1 - Oh, vallate popolose
della meglio umanità,
paradiso sulla Terra
che nel mondo ugual non ha.
2
- Qui gli antichi montanari
ora scaltri imprenditor,
imparato hanno a far soldi
con il bello del Signor.
3 - Su venite a questi lidi
genti stracche di città,
ritempratevi lo spiro
tra gli abeti ed i lillà…
4 - …Prati ,
pascoli e declivi
tutto puossi
rovinar,
basta sol che ben si paghi
con tantissimo denàr.
5 - Arte, storia e tradizioni
servon solo a far milioni,
case, strade, dindi e bezzi
“Oro, oro altro che pézzi!”
6 - Ah, che
bello e che goduria
poter tutti specular,
di orticelli e di arativi
non sappiamo più che far.
7 - E per dare a queste terre
ulterior visibiltà,
si pensò di escogitare
eclatanti novità.
8 - Fu così che quattro amici
quarant’anni e più son già,
s’inventarono una marcia
per sciatori di ogni età.
9 - Se ne va lungo un torrente
che qui chiamano l’Avés,
quella marcia longa, longa
da Moena a Cavalés.
10 – E’ una gara massacrante
così dura da no crer,
che i “bisonti”, ovvero i puri
fanno proprio per piacer.
11 – Lì davanti, invece i ‘draghi’
spinti pare da un motor,
non la fanno per passione
ma pei soldi e per l’allòr.
12
– Baldi uomini forzuti
credon
esser degli eroi,
scivolando
avanti tutta
fatti
d’epo come buoi.
13 - Lor di quest’ex paradiso
serpeggianti annunciator,
con gli sci legati ai piedi
corron lesti, avidi in cuor!
13 bis - Lor di quest’ex paradiso
serpeggianti annunciator
con gli sci legati ai piedi
corron lesti, avidi in cuor!
Ario Dannati
Pura e semplice poesia, scritta non senza maestria, si coglie poco l'ironia, pace amen così sia. Grande lume fu quel tale, che tuttor non ha rivale, che provò una critica a imbastir, sine metu di in contromano ir. Sordello da Goito
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