Recita la Treccani: l’onestà è la qualità interiore di chi si comporta con lealtà, rettitudine e sincerità, in base a dei principi morali ritenuti universalmente validi. Nella vicenda del nuovo ospedale/città della salute dai contorni oltremodo opachi, che i giornali locali ci stanno raccontando ormai da giorni, la condotta dell’attuale commissario della Comunità di Valle non è riconducibile alla definizione testé citata. Zanon paga un vizio di forma originario, quello di aver basato il suo agire politico su un solo presupposto: l’ambizione. Ma è troppo poco. Serve altro. Serve (sarebbe servita) competenza. Serve (sarebbe servita) cultura. Serve (sarebbe servita) capacità critica.
Serviva soprattutto libertà di pensiero, per poter battere i pugni sul tavolo con cognizione e autorevolezza, quando se ne fosse presentata l’occasione, per non farsi mettere sotto i piedi dal "Capufficio" provinciale consegnandosi ad un colposo silenzio. Per difendere gli interessi della “propria gente” servono forza e coraggio, altrimenti si finisce come il classico vaso di coccio tra i vasi di ferro. Senza queste qualità, nessuna esclusa, meglio darsi all’ippica. Perché poi a pagare il conto della propria ignavia è la comunità che si amministra e, in questo caso, anche il suo territorio.
L'Orco
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