VIRUS
E INQUINAMENTO
Domani
è la Giornata Onu
della
Terra: serve una nuovaconversione ecologica
perché la salute dell’uomo
è connessa coi cicli naturali
Il
2020 è l’anno dedicato dall’Onu alla biodiversità. Secondo
l’ultimo Rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente circa il
75 per cento dell’ambiente terrestre e oltre il 60 per cento
dell’ambiente marino sono gravemente alterati.
La
Terra è un macrorganismo vivente in cui tutto si tiene: biologia,
ecologia, economia, istituzioni sociali, giuridiche e politiche. La
salute di ciascun individuo è interconnessa e dipendente dal buon
funzionamento dei cicli vitali del pianeta. Il susseguirsi di
malattie nuove e terribili sempre più frequenti e virulente (come
Ebola, Hiv, influenza suina e aviaria) sono la conseguenza della
alterazione dei delicati equilibri naturali.
L’abbattimento
e gli incendi delle foreste tropicali, il consumo di suolo vergine,
lo sfruttamento minerario, la caccia e il consumo di fauna selvatica,
la concentrazione di allevamenti animali, l’agricoltura
superintensiva, il sovraffollamento urbano e lo spostamento continuo
di merci e persone sono le cause primarie dello scatenamento delle
pandemie. Non c’è alcun “nemico invisibile”, tantomeno
imprevisto e sconosciuto che ha dichiarato guerra al genere umano. Al
contrario è il sistema economico che ha provocato un progressivo
deterioramento dei sistemi ecologici.
La sottovalutazione dei fenomeni in atto,
l’impreparazione e l’incompetenza delle istituzioni pubbliche a
ogni livello – laddove è prevalso il modello neoliberista –
hanno indebolito i presidi socio-sanitari con definanziamenti e
privatizzazioni. In particolare in Italia abbiamo dovuto
constatare un tasso di letalità eccessivo, troppi contagi registrati
tra gli operatori sanitari insufficienza delle attrezzature. Per
mascherare questi fallimenti – quasi fossero inevitabili – molti
mass-media, politici e persino dirigenti sanitari hanno scelto di
raccontare l’impegno per contenere la pandemia da Coronavirus
usando una terminologia bellica: “battaglie”, “armi”,
“trincee”, “nemico”. Il linguaggio della medicina invece si
esprime con parole di cura e di pace, non di guerra. Di salute
psicofisica, di sollievo della sofferenza, di rispetto della dignità
umana.
Le
ripercussioni del lockdown sull’economia globalizzata
porteranno a una crisi senza precedenti. Le pandemie non conoscono
differenze di classe, ma si ripercuotono accentuando ancor di più le
disuguaglianze e le ingiustizie sociali. Per uscirne non basterà
inondare il mondo con una pioggia di denaro “a debito”. Bisognerà
che quel denaro serva effettivamente ad avviare una profonda
conversione ecologica e solidale degli apparati produttivi e dei
comportamenti di consumo.
La
salute è un bene comune globale. In quanto esseri umani siamo parte
della natura. Esistiamo gli-uni-con-gli-altri, in reciproca
connessione. Ognuno di noi dipende dall’aria che respira, dai
cibi con cui si nutre, dal tipo di energia che usa per muoversi,
riscaldarsi e comunicare, dall’organizzazione sociale in cui è.
Siamo parte dell’universo bio-geo-fisico ed energetico.
Sono
già passati cinque anni dall’Agenda 2030 sullo sviluppo
sostenibile dell’Onu e molti dei target intermedi fissati al 2020,
nell’ambito dei suoi 17 macro obiettivi, sono stati clamorosamente
disattesi. Non possiamo più fingere di non vedere.
Speriamo che la Giornata della Terra del 22 aprile possa essere il
momento di uscita dall’emergenza e di un di un nuovo inizio
dell’impegno per una conversione ecologica integrale della società
umana.
Paolo Cacciari (F.Q. 21/04/2020)
Il documento integrale è consultabile
su www.comune-info.net ed è stato
sottoscritto da centinaia di persone
tra cui Alex Zanotelli,
Gianni Tamino, Roberto Mancini,
Laura Marchetti, Michele Carducci,
Daniela Padoan, Guido Viale,
Cristina Simonelli, Francesco
Gesualdi, Anna Maria Rivera,
Marco Boschini, Ugo Mattei,
Marco Bersani, Marco Deriu
Il documento integrale è consultabile
su www.comune-info.net ed è stato
sottoscritto da centinaia di persone
tra cui Alex Zanotelli,
Gianni Tamino, Roberto Mancini,
Laura Marchetti, Michele Carducci,
Daniela Padoan, Guido Viale,
Cristina Simonelli, Francesco
Gesualdi, Anna Maria Rivera,
Marco Boschini, Ugo Mattei,
Marco Bersani, Marco Deriu
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