Dal capogruppo della minoranza comunale di Tesero - Uniti per crescere - riceviamo e volentieri pubblichiamo in versione integrale il comunicato stampa pubblicato oggi dal quotidiano l'Adige.
Sull’Adige del 2 gennaio 2018 è stato pubblicato un articolo in cronaca locale riguardante, tra le altre cose, alcune affermazioni della Sindaca di Tesero Elena Ceschini, relative alla doppia convocazione del consiglio comunale dello scorso 21 dicembre, sulle quali non possiamo non esprimere il nostro pieno disappunto.
Ci riferiamo in particolare alla parte virgolettata (ndr. riportata fedelmente da dichiarazioni ufficiali) che qui di seguito trascriviamo: “siamo stati costretti ad adottare la doppia convocazione [….] perché non ci sono i tempi tecnici (ndr. dal 21 dicembre a fine anno ci sono 10 giorni e più di 5 giorni lavorativi liberi richiesti per un’ulteriore convocazione) per organizzare un altro consiglio comunale entro la fine dell’anno e gli argomenti trattati non sono più derogabili”...
Le argomentazioni addotte dalla sindaca, palesemente infondate, intendevano invece nascondere una mossa studiata a tavolino dalla maggioranza, per far slittare il consiglio in seconda convocazione. Fatto gravissimo mai avvenuto nella storia consiliare di Tesero. Tutto ciò per poter approvare con i soli sette voti della maggioranza, la variante al piano attuativo P.L. 9, di iniziativa privata al fine di favorire, niente di meno che un proprio consigliere di maggioranza, che in riferimento alla realizzazione di tale piano è probabile sia incorso anche in un abuso edilizio.
Nel consiglio del 21 dicembre, l’unico punto non derogabile semmai era la nomina del revisore dei conti – si legge, scaduto già da settembre –. Ma perché allora non pensarci prima nei precedenti consigli del 28 settembre e del 6 novembre, anziché attendere gli ultimi giorni dell’anno?
Nessuno ha costretto nessuno… La maggioranza ha i numeri per approvare tutto quello che vuole senza la presenza della minoranza. Infatti i consiglieri di maggioranza sono 9 e per approvare le deliberazioni in prima convocazione il quorum richiesto è di 8 voti, salvo astensioni che non c’erano nei punti previsti nell’ordine del giorno del consiglio del 21 dicembre, ad esclusione del punto relativo all’approvazione della variante al piano attuativo del consigliere di maggioranza Lucio Varesco.
Il consiglio è convocato dal Sindaco, che solitamente sente la sua maggioranza e quindi sa già se ha i numeri o meno. La “costrizione “ in questo caso è una scusa bella e buona, propinata a tutti i cittadini di Tesero, che evidentemente la Sindaca considera dei creduloni incapaci di valutare la veridicità delle sue continue repliche a mezzo stampa. Ma questo è veramente troppo. Da queste dichiarazioni ci sentiamo tutti offesi ed ingannati.
Ribadiamo che è noto ormai a tutti quale fosse lo scopo del rinvio del consiglio in seconda convocazione: solo ed esclusivamente l’approvazione della variante al piano attuativo P.L. 9 del consigliere Lucio Varesco! Se così non fosse stato, i punti considerati inderogabili dalla maggioranza sarebbero stati inseriti ed approvati all’inizio della seduta consiliare del 21 dicembre, perché i consiglieri presenti in prima convocazione erano 12 e quindi non c’era bisogno di ulteriori convocazioni. Invece è stato fatto esattamente il contrario. E’ stato messo come prioritario il punto che interessava il signor Varesco. Chiara dimostrazione che la maggioranza stessa non aveva interesse che i punti inderogabili venissero approvati.
Anche se la maggioranza poteva pensare che non ci saremmo presentati, essa aveva i numeri sufficienti per approvare i punti inderogabili già in prima convocazione (nove consiglieri). Ovviamente non avrebbe potuto essere approvata la variante Varesco perché due consiglieri di maggioranza (lo stesso Varesco e la cognata Vaia) si sarebbero dovuti astenere. In questo modo però non sarebbe stato possibile rinviare alla seconda convocazione il solo punto della 'variante Varesco', cosa che la maggioranza non voleva succeddesse.
Noi della minoranza avremmo fatto mancare il numero legale solo al punto in questione e lo avevamo anche anticipato al Segretario comunale che nonostante ciò, - con grossi dubbi sulla legalità di questa procedura amministrativa - ha sciolto il consiglio rinviandolo al giorno successivo.
Solo rinviando tutti i punti posti all’ordine del giorno convocato in prima battuta si legittima la trattazione degli stessi in seconda convocazione, dove il quorum di voti favorevoli richiesti per l’approvazione dei provvedimenti scende a sette. E sette sono stati i fedelissimi consiglieri della maggioranza che venerdì 22 dicembre a mezzogiorno hanno approvato la discussa variante al piano attuativo P.L. 9 del consigliere Varesco.
Il nostro intento con questo comunicato, che esamina e riporta in modo oggettivo quanto successo, è di fare chiarezza ed informare senza inganni i cittadini di Tesero su quanto accaduto.
Alla luce di quanto da noi esposto le dichiarazioni del Sindaco perdono ogni fondamento di verità.
Alan Barbolini
E con questa bella notizia il "ballometro" è già straripante! Certo che hanno una bella faccia tosta a farsi vedere ancora in giro dopo una "porcheria" del genere. Perché non esiste anche per questi individui, come per i poveri migranti, un foglio di via verso paesi lontani, tipo la Siberia? confidiamo nella provvidenza!
RispondiEliminapoi dicono che queste porcate succedono solo al sud, si a sud di Tesero.
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