Ha
vinto ancora lui, Pauli Sitonen, l'inossidabile. Il finlandese ha
coperto i settantatré chilometri della 53^ Marcialonga in 2h 20' e
53'', alla ragguardevole media di 31 e rotti all'ora. Bravo.
Come al
solito, tutto è filato liscio. D'altronde la macchina è talmente
oliata che sarebbe stato da stupirsi del contrario. Quest'anno poi ci ha
messo del suo anche il Padreterno, imbiancando il paesaggio con un
mirabile manto nevoso. I volontari, nelle loro variopinte
giaccheavento, hanno fatto il resto. Puntuali e gentili lungo i tanti
punti di assistenza, si sono prodigati per la miglior riuscita della
gara. Bravi. E poi la direttrice: meravigliosa. Una macchina da
guerra. Precisa, competente, duttile. Our Passion, your
Life, o qualcosa del genere,
come usa dire con
perfetto accento cambrigiano. Proprio
oggi compie i suoi primi quarant'anni. Auguri!
Non
poteva mancare la banda, reduce dai trionfi del bicentenario. Ancora
carica d'energia, nonostante il tour de force
per la serie infinita di impegni dell'anno appena concluso, ha
eseguito impeccabilmente l'inno degli alpini nelle lande ghiacciate
delle Giae, mentre i
Veci in un cantone
piangevano commossi. Struggente.
Ma
ritorniamo alla gara, la cosa che interessa di più il popolo
televisivo. I like toko gialla da Masi alla Cascata, I like
Toko verde dalla Cascata al traguardo e I like Toko blu da
Moena a Campitello.
Queste le scioline usate da Sitonen, come ci ha
informato puntuale Radio Fiemme, nell'imperdibile ping-pong tra Auto
Uno e Auto Due. Una radiocronaca accurata, dettagliata,
per permettere anche agli invalidi e agli ammalati di vivere
l'evento al 100%. Grazie.
Una
menzione conclusiva anche ai manifestanti per la difesa
dell'Ospedale. Hanno agito sottotono, ma con vigore, senza disturbare.
Come aveva richiesto l'Organizzazione. Un lenzuolo a Gazo, bello
evidente. Niente di più. Servirà alla causa. Bravi.
Giusy
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