06/10/21

IL SILENZIO DEI CONNIVENTI

Mentre procede la marcia di avvicinamento al punto di non ritorno e l’inevitabile successiva autorizzazione a costruire un nuovo ospedale là dove un ancora opaco comitato d’affari decise chissà quanto tempo fa di realizzarlo, sulla stampa locale (sindaco Finato escluso) cerchiamo inutilmente di leggere l’opinione in proposito di un qualche amministratore di valle. Soprattutto di qualcuno della nostra amata amministrazione teserana, quella che a giochi fatti ‘godrà’ maggiormente dell’impressionante impatto ambientale causato dal nuovo gigantesco immobile. Perché, se qualche anima bella non l’avesse ancora capito, lo scopo di questa intrapresa economico/finanziaria più che di  qualificare i servizi ospedalieri di Fiemme è eminentemente speculativo. Così, dopo aver ristrutturato l’attuale nosocomio cavalesano meno di dieci anni fa e abortito poco dopo il progetto di un secondo ospedale sempre ai Dossi, eccoci al nuovo capitolo della telenovela, il più terrificante, dal suggestivo e ingannevole titolo di “Città della Salute”, quello della cordata Mak Costruzioni-Siram-Dolomiti Energia-Banca Intesa. Sarà una mega colata di cemento strutturale e infrastrutturale con conseguente profonda modificazione paesaggistica e viaria del fondovalle.



Una prospettiva che grida vendetta e dovrebbe allertare ogni valligiano ancora in grado di intendere e di volere. E invece, come sempre, tutto tace! Silenzio! Possibile che di fronte a uno scenario così clamoroso la nostra cara sindaca non abbia ancora preso carta e penna per far sapere la sua a mezzo stampa? Almeno un’opinione da chi si è assunto la responsabilità di fare il capopopolo è lecito aspettarsela, o no? Ma a cosa li paghiamo questi amministratori? Solo per autorizzare ristrutturazioni di malghe d’alta quota, organizzare giornate senz’auto, decidere dove posizionare un dosso stradale rallentatore e dove no, encomiare annualmente le persone a loro gradite? Possibile che nel dibattito in corso a difesa della riqualificazione dell’attuale ospedale siano intervenuti sinora soltanto le Acli, l’ex assessore provinciale Gilmozzi, il sindaco di Cavalese, un paio di consiglieri provinciali di minoranza (ma non il Nostro!)? Ma cosa stiamo aspettando a produrre una forte mozione contraria da parte di tutte le amministrazioni di Fiemme?

L’Orco

3 commenti:

  1. Disamina lucida che condivido. Purtroppo, a parte il sindaco di Cavalese Sergio Finato, che persegue con coerenza il progetto di ricostruzione in loco dell'ospedale esistente, gli altri sindaci pare abbiano messo la testa sotto la sabbia. Similmente tace la MCF, a parte la regola di Cavalese che ha espresso la propria contrarietà alla dislocazione del nosocomio sul fondovalle.
    Importante la presa di posizione politica a favore del progetto di ricostruzione in loco dell'ospedale esistente del PATT, del PD di Onda Civica, dei Verdi, dei Cinque Stelle e di Fratelli d'Italia e sul fronte associazionistico delle ACLI. Sarebbe ora decisivo che si muovessero con forza anche le associazioni ambientaliste.
    Tiziano Silvio Cova

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  2. Gli amministratori locali, Cavalese escluso, oltre a non prendere posizione, sembrano ignorare la situazione dell'ospedale. Mi riferisco al progressivo depotenziamento della struttura, poiché per semplici visite e analisi che in era precovid venivano eseguite a Cavalese, ora tocca spostarsi a Trento o in altri ospedali o altre cliniche private convenzionate sparse per la Provincia. E non diagnosi che richiedono complesse strumentazioni non presenti in ospedali periferici ma anche semplici holter cardiaco o banali spirometrie. Non è che tutto questo fa parte del gioco per poi prometterti che col nuovo ospedale a Masi si avrà una Sanità Pubblica degna di questo nome? O magari visto l'incipit di questa vicenda,anche la Sanità di valle verrà delegata a privati? Naturalmente sempre nel silenzio e nell'indifferenza dei Comuni di Fiemme e Fassa.
    vinante Danilo

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  3. Alla luce di quanto riportato sul quotidiano Adige di oggi, credo che possiamo scordarcela una mozione contraria da parte delle amministrazioni comunali di Fiemme. Mi pare di capire che oltre al Commissario della Comunità Territoriale, anche tutti gli altri Sindaci erano al corrente già nei primi mesi dello scorso anno, della proposta di realizzare un nuovo ospedale a Masi. Veramente una condotta encomiabile quella del Commissario e dei Sindaci della Valle (escluso l’attuale Sindaco di Cavalese), in linea con i loro programmi elettorali improntati alla trasparenza e al dialogo con i cittadini .
    A Tesero gli attuali amministratori nel loro programma elettorale dichiaravano :ci candidiamo per il bene della nostra comunità, al servizio della collettività… la nostra missione sarà lavorare insieme per Tesero e la sua gente con impegno serietà e CORAGGIO….condividendo le scelte importanti con la popolazione al fine di favorire la partecipazione dei cittadini…lavoreremo facendo nostri valori come: correttezza ,trasparenza, equità …istituiremo un confronto costante con la popolazione….
    Ebbene sì, credo che da quanto sopra si salvi solamente il coraggio, ma solo quello per portare avanti gli interessi di pochi. Tutto il resto è aria fritta.

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