In una serie di lettere aperte i sottoscritti avevano cercato di convincere la Provincia, la Magnifica Comunità di Fiemme, i suoi Vicini e la cittadinanza, dell'assurdità del progetto di trasformare in bar-ristorante-rifugio la storica Malga Lagorai. Proponevamo di conservarla come testimonianza delle tradizioni e dei mestieri. Se la “casèra” rimanesse la “casa dei malgari”, dove casare il latte e conservare i prodotti, si tutelerebbero le conoscenze antiche e i malgari avrebbero un'entrata aggiuntiva. Molti non sanno più cos'è una vera malga, e se tutte le malghe diventano bar-ristoranti con musica e sdraio scompare la memoria delle nostre radici.
In particolare le lettere del 4 ottobre 2019 e del 15 novembre 2019, hanno posto in modo civile delle domande alla Magnifica Comunità e in particolare allo Scario, ins. Giacomo Boninsegna. Sono ormai tre mesi che si attende una risposta. Lo Scario dà un eloquente saggio della propria educazione ignorando gli oltre 200 cittadini firmatari, tra i quali molti Vicini che lui avrebbe da rappresentare. Non è edificante vedere il primo dei Vicini, colui che ricopre un ruolo di antico prestigio, svicolare per sottrarsi al civile confronto con i cittadini. Con il suo silenzio egli sembra confermare di non avere argomenti credibili per rispondere ai quesiti e dà l'impressione di nascondere qualche scheletro nell'armadio.
Tuttavia può capitare di avere a che fare anche con persone di buona creanza: infatti ci siamo incontrati con la figura impossibile dello Scario-immaginario, un personaggio colto e di maniere cortesi, che ci ha risposto con sincerità. Riportiamo di seguito la nostra conversazione in cui egli risponde alle domande che tanto fastidio danno al suo omologo.
Noi: Signor Scario-immaginario, innanzitutto la ringraziamo per essersi rivolto a noi con gran disponibilità.
Scario-immaginario: Sono io che ringrazio, e mi scuso per avervi fatto attendere, ma bisognava che lasciassi un po' di tempo a quell'altro che vi avrebbe dovuto rispondere!
In particolare le lettere del 4 ottobre 2019 e del 15 novembre 2019, hanno posto in modo civile delle domande alla Magnifica Comunità e in particolare allo Scario, ins. Giacomo Boninsegna. Sono ormai tre mesi che si attende una risposta. Lo Scario dà un eloquente saggio della propria educazione ignorando gli oltre 200 cittadini firmatari, tra i quali molti Vicini che lui avrebbe da rappresentare. Non è edificante vedere il primo dei Vicini, colui che ricopre un ruolo di antico prestigio, svicolare per sottrarsi al civile confronto con i cittadini. Con il suo silenzio egli sembra confermare di non avere argomenti credibili per rispondere ai quesiti e dà l'impressione di nascondere qualche scheletro nell'armadio.
Tuttavia può capitare di avere a che fare anche con persone di buona creanza: infatti ci siamo incontrati con la figura impossibile dello Scario-immaginario, un personaggio colto e di maniere cortesi, che ci ha risposto con sincerità. Riportiamo di seguito la nostra conversazione in cui egli risponde alle domande che tanto fastidio danno al suo omologo.
Noi: Signor Scario-immaginario, innanzitutto la ringraziamo per essersi rivolto a noi con gran disponibilità.
Scario-immaginario: Sono io che ringrazio, e mi scuso per avervi fatto attendere, ma bisognava che lasciassi un po' di tempo a quell'altro che vi avrebbe dovuto rispondere!
Noi: Caro Scario-immaginario, il nuovo progetto proposto al Consesso il 4 settembre è uguale a quello delineato nella delibera PAT (n.1487, 10/08/2018): la finalità ricettivo-turistica sommerge totalmente quella tradizionale, tutta la casèra diventa una struttura finalizzata al turismo, il malgaro sfrattato in stalla, ben 40 posti a tavola interni. Eppure ha ammesso che il "trekking" Translagorai c'entra solo come espediente per pagare la ristrutturazione con soldi pubblici (dibattito a Cavalese, 28/06/2019; Corriere del Trentino, 24/08/2019).
Scario-immaginario: Confermo tutto: la Magnifica è povera, ma con l'aiuto della Provincia si è trovato il sistema di ristrutturare varie malghe con fondi pubblici europei che in realtà dovrebbero essere destinati a fronteggiare il cambiamento climatico.
Noi: Perché ci ha accusati (L'Avisio, aprile 2019) di essere “disinformati”?
Scario-immaginario: Per prendere tempo. Il tempo gioca a nostro favore: quando le cose saranno fatte voi vi metterete l'anima in pace. Per questo ho tenuto nascosto per sei mesi il "nuovo progetto". E nel frattempo mi sono anche permesso di accusarvi di “strumentalizzare”. Non vuole dire niente, ma così ho confuso le acque e vi ho messi in cattiva luce con i cittadini, che queste accuse generiche se le bevono sempre. È ovvio che voi non potete strumentalizzare nulla: che vantaggi ci potreste ricavare? Caso mai altri…
Noi: La vita precaria delle malghe-agritur di Cadinello, Valmaggiore e Sadole, dimostra che fare di Malga Lagorai un ristorante-bar-rifugio è un investimento assurdo e in netta perdita, non trova?
Scario-immaginario: La risposta è sì, sarà in netta perdita. Lo abbiamo previsto e l'ho anche detto all'Assessore Tonina (v.commissione PAT del 24/09/2019) che la Magnifica si accollerà i futuri costi di gestione. È proprio grazie a questa sofferenza che dopo riusciremo a far digerire ai Vicini il “salvataggio” da parte delle Funivie del Cermìs. Loro si accolleranno la gestione in cambio della concessione per una strada ciclabile che scenda dal Paión del Cermìs al Lago di Lagorai. Sapete: loro puntano sulle e-bike, è la nuova moda: vedrete poi che folla sulle rive del lago! Musica, canederli, birra e mojito a gogó!
Noi: Ma a voi non importa niente del ruolo storico e culturale che la malga può avere tenendo vivo il lavoro antico? La storia e la tradizione della Comunità le svendete così a cuor leggero? Tra l'altro, se avete a cuore il turismo, la malga potrebbe essere un gioiello da esibire, visitato dagli escursionisti, un'attrattiva culturale.
Scario-immaginario: Devo essere sincero: a me un po' dispiace di sacrificare la malga. Ma ormai siamo d'accordo, abbiamo stretto dei patti per giungere all'espansione del “dominio” delle Funivie. Finora gli abbiamo lasciato fare la ferrata sul Castèl de Bombasèl; anche in questo caso abbiamo lavorato sottotraccia e la gente ha saputo solo a fatto compiuto: siamo stati bravi! E leali con gli amici.
Noi: Infatti, il vostro accanimento per un bar-ristorante-rifugio, fallimentare e scollegato dal “trekking”, ci faceva sospettare motivazioni non confessate in pubblico. Allora avevamo ragione?
Scario-immaginario: Che volete che vi dica, lo capiscono anche i sassi che avete ragione. Ma io ho le mani legate: se mi chiedono di portare a termine il disegno di inglobare la Val Lagorai nell'area ricreativa del Cermìs, non posso mica stare a fare l'interesse dei Vicini. Loro e i loro posteri si troveranno le cose fatte e se ne faranno una ragione.
27 gennaio 2020
PS: si può aderire scrivendo a malga.lagorai@virgilio.it
[seguono 207 firme]
Nessun commento:
Posta un commento