studiando delle strategie per innevare tutte le stazioni turistiche invernali in un tempo che va dalle 48 alle 72 ore!!! creando nuovi bacini, impianti di raffreddamento dell'acqua, ecc... non sarebbe forse meglio impegnare le risorse per studiare un "nuovo" turismo invernale? Sono convinto che le realtà simili alla nostra che investiranno in questa direzione, dimostrando lungimiranza e visione a lungo termine, saranno un passo avanti. Cosa questa che si dimostrerà vincente sia dal punto di vista ambientale che economico.

Giusto, condivido. Ma di che ti stupisci? Pensavi forse che la Provincia avesse (dovesse avere) una visione del domani un po' più ampia e illuminata di quella del signore che tu citi? Anch'io un tempo lo pensavo. Ma non è così. A puro titolo d'esempio, sappi che  una delle prime interrogazioni in Consiglio Provinciale del nostro Toni da Lagundo (il primo consigliere provinciale espresso dal nostro paese! l'uomo che dà del tu a papi e santi!) perorava esattamente questo tipo di intervento pubblico. E non pago della risposta che a suo tempo gli fu data, pochi giorni fa si è rifatto sotto ripetendo la stessa richiesta, che qui in calce per conoscenza ti allego.

E' avvilente, ma - e qua mi ripeto - finché il sistema di selezione della cosiddetta rappresentanza democratica contemplerà il suffragio universale, e cioè concederà di votare indiscriminatamente a tutti, giocoforza non saranno i più meritevoli ad essere ‘eletti’, ma quelli che sapranno vendersi meglio al popolino minchione. E quindi, dato che a decidere le nostre sorti saranno poi rappresentanti selezionati in tal guisa, spesso di indegna levatura, c’è ben poco da meravigliarsi se anche nell’olimpo provinciale troppe volte il dibattito politico scivola nello (s)ragionamento e nello sproposito così come nello (s)ragionamento e nello sproposito scivola normalmente la chiacchiera tra avvinazzati dopo le 23 e 03 nelle osterie di paese…

L’Orco


De Godenz (Upt):
urgono risorse Pat per
potenziare bacini e
impianti innevamento

Pietro De Godenz chiede se a fronte della crisi del settore turistico dovuta alle scarse precipitazioni nevose di quest’inverno, la Giunta non intenda stanziare ulteriori e specifiche risorse con cui finanziare il potenziamento dei bacini idrici e degli impianti che consentono l’innevamento, e per l’eventuale creazione di nuovi bacini e impianti per la neve programmata, prevedendo la possibilità di intervenire anche sui costi dell’energia elettrica che gravano sulle società dalle quali questi impianti sono gestiti.

La risposta: Dallapiccola ha richiamato la delibera della Giunta del 26 ottobre scorso e il Piano per l’utilizzo dei bacini di accumulo per la produzione di innevamento programmato, oltre che per l’irrigazione, la zootecnia, come misure antincendi e di protezione civile. Momentaneamente il piano ha esaurito la propria capacità finanziaria, occorrerebbe implementare le risorse affidate a Trentino sviluppo in tal senso e finanziare il potenziamento dei bacini idrici atti all’innevamento esistenti.

Degodenz ha ribadito l’evidenza dell’importanza di questi investimenti per società che fanno da volano all’economia di questo territorio: è importante che venga implementata la disponibilità del Piano sia per gli investimenti, che per le risorse.

Question time P.A.T. del 26/01/2016


08/02/16

ADLER TRIO


07/02/16

SVENTATO GOLPE

La settimana che si sta concludendo ha corso il rischio di passare alla storia del paese. La casuale concomitanza di una serie di eventi straordinari stava infatti per cancellare irreparabilmente la VOLONTA' POPOLARE uscita DEMOCRATICAMENTE dalle urne di quell'indimenticato 10 maggio 2015.


Secondo le informazioni in nostro possesso pare che l'opposizione consiliare, guidata dal suo irriducibile ed indiscusso Capo, fosse sul punto di impadronirsi della fascia tricolore di primo cittadino e di piazzare ai vertici dei più importanti organi di informazione locale (Radio Fiemme, Crescere Insieme, Tesero Informa e Tesero Comunità Viva n.d.r.) alcuni suoi uomini di fiducia. Approfittando della contemporanea assenza della sindaca e dell'assessore provinciale (...), entrambi a Roma, insieme a un nutrito gruppo di devoti concittadini, per importanti colloqui con Sua Santità, e del vice sindaco malauguratamente impegnato in vicende extracomunali, il conto alla rovescia dell'Operazione Giovedì Grasso - così era stata denominata dai sovvertitori - era già iniziato. Un vero e proprio golpe studiato e organizzato fin nei dettagli, che doveva portare nella stanza dei bottoni di Palazzo Firmian proprio il capo dell'Opposizione. Tutto dunque era pronto e l'ora X stava per scoccare, quando, grazie alla formidabile capacità di intelligence dell'SSTE (Servizio Segreto Teserano) coadiuvato della polizia municipale che con perfetta tempistica riusciva a bloccare il gruppo sedizioso, il piano è stato sventato.

La sindaca e l'assessore provinciale erano stati avvertiti dell'incombente pericolo dal capo dell' SSTE (...) proprio mentre stavano per sottoscrivere con le autorità della Città del Vaticano un importante protocollo d'intesa per un prossimo gemellaggio tra il Paese dei presepi e la città papale. I due reggenti teserani sono stati immediatamente imbarcati sull'elicottero pontificio e trasferiti a Fiumicino, da dove, con un volo speciale, sono ripartiti alla volta dell'aeroporto Caproni di Trento. Da lì, trasbordati per la seconda volta, con un elicottero della Provincia dopo pochi minuti di volo sono giunti in Piazza Battisti.

Ad attenderli c'era il Segretario comunale che li ha subito rassicurati, ragguagliandoli dettagliatamente sui fatti. Poco dopo, percorso a piedi il breve tratto dall'eliporto al municipio, i tre sono stati accolti a palazzo Firmian dal presentat'arm del picchetto d'onore degli Alpini agli ordini del capogruppo nonché assessore Zanon, dal capo della polizia Varesco e dai dipendenti tutti. Al termine del breve rituale la sindaca ha disposto un controllo dei principali Uffici comunali per verificare eventuali sottrazioni di documenti riservati e sensibili. Al momento non ne conosciamo l'esito. Non sappiamo nemmeno dove si trovi il Capo dell'Opposizione. Sappiamo soltanto che seppur sottoposto ad interrogatorio da parte dell'autorità investigativa, pare sia ancora a piede libero. Vi terremo informati.

Nel frattempo la neve tanto attesa sta per arrivare e dopo mesi di forzata inattività anche le maestranze del comune potranno dare un senso alla loro presenza invernale presso il magazzino di Piera. Già stamattina il capoflotta automezzi, signor Longo, è al lavoro per preparare le lame spazzaneve ed ingrassare gli attacchi delle prese di forza, che da domani, stando alle previsioni meteo, dovrebbero finalmente venire azionate.

E' stata una settimana difficile che avrebbe potuto precipitare la comunità del nostro amato paese nell'oscurantismo più bieco. La buonasorte e i tanti santi in paradiso ancora una volta ci sono stati amici. Tesero e la sua gente ringraziano.

A.D.


INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

Archivio blog