Caro Orco, chiedo ospitalità al tuo blog per raccontare un fatto accaduto recentemente in paese. Premetto che non mi firmerò perché, come hai più volte scritto, qui la firma è tabù e anch’io di conseguenza mi sono dovuto adeguare.
E’ successo che un genitore (di quelli che tu includi nella categoria dei “papà e delle mamme terribili”), sportivo, che farebbe la sky race tre volte in settimana senza vacillare, l’altro giorno, colto da una vigilessa in sosta vietata e col motore acceso nei pressi dell’asilo, si è beccato una bella multa. La chiacchiera riferiva che quel papi, dopo aver scaricato il proprio figlio, stava conversando tranquillamente da oltre un quarto d’ora, mentre il motore del suo pulmino regalava ai passanti aria buona. La vigilessa che presidiava la zona dopo aver atteso per un po’ che quella persona girasse la chiavetta dell’avviamento, interveniva a ragion veduta e, come previsto dal codice della strada, comminava la sanzione. Questo il fatto. L’incredibile però è quanto accaduto dopo. Quel papà non si è affatto perso d’animo e anziché ravvedersi della mancanza di rispetto nei confronti di quei bambini che non erano in auto ma passavano accompagnati a piedi con la bocca e le narici all’altezza dello scappamento della sua auto, ha deciso di promuovere una raccolta di firme. Per far che? Per chiedere al Comune di ri-modificare la viabilità di via Fia, attualmente a senso unico dalla panetteria Betta sino all’intersezione con via Delmarco. Come? Prolungando il senso unico sino all’asilo. E perché? Perché così, secondo lui, il Comune potrà recuperare in quel tratto di strada qualche ulteriore posto macchina da riservare proprio alla categoria sempre più insofferente dei “papà e delle mamme terribili” che si arrogano il diritto di intasare la strada e di fare filò a bordo delle loro auto col motore acceso fregandosene dei figli altrui, dopo aver scaricato e messo in salvo dalla loro stessa stupidità i loro. Ho sentito che la vicenda ha fatto giustamente infuriare l’assessore competente. Nei pressi delle scuole e dell’asilo di posteggi infatti ce ne sono fin troppi. Quello per esempio del teatro che a quell’ora è quasi sempre vuoto dista la bellezza di 150 passi. Ma evidentemente per chi farebbe tre volte in settimana la sky race senza vacillare… 150 passi alle 9 di mattina sono una distanza troppo impegnativa!
La morale della storia? Lascio a te trarla. Anch’io purtroppo sono uno di quelli che a piedi si sposta solo per far cacare il cane, però convengo che quanto da te più volte scritto su questo blog in riferimento ai comportamenti di noi pigrissimi e presuntuosi trenta/quarantenni, è pura verità.
Grazie e saluti.
I. Anonimo
Caro I. Anonimo, Eugenio Scalfari una volta disse che “di fronte all’evidenza dei fatti è inutile polemizzare”. E’ una verità incontrovertibile. Tralascio quindi di commentare la decisione di non firmarti. Nel merito della vicenda qui riportata constato che la multa salata non ha fatto desistere il papi palestrato dall’avviare una ridicola raccolta di firme. Se tanto mi dà tanto, viste le teste di cui parliamo, è probabile che costui di firme riesca addirittura a raccoglierne parecchie. Ma tant’ è Resta il fatto in sé che non ammette scuse. Quel papi, salutista e palestrato, paradossalmente non ha ancora capito una cosa banalissima e cioè che, divieto o non divieto di sosta, il motore quando si è fermi, si spegne sempre. Ma a maggior ragione in un luogo dove transitano dei bambini piccoli. Do un consiglio all’amministrazione comunale. Considerato che nemmeno lo strumento della multa riesce a modificare i comportamenti scorretti di quei papi e di quelle mami, doti i vigili di un bastone stagionato di faghèr e li autorizzi a dar ŝo šecco! che forse quella drastica misura servirà per qualche giorno a tener lontano da quel posto quegli incorreggibili cafoni.
