05/06/07

TESERO, TESERO, SCARPETTE E ZOCCOLI


Da qualche mese è stata avviata l’ operazione “Mobilityamoci” voluta dall’Amministrazione comunale di Tesero, specificatamente dall’Assessorato alla cultura sovrinteso da Lia Deflorian. L’iniziativa è stata intentata allo scopo di educare o rieducare bambini e ragazzi in età scolare (ma il progetto vale anche per la scuola materna) a percorrere a piedi il tragitto da casa a scuola (o all’asilo). Solo pochi anni fa era del tutto ovvio e scontato che a scuola e all’asilo così ci si dovesse arrivare. Poi il “benessere” ha avuto il sopravvento, ai genitori “di una volta” si sono sostituiti quelli “di adesso”, più moderni, più dinamici, più sportivi, più tutto, ed è gradualmente invalsa la moda, via via dilagante, di auto-trasportare bambini e ragazzi di ogni età (dagli “asiloti” sino a quelli di terza media) a prescindere dal merito e dalle distanze. Il risultato “sul campo” purtroppo è di quotidiana evidenza. E a farne maggiormente le spese sono i residenti della zona del centro paese e delle vie Cavada e Fia in particolare, che ogni mattina subiscono loro malgrado le “grandi manovre motorizzate” da parte degli anzidetti genitori. Arrivati dunque al parossismo – dati i limiti fisici della rete stradale comunale interna al centro storico che non è in grado di sopportare il transito contemporaneo di decine e decine di automezzi che si incrociano frenetici zigzagando tra qualche pedone in transito e virtuosi scolari a piedi – l’Amministrazione comunale, sollecitata anche da alcuni residenti, ha quindi cercato di correre ai ripari. Dopo una fase di studio e di analisi del problema la municipalità ha pertanto deciso di promuovere una campagna di sensibilizzazione nei confronti più che degli scolari soprattutto dei genitori. E qualcosa di nuovo in effetti s’è subito notato. Parecchi ragazzi adesso raggiungono la scuola a piedi. Ma ancora molti sono i recidivi e i recalcitranti. Non si equivochi però: non ci riferiamo agli studenti bensì ai genitori, che sembrano davvero incapaci di usare con raziocinio l’automezzo privato e nonostante i reiterati inviti dell’Amministrazione si ostinano a condurre in auto i loro figlioli (probabilmente forzando addirittura la volontà dei ragazzi). All’Amministrazione e a Lia Deflorian in particolare, va dunque il nostro ringraziamento e l’augurio che l'impegno e lo sforzo profusi possano approdare a concreti positivi e duraturi risultati. Ai genitori insubordinati invece un sincero e ben gridato: MALEDUCATI!!!

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TESERO 1929

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VIA STAVA ANNI '30

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TESERO DI BIANCO VESTITO

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