NATALE (poesia aMara)
Natale, un’altra volta ancora.
Un tempo, lontano, era la gioia, ora solo un pensiero.
Laido Paese, che come Circe gli uomini in maiali hai trasformato, quale mistero sveli con quest’orgia di luci e ipocriti presepi?
come hai ridotto l’Essere in questo frastornante mercimonio? dove hai gettato il Sacro, dove il Silenzio e dove l’Infinito?
Questa è la vita? per questo siamo nati? per sopraffare l’Altro e sprofondare i giorni nell’Avere? per morire d’invidie, adoratori tristi di feticci?
“…fatti non foste per viver come bruti…” scrisse il Poeta, ma invano passano veloci le stagioni e non capiamo.
Ribellati! mio spirito, non rassegnarti al barbaro declino, e tu Donna, tu che la vita decidi, dimmi se puoi, dimmi qual ne è l’Essenza! Lo scherzo forse? l’inconsapevolezza, l’abbandono? o solitario e muto qui io dovrò restare, e infine naufrago in questo desolato mare poi perire?
Solo la tua natura può salvarmi e i tuoi occhi lo sanno, e perdermi, confuso, nel loro dolce blu mi dà sollievo.
Natale, un’altra volta ancora.
Un tempo, lontano, era la gioia, ora solo un pensiero.
Laido Paese, che come Circe gli uomini in maiali hai trasformato, quale mistero sveli con quest’orgia di luci e ipocriti presepi?
come hai ridotto l’Essere in questo frastornante mercimonio? dove hai gettato il Sacro, dove il Silenzio e dove l’Infinito?
Questa è la vita? per questo siamo nati? per sopraffare l’Altro e sprofondare i giorni nell’Avere? per morire d’invidie, adoratori tristi di feticci?
“…fatti non foste per viver come bruti…” scrisse il Poeta, ma invano passano veloci le stagioni e non capiamo.
Ribellati! mio spirito, non rassegnarti al barbaro declino, e tu Donna, tu che la vita decidi, dimmi se puoi, dimmi qual ne è l’Essenza! Lo scherzo forse? l’inconsapevolezza, l’abbandono? o solitario e muto qui io dovrò restare, e infine naufrago in questo desolato mare poi perire?
Solo la tua natura può salvarmi e i tuoi occhi lo sanno, e perdermi, confuso, nel loro dolce blu mi dà sollievo.
ario dannati