Spira un venticello strano. Qualcosa, appena percettibilmente, si è rotto. Lo si è capito ieri sera durante il duello “all’americana” tra i due candidati sindaco. Il tris di Ceschini non è più così scontato. Certo, ancora molto probabile, ma se vittoria sarà, sarà per poco, di misura.
I notabili del paese, quelli delle porte girevoli e degli incarichi guadagnati “per fedeltà”, quelli che ogni mattina, o quasi, si ritrovano in piazza per la quotidiana ruffianata a voce bassa e poi, dopo il caffè, salgono a palazzo in ordine sparso a salutare ossequiosi e riconoscenti “la Elena”, annusano l’aria, leggermente preoccupati. Nonostante l’apparato mafioso e intimidatorio che sovrintende e governa il paese da sempre, per la Uscente la riconferma non sarà una passerella in carrozza.
Come la nostra Sibilla aveva predetto, i messaggi del Capobastone fioccheranno copiosi e colpiranno senz’altro i bersagli, ma, par di capire che, ciononostante, se si riuscirà a ridurre anche di un solo punto quella fisiologica percentuale di astensionismo che veleggia tra il 20% e il 30% degli aventi diritto il miracolo potrebbe anche accadere.
A.D.