Tutti
lo cercano, tutti lo vogliono. Figaro, figaro, figaro,
fii-gaa-rooo... Il signor P pare sia di nuovo in pista. Come
titolavano infatti gli acchiappa teodori di ieri nelle
bacheche delle edicole fiemmesi, è lui in polposission.
La sua fama ha raggiunto Milano e Cortina: anche lì si sono convinti
sia il migliore intortatore di Pinocchi disponibile. Trasformatore
insuperabile di minchiate in Eventi, che però, unico
trascurabile difetto, alla storia mai riescono a passare, data la
loro inconsistenza e ripetitività. Ad ogni modo, lo hanno contattato
e sono in trepida attesa di risposta.
Prima
di accettare e buttarsi anema e core nella nuova avventura il
chègadinari da Tiéser dovrà però fare un po' di conti.
Poi, se i Bauscia meneghini gli garantiranno un centesimo in più di quel misero mensile
che riceve in Provincia, dirà di sì. D'altronde, pöra bestia,
dovrà pur vivere anche lui! O no?
Comunque,
l'annuncio della sua probabile discesa in campo conferma
l'inizio delle grandi manovre per assicurare ai soliti noti un
posto in prima fila alla greppia olimpica.
Dal
23 giugno 1894, giorno in cui Pierre
de Coubertin,
alla Sorbona di Parigi lanciava per la prima volta l'idea di
recuperare con intento pedagogico gli antichi giochi olimpici, al
1991 anno della prima edizione dei mondiali del
Piero da Propian,
di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Nulla di quello spirito
originario è rimasto.
Per il Francese, in quell'epoca lontana anni luce dall'attuale
temperie degradata oltre ogni immaginazione, l'importante era
partecipare, nulla di meno, niente di più. Per il Teserano e i suoi accoliti,
l'importante è approfittare, cogliendo l'ennesima occasione per
mangiarci su accedendo con le chiavi in tasca alla mangiatoia di denari pubblici opportunamente rimpinguata.
Una
vergogna intollerabile
che, evidentemente, alla maggioranza silente del popolo, tale non
sembra. Dunque, ancora una volta a noi coglioni toccherà assistere alla replica della solita commedia, con nani, ballerine e fuochi d'artificio. Mentre il comitato d'affari, presieduto dal Nostro, allontanati
preventivamente i nemici, condividerà con gli amici il lauto
banchetto, spartendolo con tecnici, professionisti e furbetti
di ogni fatta.
Continuiamo
così.
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