Giro di boa alle viste
per la compagine comunale 2015-2020 e niente di nuovo sotto il sole
teserano. Tutto come previsto, nonostante lo sdegno iniziale di chi,
ridicolo assertore della sacralità del voto, aveva negato
l'esistenza di brogli elettorali. E invece l'imbroglio, non nella conta, ma prima del voto, c'è stato, altro che
no. Ma questa è acqua passata.
Il bilancio
amministrativo a circa metà strada è negativo. Data la stura
all'agognata variante urbanistica, sono iniziati con gran lena i
lavori di smembramento territoriale periferici. A Lago in
particolare, luogo dove, evidentemente, in molti abitavano nei
container, sì come profughi derelitti e abietti, al via del Comune
le pachere sono state prontamente azionate e le gru issate sui nuovi
cantieri, che dall'alto del paese si possono ammirare, rendono bene
l'idea dell'avanzamanto incessante della cementificazione
territoriale. Ma anche qui nel 'capoluogo', originale e insuperata
sede sapientiae vallis, nonché a Piera, nuove caŝotte
stanno crescendo come 'na bütada
de fiferli dopo due giorni di pioggia settembrina. Il peggio però, ahinoi,
deve ancora arrivare.
In compenso il centro
storico, nonostante la strepitosa movida serale di luglio e agosto,
presunta taumaturgica medicina contro il suo inevitabile declino, non
riesce ad affrancarsi dai suoi antichi luoghi comuni che ne
condizionano la possibilità di riqualificazione...
Nel grigiore di un
Consiglio che non dibatte, l'unica nota lieta, si fa per dire, è
arrivata dal consigliere Danilo Vinante che, dopo una breve parentesi
in maggioranza, da 'Panetti' verace qual è ha pensato bene di
togliere il disturbo, salutare la compagnia dei pappagalli
muti e mettersi in proprio. L'autonomia di pensiero non ha
prezzo! Bravo Danilo. Altro e forse unico fatto di rilievo sin qua è
stata la netta, ferma dissociazione dell'opposizione dal
pasticciaccio brutto del bacino artificiale di Pampeago. La
polemica, amplificata a mezzo stampa, dopo un inqualificabile agire della sindaca, si è sviluppata tutta al di fuori dell'aula
consiliare, anche perché in quel luogo la questione non vi è nemmeno entrata!
Vedremo se in aula, qualora venga posta all'ordine del
giorno, Barbolini & C. manterranno la stessa fermezza espressa
sui giornali, votando un fiero e netto NO. Perché un'eventuale loro
astensione al proposito suonerebbe come beffa nei confronti di
chi li ha votati e confermerebbe una volta di più il consueto
triste gioco delle parti tanto caro al palazzo: contesto il metodo,
contesto il merito, ma poi mi astengo perché non sia mai che la
prossima volta, se sarò io a menare le danze, e, a quel punto, ritornando sul problema, obbligato, chissà, da qualcuno a ricambiare frettolosamente idea, non
debba magari giustificare l'ingiustificabile.
Ma stiamo allegri, ché
il 2018 riserverà a noi tutti paesani gradite sorprese. Dopo il
costoso concorso di idee del 2008 (amministrazione Delladio) e i
successivi altrettanto costosi progetti, in una piazza Battisti
finalmente messa a nuovo, in un clima pacificato e di ritrovata
generale amicizia saremo invitati da un paio di noti filantropi a favorire prelibatezze di ogni
tipo. Squisite tartine al salmone, pregiati e buonissimi rossi, castagne arrostite e brulè, babbà, profiteroles e
cornetti alla crema. Poi, tra una stretta di mano, una pacca sulle spalle, un ammiccamento malandrino alla folla un po' storna, piano piano, poco poco, i due, a turno, parleranno suadentemente del futuro. Un futuro pregno di nuovi sensazionali progetti, ovviamente radioso (per loro) e
molto, molto prossimo, distante all'incirca diciamo... appena un quinquennio.
Il tutto a gratis. O quasi!
Il tutto a gratis. O quasi!
L'Orco
Caro Orco, la tua analisi dei governanti sede sapientiae non fa una piega. La palude si sta dimostrando sempre più ostica e melmosa. Loro, i governanti, ci sguazzano, presenziando: chi logorroicamente, chi tricoloricamente, chi orsoicamente (l orso non può mancare) a manifestazioni popolari, ad assemblee inconcludenti, ad inizio di anno scolastico, ad incensosi momenti al cospetto de big provinciali. Noi, i cittadini, crediamo ancora alle loro balle sperando, così facendo, che tra una sguazzata e l altra, riescano a prosciugarla questa palude. I moderni politici ruspanti, una volta eletti, hanno come unico vero obbiettivo quello della riconferma in barba alle grandi, belle ed irrealizzabili promesse elettorali! Considero questa amministrazione la più deludente delle ultime 9 legislature che io ho visto all opera.
RispondiEliminaSono d'accordo anche se non posso dire di aver visto nove legislature all'opera ma solo cinque. E credo che il peggio abbia ancora da venire. Se continuano così, fra un po' si daranno "la zappa sui piedi" da soli a forza di pensare ai loro interessi anzichè a quelli di tutti.
RispondiEliminaalcune voci provenienti dal palazzo parlano di bufere interne ed esterne con una minoranza molto accattivante in questi ultimi mesi, noi aspettiamo anche se con poca fiducia
RispondiEliminaE' proprio il caso che la minoranza vigili. Come abbiamo visto dai giornali il comune di Predazzo con "lungimiranza e senso civico" ha detto si al nuovo bacino per l'innevamento in località Buse de Tresca, dimenticandosi però di dire che lo scarico di fondo - che prevede lo svuotamento del bacino in meno di 48 ore in caso di calamità naturali - viene dirottato, attraverso la Val dela Pigna, direttamente nel rio Stava così che in caso di calamità naturali oltre a tutte le acque che confluiscono nel rio Stava dal bacino imbrifero di Pampeago fino a Tesero (vedi Palanca) dobbiamo smaltire anche i 60.000 mc che il comune di Predazzo a pensato bene di non volere. Ma tanto, come dice l'anonimo sopra, il peggio deve ancora venire.
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