Caro
Orco, riassumo un pensiero sulla politica teserana com'è e come
dovrebbe essere.
1.
La squadra.
Il
fallimento della lista Cambiare per Crescere era forse già scritto
nella sua formazione. Non uno dei “centravanti” che nomini nel
tuo post (Barbolini: analisi di una sconfitta annunciata...
n.d.r.) fu disposto dall'origine a metterci la faccia, a giocare in
attacco, a fare la punta. Poi alle prime difficoltà amministrative
sbattono la porta, lasciando un inesperto Zanon a unire i fragili
equilibri della politica comunale con onestà e coraggio. Il miglior
uomo di questo quinquennio.
Carpella, Iellici e Barbolini erano uomini dotati di investitura popolare, non indifesi di fronte alla bruta indipendenza del burocrate. Ma forse tutto si tiene, se gli stessi hanno rinunciato alla loro missione (“trasparenza amministrativa, discussione dei problemi illuminata, analisi delle priorità, oculatezza e prudenza nella spesa, affrancamento dalle interferenze esterne dell'associazionismo paesano”) perché non guidati dal gionco -come lo chiami tu- ma dalla passione per il risultato... Come nelle migliori squadre di calcio le compagini di governo devono essere coese. Insomma per incidere sulla vita del paese e davvero risollevarlo serve una squadra, venuta dal basso, con comunità d'intenti, e un vero bomber che sappia tradurre in azioni le idee che vengono proposte dai suoi.
Carpella, Iellici e Barbolini erano uomini dotati di investitura popolare, non indifesi di fronte alla bruta indipendenza del burocrate. Ma forse tutto si tiene, se gli stessi hanno rinunciato alla loro missione (“trasparenza amministrativa, discussione dei problemi illuminata, analisi delle priorità, oculatezza e prudenza nella spesa, affrancamento dalle interferenze esterne dell'associazionismo paesano”) perché non guidati dal gionco -come lo chiami tu- ma dalla passione per il risultato... Come nelle migliori squadre di calcio le compagini di governo devono essere coese. Insomma per incidere sulla vita del paese e davvero risollevarlo serve una squadra, venuta dal basso, con comunità d'intenti, e un vero bomber che sappia tradurre in azioni le idee che vengono proposte dai suoi.
2.
Principi e idee.
Le
due liste teserane in campo mostrano soprattutto pochezza d’idee.
Tre cose di questa vacuità colpiscono.
Primo:
la ricchezza di splendidi principi: etica, trasparenza, impegno ben 2
volte - che non ci sia il sospetto... - perfino umiltà e rispetto.
Tutto cose che un cittadino dovrebbe dare per scontate. E siccome non
lo sono diventano argomento elettorale, a scapito di quelle idee che
sono le uniche a poter arricchire una comunità di fronte a poche
risorse e meno indipendenza. Le idee sono o buone o cattive, e non
costano nulla. Ma al contrario dei Princìpi, che restano, cambiano e
alimentano l'azione (politica) degli uomini.
I
problemi di Tesero sono sempre gli stessi. Il Paese si trova da anni
a un bivio: con meno risorse come può attrarre persone, attività
imprenditoriali e creare valore per i suoi cittadini? I temi sul
tavolo dovrebbero essere noti:
a)
Come rafforzare il rapporto fra e integrare il centro urbano e le
periferie Pampeago, Lago e Piera? Ad esempio, come rilanciare il
centro sportivo di Lago e come trasformare Tesero paese in un centro
turistico (e non nel dormitorio di Cavalese)?
b)
Come sostenere le numerose attività artigianali e ritagliare uno
spazio a quelle commerciali (rimaste)?
c)
Come porre fine al caos urbanistico (Tesero, cosa sei? Dimmelo tu!),
tutelare le aree agricole (ne avremo bisogno), e sfruttare le risorse
naturali di cui disponiamo in un'ottica di fruizione più ampia del
territorio? Non è forse uno dei più bei borghi d’Italia? Forse le
idee ci sono ma nessuno le vuole spendere. Perché si rischia di
sbagliare o scontentare qualcuno.
Secondo.
