Greta
Thunberg davanti al consesso delle Nazioni Unite ieri lo ha detto
chiaramente: “Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le
vostre parole vuote, eppure sono una delle persone più fortunate”…
“Le persone stanno soffrendo, le persone stanno morendo, interi
ecosistemi stanno crollando. Siamo sull’orlo di un’estinzione di
massa e tutto ciò di cui riuscite a parlare sono i soldi e
l’illusione di una crescita economica perenne”… "Come
osate continuare a distogliere lo sguardo e venire qui a dire che
state facendo abbastanza, quando la politica e le soluzioni
necessarie non sono ancora in vista?"…
"Le
risorse del nostro pianeta sono limitate: è il nostro modello di
crescita che va rivisto. Ci sono sette miliardi di persone nel mondo.
Ci sono catastrofi per il cambiamento del clima che stanno arrivando
in molte parti del mondo e che impatteranno sulla vita di centinaia
di milioni di persone se non ci muoviamo in fretta. Le decisioni che
i politici prendono o non prendono oggi impattano sulla vita di noi
giovani che saremo gli adulti di domani. Chiediamo di avere un
futuro. È troppo secondo voi?".
Il
cambiamento climatico impone un improcrastinabile cambiamento di
passo. Forse, come teme il segretario generale dell’O.N.U. siamo
già in ritardo, ma l’azione è comunque necessaria. Anche qui.
Certo, anche qui. Non
illudiamoci di abitare in una zona franca.
Il prossimo sindaco di Tesero, qualunque esso sia (e tanto vale per
ogni amministratore territoriale locale), dovrà affrontare
l’emergenza climatica come nessun altro prima. Dovrà inculcare un
cambio culturale profondo nella cittadinanza e abbinare azioni
concrete di tutela ambientale. Nel nostro piccolo, dopo i troppi sì
rilasciati nel tempo con comoda, insipiente leggerezza, dovrà
imporre degli scomodi no. Dovrà de-bacinizzare, dovrà
de-skirollizzare, dovrà, di concerto con gli altri sindaci di Fiemme, opporsi caparbiamente agli interessi dei
miopi e mai sazi potentati valligiani. Per esempio quelli dei
Misconel con le smanie di trasformazione delle malghe in alberghi e
dell’alta montagna in parchi gioco; e quelli della corporazione dei
'professionisti della matita', che per quarant’anni hanno dettato
sottotraccia l’agenda politico/amministrativa del nostro
territorio. Dovrà preoccuparsi dell’acqua e del suolo, non già
per ottimizzare le infrastrutture di servizio, ma, semplicemente per
preservarli, garantendone la futura disponibilità. I beni
essenziali, come dice la Thunberg, non sono infiniti e questo concetto dovrà
entrare nelle teste anche di quelli che ancora non l’avessero
capito!
Dovrà
mettere in agenda senza indugio un piano per la mobilità alternativa, perché se
è vero che spostarsi è un diritto, è vero anche che inquinare per
farlo non lo è affatto! Troppo comodo cavarsela con i piani
posteggio e la mai sufficiente realizzazione di posti macchina! Oggi
ci sono le tecnologie e i mezzi per cambiare davvero il modo di
muoversi, collettivamente e individualmente Dopo le tante chiacchiere
su treni, rotaie e collegamenti tranviari, sparate dai nostri campioni in Provincia in occasione di ogni nuova campagna elettorale e
puntualmente disattese a elezione avvenuta, si dovrà davvero
ragionare su una mobilità alternativa vera, efficiente e praticata.
La
Germania investirà qualcosa come 100 miliardi di euro da qui ai
prossimi anni per la più grande conversione verde della sua storia
moderna. Il Trentino, nel suo piccolo, risorse ne ha. Il consesso
valligiano dei futuri amministratori comunali dovrà pretendere che
tali risorse vengano impiegate prioritariamente proprio per copiare e
praticare le strategie tedesche.
Il
tempo è poco, bisogna svegliarsi.
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