13/06/15

COMUNITÀ DI VALLE: TUTTO GIÀ DECISO.


Cari lettori, vedo che non tutti hanno capito come vengono eletti i vertici della Comunità di Valle. Facciamo un po' di chiarezza. A votare sono i grandi elettori, ossia consiglieri comunali designati dai rispettivi consigli comunali. Il loro numero è determinato in base al numero degli abitanti. Ne spettano 2/3 alla maggioranza e 1/3 alla minoranza (ove esiste).


 
Il Consiglio della comunità di valle è costituito da 12 componenti più il presidente;
La Giunta da 3 componenti: il presidente, il vicepresidente e un assessore.

Il comune di Valfloriana, come riportato dai quotidiani locali, non designerà alcun consigliere quindi, per questa tornata, i grandi elettori scendono a 55. In lizza, per designare il Presidente e i componenti del nuovo consiglio ci sono due liste. L'una guidata da Giovanni Zanon e 'sponsorizzata' dalla Gi-De, l'altra capitanata da Fabio Vanzetta.
Posto che i consiglieri di maggioranza dei Comuni targati GI-DE: Cavalese (5), Tesero (5), Castello (5), Carano (5), Daiano (3), Varena (4) e Panchià (4), voteranno per la lista di Giovanni Zanon, la maggioranza sarà conseguita con ampio margine (31 voti sicuri).
Alla lista di Vanzetta rimarranno quindi, ben che vada, 24 voti.
In ogni caso avremo una Comunità senza minoranza perché nessun consigliere presente nelle due liste è stato indicato dalle minoranze dei Comuni della Valle (nei 6 comuni dove la minoranza c’è)! Neppure la lista di Vanzetta e Bosin, formata solo da consiglieri di maggioranza di Predazzo, Ziano e Capriana (che teoricamente fa da contraltare alla lista di Giovanni Zanon) ha voluto includere rappresentanti delle minoranze. Riflettiamo!!!

Il consiglio della Comunità sarà composto dunque da otto consiglieri della lista di Zanon , e quattro della lista di Vanzetta, oltre al Presidente. Le minoranze oggi presenti nei consigli comunali degli 11 comuni di Fiemme non saranno quindi rappresentate nel nuovo consesso di Valle. Se coerentemente seguissero una 'logica di rappresentanza democratica' i grandi elettori di minoranza dovrebbero boicottare il voto, rifiutando di partecipare a queste elezioni farsa!

L'Orco



12/06/15

COSA SONO LE COMUNITÀ DI VALLE (BREVE RIASSUNTO)

Le Comunità di Valle sono state istituite con la L.P. 16.06.2006 nr. 3. Principale obiettivo di questa legge è la valorizzazione delle autonomie locali, riducendo il centralismo provinciale, applicando i seguenti principi:

· principio di sussidiarietà: i compiti di gestione amministrativa devono essere affidati all’ente più vicino al cittadino;
· principio di adeguatezza: se l’ente non è adeguato a realizzare una funzione, o un servizio richiede un’organizzazione particolarmente complessa, il compito passa all’ente superiore;
· principio di differenziazione: il sistema può essere diversificato, per tener conto delle diverse caratteristiche di ogni singolo paese.
 
