TESERO E I SUOI PECCATORI
BREVI DI CRONACA DAL 1861 AL 1922
- 14/08/1861: suonato per la prima volta l'organo nuovo della ditta Agostini di Padova.
- 15/01/1863: dalla cava dei coscritti è stato fatto soldato solo Valerio Deflorian (Felizin).
- 30/07/1864: arrivano le campane nuove.
- 05/12/1864: Lucia di Fidele Canal... abitava col marito e un figliolino in un appartamento sopra quello della suocera e del cognato Francesco detto Brighella ai Bagni del Büs - Lago, facevano zolfanelli. Il Brighella
con un sasso colpì tanto la cognata da lasciarla semiviva, poi sfondò il soffitto della stanza col rischio di uccidere anche il piccolo nipote. Condannato a 20 anni nella fortezza di Gradisca d'Isonzo, non ha mai confessato il suo atto malgrado tutte le prove contro di lui.
- 14/06/1866: don Giovan Battista Ventura
del Ciasàn celebra la 1^ messa. Scoppia la guerra in Italia;
- 10/07/1866: chiedono soldati Tobia Canal del Toti, Valentino Delladio del Ponte, Valerio Canal del Polo;
- 25/07/1866: chiamano a centinaia uomini di Fiemme a far fortini con piante a S.Lugano perché l'armata italiana è in Valsugana
- 29/06/1873: ore 4,45 grandissimo terremoto con due scosse terribili, era subito dopo la prima messa e intanto la S.Comunione pareva un forte vento. Nella provincia di Belluno è stato più spaventoso che altrove, son cadute case, chiese, campanili. Molti morti. (continua)
Per correttezza vanno citati gli autori del diario da cui sono tratte le informazioni sopra riportate: trattasi di Valentino Delladio "sòlfa" (per il periodo che va dal 1861 al 1901, anno della sua morte) e di sua figlia Tommasa (dal 1901 al 1918, con l'aggiunta di un fatto accaduto nel 1922).
RispondiEliminaInoltre vanno evidenziati un paio di errori da parte dell'autore del diario, relativamente al fatto di cronaca nera accaduto il 5.12.1865 in loc. Bagni al Büs:
1. il fatto risale al 1865, non al 1864.
2. la Lucia citata (rimasta vittima dell'omicidio descritto), che di cognome faceva Bazzanella, era moglie di Fedele Cristel (non Canal). L'errore è frutto di un equivoco ed è da imputare al fatto che la madre di Fedele (e di Francesco Giuseppe detto "Brighella", condannato per l'omicidio) si chiamava Dorotea Cristel ed ebbe i due figli dopo essere rimasta vedova di un certo Giovanni Battista Canal (quindi diede loro il proprio cognome; evidentemente l'autore del diario non si è accorto della inesattezza, anzi delle inesattezze, visto che anche la data è errata). Le memoria orale di questo tragico fatto è giunta fino a noi: allo stato attuale sono in corso delle ricerche per cercare di approfondire quando accaduto in quel lontano 1865.
Massimo Cristel