Alla fine di gennaio del 1892 Paolo Oss Mazzurana, sindaco di Trento, ottenne da parte del Ministero del Commercio di
Vienna l'autorizzazione per avviare lo studio di alcune ferrovie locali a
scartamento ridotto. Il Comitato Ferroviario Trentino che si interessò ai
progetti delle linee ferroviarie fiemmesi, si fece promotore, auspice l'on.
Lanzerotti, deputato trentino negli anni che precedettero il primo conflitto
mondiale, di una serie di studi per dotare il Tirolo meridionale di una rete
ferroviaria a scartamento ridotto da realizzarsi secondo una schema razionale.
A fronte dei primi passi che si muovevano nel settore del turismo con il
sorgere dei primi Grand Hotel nelle zone più rinomate, il Comitato si poneva il
problema delle vie di comunicazione ritenute presupposto essenziale per l'avvio
dello sviluppo dell'era del turismo. Guardando alle opportunità di un complesso
ferroviario il Comitato riteneva che non fosse opportuno ragionare in un
sistema di reti ferroviarie in ambito regionale, ma inserito in un contesto più
vasto. L'orizzonte guardava alla vicina Svizzera già allora maestra nelle
infrastrutture turistiche e che gestiva una moderna rete di ferrovie elettriche
che collegavano le più rinomate infrastrutture turistiche. Queste erano le
considerazioni che portarono all'idea di una trasversale ferroviaria
soprattutto nella parte orientale della Confederazione che partisse da Belluno
ed arrivasse a Saint. Moritz. Questo fu il pensiero di allora e questa è la
visione che Transdolomites in questi anni, a cominciare dal progetto
della ferrovia dell'Avisio sta proponendo. La visione di allora venne messa in
discussione prima dal Primo conflitto mondiale. In seguito, l'avvento
dell'automobile dagli anni 60 si rivelò per qualche tempo più
vantaggiosa rispetto al treno. Ora gli equilibri si sono rovesciati; mantenere
l'automobile non è più alla portata di tutti, la mobilità su ferro ritrova
competitività ed è vista come opportunità per il futuro. L'assalto delle
macchine sulle Alpi sta compromettendo il futuro del turismo e la richiesta di
fare turismo in treno in alternativa all'auto privata è in costante
aumento, ma ciò che manca sono le infrastrutture ferroviarie che collegano
città e pianura con l'arco alpino e le Dolomiti. L'idea del corridoio
ferroviario tra la Svizzera e la regione dolomitica è più che mai attuale. Lo
ha dimostrato l'incontro di Transdolomites tenutosi nel novembre 2012 a
Milano presso il Segretariato Generale della Camera di Commercio Svizzera e
questo interesse trova ora la sua conferma. In accordo con lo stesso
Segretariato, abbiamo avviato le procedure per organizzare a Milano nel maggio
2013 un evento di grande importanza che puntiamo a promuovere all'attenzione
nazionale. Abbiamo confermato agli svizzeri la nostra intenzione e decisione di
presentare a Milano l'idea progettuale della ferrovia dell'Avisio come tassello
nella composizione del corridoio ferroviario italo-svizzero dinanzi ad una
platea selezionata di investitori; banchieri società ferroviarie, operatori del
settore del turismo. L'obiettivo è promuovere il finanziamento del progetto di
ferrovia dell'Avisio per giungere alla formula del partenariato
pubblico/privato. A metà aprile sarò a Milano per partecipare all'incontro
organizzativo dell'evento che trova la Svizzera fortemente concorde con
la visione e l'operato di Transdolomites. Sede dell'evento sarà lo Swiss
Corner in Via Palestro a Milano. Forte anche l'interesse di Confindustria
Belluno ad essere presente attivamente all'evento di Milano per presentare
l'idea progettuale del Treno delle Dolomiti per la realizzazione del corridoio
Venezia-Cortina-Zermatt. Per l'occasione Confindustria Belluno inviterà a
Milano Willy Hüsler, che per conto di Confindustria ha realizzato lo studio del
Treno dell'Avisio. La presenza di Transdolomites con Confindustria è la
conferma del rapporto di collaborazione concordato nel gennaio 2013 sul tema
della promozione della mobilità ferroviaria in ambito dolomitico. Quello di
Milano sarà il primo di una serie di iniziative che Transdolomites
promuoverà prossimamente a livello nazionale ed europeo per avviare un processo
progettuale ferroviario dolomitico che si rivolga a potenziali investitori. A
dare completezza al questo percorso dovrà in contemporanea muoversi la costituzione
della Fondazione della Ferrovia dell'Avisio, altro obiettivo che come
associazione intendiamo promuovere. Passo fondamentale per avviare il concreto
coinvolgimento delle valli dell'Avisio nella fase progettuale e realizzativa
della ferrovia. Guardando in avanti, il nostro proposito è puntare a portare
negli U.S.A, in occasione di una conferenza mondiale delle ferrovie, la visione
delle ferrovie delle Dolomiti. Sappiamo che negli U.S.A questo tema è molto
sentito. Una troupe statunitense che in questo periodo si trova in regione per
delle riprese televisive si è detta entusiasta per le iniziative legate alla ex
ferrovia Ora-Predazzo. Per questo traguardo siamo già al lavoro.
Massimo Girardi – Presidente di Transdolomites
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