Brunello
dell’Antonietta – Tesero 1865 / vivente. E’ stato ed è un
pittore neoclassico della scuola trentina d’oriente. Autodidatta.
Sublime resa della plasticità umana, colori tenui e tratto deciso
sono le sue caratteristiche tecnico-stilistiche peculiari. Si distinse
all’inizio della sua lunga parabola artistica per la vasta
produzione di affreschi murali ritrovati postumi a seguito di
restauri architettonici presso la sua casa natale in Tesero. In
particolare fa bella mostra di sé sul lato est del fabbricato la
splendida “Meridiana delle bifore con donne affacciate”, dagli
sguardi ironici ed enigmatici. Sul lato sud sono riemerse invece
scene di vita campestre, con amorini, colonne frigie e sequenze
didascaliche.
Altrettanto
importanti sono le sue riproduzioni di antichi affreschi sacri,
osservati dal Brunello durante le sue frequentazioni nelle famose
chiese di Tesero: "I peccati della domenica", "Il
supplizio di San Sebastiano" ed altre.
Il
capolavoro, però, è senza ombra di dubbio il grande quadro
recentemente venuto alla luce ed esposto da qualche giorno in via
Stava al civico 24.
L'opera,
di grandi dimensioni, raffigura il passaggio di una compagnia di
Schützen, armata di schioppi,
alabarde, falci e ferri diversi, attraverso un'incantevole imprecisata
località alpina, sul finire del XVIII secolo.
La scena elaborata, frutto di un' evidente approfondita ricerca storica del Brunello, è ricca di dettagli e pregna di un marcato verismo, e con sopraffina eleganza e incomparabile maestria apre alla vista dell'osservatore un mirabile spaccato del paesaggio e della vita del tempo.
La scena elaborata, frutto di un' evidente approfondita ricerca storica del Brunello, è ricca di dettagli e pregna di un marcato verismo, e con sopraffina eleganza e incomparabile maestria apre alla vista dell'osservatore un mirabile spaccato del paesaggio e della vita del tempo.
A.D.
..Bravissimo questo Brunello!
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