Appuntamento di grande e fondamentale interesse quello proposto dalla Biblioteca comunale di Tesero, venerdì 11/04/08. Tema della serata: i cambiamenti climatici planetari in atto. Il relatore, dottor Roberto Barbiero, del Dipartimento Protezione Civile e Tutela del Territorio della P.A.T., addentrandosi in un mare di dati scientifici e tecnici, è riuscito in modo esemplare a “tradurre” con semplicità, per i più o meno profani uditori presenti, le risultanze degli studi prodotti dai ricercatori internazionali dell’ I.P.C.C. (Comitato intergovernativo sul mutamento climatico). Soffermandosi in particolare sulle conseguenze che detti cambiamenti planetari produrranno sull’ambiente montano delle zone alpine (vedi filmato sotto) e riportando alcune delle considerazioni emerse dal recente convegno scientifico “Trentino Clima 2008” tenutosi nel capoluogo provinciale lo scorso mese di febbraio.
Ciò che sostanzialmente questi dati chiariscono inequivocabilmente è che soltanto un’inversione dell’andazzo attuale, una riforma dei comportamenti quotidiani di ogni individuo (del “primo mondo”, non dell’Africa, ovviamente) e, conseguentemente, un più consapevole utilizzo delle risorse naturali ed energetiche potrà evitarci un futuro prossimo (molto prossimo) di clamorosi, impensabili problemi e di profondissima angoscia. Peccato che all’appuntamento, ben pubblicizzato dalla Biblioteca, e nel nostro piccolo anche da questo blog, fossero presenti soltanto una trentina di persone circa (di cui meno della metà, 14 per la precisione, di Tesero: lo 0,5% della popolazione). Se consideriamo poi che questa esigua percentuale era costituita per la metà dai soliti noti (parzialmente già edotti sulla questione), da un anziano dottore in scienze forestali, da un solo consigliere comunale (signor Alberto Carpella), da un vecchio scalatore, e un ulteriore paio di coscienziosi concittadini, si ha un quadro ben chiaro (se ancora qualcuno potesse nutrire dubbi in merito) di quale sia il livello di consapevolezza e di responsabilità di questa popolazione. Un dato, che al di là di quelli impressionanti oggetto della serata, fa davvero riflettere.
Ciò che sostanzialmente questi dati chiariscono inequivocabilmente è che soltanto un’inversione dell’andazzo attuale, una riforma dei comportamenti quotidiani di ogni individuo (del “primo mondo”, non dell’Africa, ovviamente) e, conseguentemente, un più consapevole utilizzo delle risorse naturali ed energetiche potrà evitarci un futuro prossimo (molto prossimo) di clamorosi, impensabili problemi e di profondissima angoscia. Peccato che all’appuntamento, ben pubblicizzato dalla Biblioteca, e nel nostro piccolo anche da questo blog, fossero presenti soltanto una trentina di persone circa (di cui meno della metà, 14 per la precisione, di Tesero: lo 0,5% della popolazione). Se consideriamo poi che questa esigua percentuale era costituita per la metà dai soliti noti (parzialmente già edotti sulla questione), da un anziano dottore in scienze forestali, da un solo consigliere comunale (signor Alberto Carpella), da un vecchio scalatore, e un ulteriore paio di coscienziosi concittadini, si ha un quadro ben chiaro (se ancora qualcuno potesse nutrire dubbi in merito) di quale sia il livello di consapevolezza e di responsabilità di questa popolazione. Un dato, che al di là di quelli impressionanti oggetto della serata, fa davvero riflettere.
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