L’Orco
E’ successo che un genitore (di quelli che tu includi nella categoria dei “papà e delle mamme terribili”), sportivo, che farebbe la sky race tre volte in settimana senza vacillare, l’altro giorno, colto da una vigilessa in sosta vietata e col motore acceso nei pressi dell’asilo, si è beccato una bella multa. La chiacchiera riferiva che quel papi, dopo aver scaricato il proprio figlio, stava conversando tranquillamente da oltre un quarto d’ora, mentre il motore del suo pulmino regalava ai passanti aria buona. La vigilessa che presidiava la zona dopo aver atteso per un po’ che quella persona girasse la chiavetta dell’avviamento, interveniva a ragion veduta e, come previsto dal codice della strada, comminava la sanzione. Questo il fatto. L’incredibile però è quanto accaduto dopo. Quel papà non si è affatto perso d’animo e anziché ravvedersi della mancanza di rispetto nei confronti di quei bambini che non erano in auto ma passavano accompagnati a piedi con la bocca e le narici all’altezza dello scappamento della sua auto, ha deciso di promuovere una raccolta di firme. Per far che? Per chiedere al Comune di ri-modificare la viabilità di via Fia, attualmente a senso unico dalla panetteria Betta sino all’intersezione con via Delmarco. Come? Prolungando il senso unico sino all’asilo. E perché? Perché così, secondo lui, il Comune potrà recuperare in quel tratto di strada qualche ulteriore posto macchina da riservare proprio alla categoria sempre più insofferente dei “papà e delle mamme terribili” che si arrogano il diritto di intasare la strada e di fare filò a bordo delle loro auto col motore acceso fregandosene dei figli altrui, dopo aver scaricato e messo in salvo dalla loro stessa stupidità i loro. Ho sentito che la vicenda ha fatto giustamente infuriare l’assessore competente. Nei pressi delle scuole e dell’asilo di posteggi infatti ce ne sono fin troppi. Quello per esempio del teatro che a quell’ora è quasi sempre vuoto dista la bellezza di 150 passi. Ma evidentemente per chi farebbe tre volte in settimana la sky race senza vacillare… 150 passi alle 9 di mattina sono una distanza troppo impegnativa!
La morale della storia? Lascio a te trarla. Anch’io purtroppo sono uno di quelli che a piedi si sposta solo per far cacare il cane, però convengo che quanto da te più volte scritto su questo blog in riferimento ai comportamenti di noi pigrissimi e presuntuosi trenta/quarantenni, è pura verità.
Grazie e saluti.
I. Anonimo
Caro I. Anonimo, Eugenio Scalfari una volta disse che “di fronte all’evidenza dei fatti è inutile polemizzare”. E’ una verità incontrovertibile. Tralascio quindi di commentare la decisione di non firmarti. Nel merito della vicenda qui riportata constato che la multa salata non ha fatto desistere il papi palestrato dall’avviare una ridicola raccolta di firme. Se tanto mi dà tanto, viste le teste di cui parliamo, è probabile che costui di firme riesca addirittura a raccoglierne parecchie. Ma tant’ è Resta il fatto in sé che non ammette scuse. Quel papi, salutista e palestrato, paradossalmente non ha ancora capito una cosa banalissima e cioè che, divieto o non divieto di sosta, il motore quando si è fermi, si spegne sempre. Ma a maggior ragione in un luogo dove transitano dei bambini piccoli. Do un consiglio all’amministrazione comunale. Considerato che nemmeno lo strumento della multa riesce a modificare i comportamenti scorretti di quei papi e di quelle mami, doti i vigili di un bastone stagionato di faghèr e li autorizzi a dar ŝo šecco! che forse quella drastica misura servirà per qualche giorno a tener lontano da quel posto quegli incorreggibili cafoni.
L’Orco
Nessun commento:
Posta un commento