Il 23 giugno 1988, dai microfoni della Commissione Energia del Senato americano, lo scienziato della Nasa James Hansen denunciava ufficialmente l'esistenza dell'effetto serra e per la prima volta si parlò di una minaccia reale per il presente e per le future generazioni. “Quel giorno fummo fortunati” ricorda Hansen “la colonnina del mercurio era salita a 40 gradi e i senatori sudarono sette camicie nella sala dell'audizione”. Lo scienziato spiegò che nei primi cinque mesi di quell'anno la temperatura della Terra era stata la più alta mai registrata nei 130 anni precedenti e questo fenomeno era “al 99% una conseguenza dell'effetto serra”. Da quel giorno il global warming, di cui si parlava solo all'interno di una ristretta schiera di ecologisti, e' entrato a far parte dell'agenda dei politici di Washington e della vita di tutti noi. Da un certo punto di vista Hansen portò sfiga.
Fonte: Ansa
Nessun commento:
Posta un commento