La campagna elettorale è nella miglior tradizione paesana fatta al
bar e dura il tempo di un battito d’ali. I primi volantini
compaiono un mese prima del voto. Gli incontri con l'elettore sono
ridotti all'ultima settimana. Il “pensatoio” locale va curato
sempre, prima, durante e soprattutto dopo. Prima di partire si dica
dove si vuole arrivare e come, e saremo tutti disponibili a
contribuire.
Terzo. La debolezza delle comunicazione che segue naturalmente da Primo e Secondo. Se ho poche idee ma confuse e non voglio discuterle perché mai dovrei cercare di diffonderle? Il futuro sindaco si adegui ai tempi, sia 2.0: apra un blog pensionando il costoso giornalino; di più si esponga a critiche e vi risponda con argomentata veemenza.
Terzo. La debolezza delle comunicazione che segue naturalmente da Primo e Secondo. Se ho poche idee ma confuse e non voglio discuterle perché mai dovrei cercare di diffonderle? Il futuro sindaco si adegui ai tempi, sia 2.0: apra un blog pensionando il costoso giornalino; di più si esponga a critiche e vi risponda con argomentata veemenza.
Chiudo.
Messi in fila alcuni ragionamenti io credo che il bomber ce l'abbiamo
e sta in provincia. Che le idee si possono raccogliere e gli
strumenti sono tutti davanti a noi. Che vincere è forse più facile
che governare. E che ci vuole passione e attenzione al dettaglio.
Cari elettori, questi sono i suonatori e con questi tocca suonare.
Ci vediamo al seggio. Sicuramente.
Cari elettori, questi sono i suonatori e con questi tocca suonare.
Ci vediamo al seggio. Sicuramente.
Evgeny
*****
Evgeny,
scusa il ritardo, ma in questi giorni sono indaffarato a rincorrere le mie
api sciamanti e di tempo me ne avanza quasi niente. Hai messo troppa
carne al fuoco, non posso risponderti puntualmente, quindi prendo un
po' qui e un po' là.
Condivido
la necessità del pensatoio permanente. Ma dubito lo si possa
realizzare. Raffazzonare 30 persone a caso un mese prima del voto è
l’eterna presa per il culo degli elettori (ammesso che ad essi di
ciò gliene importi). Il risultato è un sinedrio di muti e straniti
apprendisti, che coprono il numero di persone previsto per
quell'assemblea e alzano a comando la mano. Ma un consesso siffatto
aggiunge al danno anche la beffa e cioè mortifica e umilia le
eventuali rare eccezioni pensanti presenti al suo interno. Condivido
anche la proposta di sopprimere il costoso apologetico giornalino
comunale e di sostituirlo con un blog del sindaco che ‘obblighi
moralmente' quest’ultimo a confrontarsi in modo diretto con le
istanze della cittadinanza. E’ da vedere poi se il sindaco di turno
accetterà di mettersi così faticosamente
in gioco… Mi trovo d’accordo anche con le tue
considerazioni sulla pochezza di
idee offerte alla popolazione in questa tornata elettorale (e
non solo in questa). Ma, a questo proposito, devo annotare che lo
scadimento, anche numerico dell’offerta (2 sole liste contro le 9
di Cavalese) è diretta conseguenza del P.U.T. (pensiero unico
teserano) di cui qui già scrivemmo.
So
di ripetermi ma credo che il punto sia proprio questo. Se una
generazione e mezza di Teserani (proprio quella che ora porta al giudizio degli elettori alcuni suoi rappresentanti) è cresciuta a base di Tendoni
di San Bartolomeo, Mondiali, Presepi e Corte, si può pretendere che
da quella emergano amministratori consapevoli della complessità
della gestione della cosa pubblica, dei delicati equilibri
territoriali, della necessità urgente non di licenziare nuovi piani
urbanistici che vadano a intaccare ulteriori aree vergini, ma di
negare ogni altra richiesta in tal senso? Come puoi pensare che
trent'anni di 'libera baracca' e di 'facciamo tutti quello che ci
pare' possano alimentare un qualche pensatoio permanente? Per questa
gente, finché ci sarà un prato (e soldi e un fuoristrada), gli
parrà del tutto ovvio chiedere, anzi pretendere, che quel prato,
ovunque si trovi, venga "fabbricato". E come puoi sperare
che questi nuovi Teserani immaginino un menu diverso e più
qualitativo rispetto a quello consumato negli ultimi trent'anni (dal
1985, l'alfa delle nostre disgrazie e l'omega dalla "sapienza"
teserana) e possano portare idee nuove per un paese anch'esso 2.0? It's
impossible!
Dissento
da te invece su una cosa. Cioè sulle capacità taumaturgiche di quel
bomber che, se non ho capito male, corrisponderebbe proprio a quel
signor P attualmente a pane e acqua in Provincia. Se quella è la
soluzione per svoltare allora permettimi di dirti che non hai capito.
Quello che indichi non è affatto un bomber, ma casomai, passando
dalla metafora calcistica a quella bellica, un bombardiere nemico che
ha ridotto in macerie il paese. Un attimo di onestà intellettuale!
Non difendiamo l’indifendibile soltanto perché grazie alle 3
edizioni dei suoi mondiali le strutture alberghiere locali hanno
fatto il tutto esaurito per (15 giorni x 3 edizioni = 45!)
quarantacinque
giorni.
Se non abbiamo il coraggio di ammettere la verità non ha senso
parlare. Dici: cosa facciamo del centro sportivo di Lago? Appunto!
Perché mai dovremmo essere noi a dare un senso a quella roba là.
Chi l’ha voluta, dicendoci che il turismo con quella avrebbe fatto
un clamoroso salto qualitativo? Lui! Chi l’ha ampliata per ben tre
volte, raccontandoci sempre la stessa bufala? Lui! Chi vi ha fatto
aggiungere inutili ulteriori costose appendici (ponte pedonale in
legno sull’Avisio, da quattro passaggi all’anno!!? Lui! E piazza
Battisti, quell'orrendo attuale contenitore d'automobili? Ti ricordi
il concorso di idee per trasformarla in un’area pedonale con piante
e panchine, posteggi interrati, aree di intrattenimenti estivi
all’aperto, eccetera? Bello, no? Certo, costava un po', ma forse se
i quattrini non si fossero buttati anno dopo anno nel baratro
"mondiale" almeno un qualche stralcio lo si sarebbe potuto
realizzare. E allora? Ci prendiamo in giro? Abbiamo un paese che fa
da dormitorio a Cavalese con strade e piazze che ci si “’ngamberla
te i bolognini”? Ma chi ha suggerito l'agenda politica di questo
paese dal 1985 sino al 2013? Chi, salvo una breve parentesi dal 1990
al 1992, è sempre stato all’interno della “sala dei bottoni”
teserana, condizionando pesantemente tutte le scelte di Giunta? Sì, proprio lui, il tuo supposto bomber! Quella sarebbe
la soluzione? Non credo proprio! Se pensi che quel tale possa
miracolosamente rinsavire e trasformarsi nel salvatore della patria
ti stai sbagliando.
L'Orco
abbiamo appena assistito all' apocalisse annunciata in appena una settimana dalle cosidette elezioni, benchè nn ci sia nè un vincente nè un perdente visto l'esito... sembra una barzelletta! le promesse del burattinaio dicendo che la provincia nn era assolutamente interessata all'acquisto della casa "Giovannelli" ops!! per magia ed ecco che ce la ritroviamo in mano dei benpensanti destinazione casa della gioventù....?? va bene che siamo in montagna, montanari.. si dice" scarpe pesanti, ma cervello fine" si ben detto" fine" nel senso che per una promessa, una birra,un pezzo di lucanica ci siamo aggiudicati anzi ci sono stati propinati i politicanti di turno, quelli che fino a poco tempo fa nn gl'importava poi molto delle amministrazioni comunali,ruoli nel sociale pressochè nulli ma tutto ad un tratto divenuti tecnici policitici a spada tratta!!!! ed infine.. Cara Sindaca! con la sua onestá,lungimiranza,praticitá nei lavori... non si sente una pedina di un gioco ben più grande di lei? le bugie hanno le gambe corte... la prima è da poco saltata fuori.Questa per lei non può essere soltanto un'esperenza come altre da spuntare sul suo mesto curriculum, ma un momento fondamentale per dimostrare alla gente di Tesero ( come l' omonimia della sua lista "per Tesero e la sua gente") che il paese è sopratutto LORO! e nn infingardo di secondi fini, o anche a lei piace il lavoro del politicante??? white rose
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