Altro importante obiettivo della legge era quello di garantire a tutta la popolazione trentina medesime opportunità e livelli minimi di servizio, indipendentemente dalle caratteristiche del territorio, dalla collocazione geografica e dalle dimensioni del comune di residenza. Per garantire questo obiettivo la Provincia stabilirà, con effetto su tutto il territorio provinciale, i requisiti di accesso e gli standard o livelli minimi delle prestazioni pubbliche, attraverso parametri qualitativi, quantitativi e temporali. In applicazione di questa legge il territorio del Trentino è stato quindi suddiviso in 15 territori geografici, oltre alla città di Trento, ed in ognuno di essi sono nate le Comunità.
Le Comunità sono enti pubblici locali a struttura associativa e sono costituite obbligatoriamente dai Comuni per l’esercizio in forma associata delle competenze trasferite dalla Provincia, che sono di fatto le materie già delegate ai Comprensori quali: l'assistenza scolastica ed edilizia scolastica relativa a strutture per il primo ciclo di istruzione; l'assistenza e beneficenza pubblica, compresi i servizi socio-assistenziali; l'edilizia abitativa pubblica e sovvenzionata.
Alle Comunità la Provincia ha inoltre trasferito anche le funzioni in materia di urbanistica, di programmazione economica locale e di infrastrutture di interesse locale a carattere sovracomunale.
Alle Comunità infine i Comuni possono trasferire volontariamente funzioni, compiti, attività e servizi propri, per l’esercizio delle stesse in forma associata. Ogni Comunità ha uno Statuto, elaborato da un collegio formato da tutti i sindaci del territorio della costituenda Comunità, che lo approva a maggioranza dei 2/3 e che poi deve essere approvato dai Consigli comunali dei comuni appartenenti alla Comunità (2/3 dei comuni, rappresentativi dei 2/3 della popolazione).La Comunità sostituisce il Comprensorio, che era un braccio operativo della Provincia con limitato potere decisionale e compiti prettamente operativi. La riforma ha quindi previsto un trasferimento di poteri a favore del territorio, che ora dovrà decidere e gestire con responsabilità diretta, svolgendo funzioni di governo, con gli strumenti della programmazione e pianificazione (es. piano urbanistico, programma di sviluppo, piano sociale) nell’ambito degli standard e livelli minimi definiti a livello generale e nei limiti delle risorse a disposizione. La Comunità opera in stretta collaborazione con i Comuni del proprio territorio, assieme ai quali si dovranno riorganizzare i servizi pubblici, utilizzando al meglio le risorse disponibili (personale e mezzi). L'obiettivo è di dare servizi adeguati alle esigenze di sviluppo della popolazione ma con attenzione alla sostenibilità dei costi. I Comuni partecipano attivamente alla vita della Comunità attraverso l'elaborazione e l’approvazione dello statuto, con la presenza negli organi della Comunità, con il coinvolgimento diretto (co-decisione) nell’approvazione degli atti “strategici” e con l’affidamento di funzioni, compiti e attività propri e il relativo apporto finanziario .
Nella valle di Fiemme, con Decreto del Presidente Provincia Autonoma di Trento n° 1 del 7.1.2009 e con Decreto del Presidente PAT nr. 113 del 25.06.2010.pdf è stata quindi costituita la COMUNITA' TERRITORIALE DELLA VAL DI FIEMME con contestuale soppressione del Comprensorio della valle di Fiemme.
 
Sono organi della Comunità Territoriale:
1 L'Assemblea
2 Il Presidente
3 L'Organo esecutivo
4 La Conferenza dei Sindaci
 
 
 
 

Giuliana 

09/06/15

A PROPOSITO DI TRASPARENZA...



 
Nell’era di internet le notizie secretate, qui in paese, si diffondono con il passaparola. Quando la comunicazione tra governanti e governati manca, l’alternativa all’informazione precisa e diretta è il passaggio a voce di verità incomplete e frammentate. Per avere ragguagli sulle cose di interesse generale che per 'opportunità istituzionale' non vengono divulgate, le novità puoi provare a cercartele dal Topo, o dal Danielón. Prima di acquisire lo status di pubblici ufficiali e segregarsi nelle stanze del potere i nostri governanti promettono sempre trasparenza. È una parolina immancabile e ben ingrassettata in ogni volantino elettorale che si rispetti. L’avevano promessa anche di recente… Poi però, se non la si sollecita con insistenza, di solito, se la dimenticano.

La vicenda legata alla cessione del Ricovero non è chiara. Di essa per il borgo girano interpretazioni anche parecchio diverse tra loro. Chissà se il signor Giovanelli, nobiluomo di Tesero, sarà soddisfatto di questo chiacchiericcio più o meno preciso e di come l’attuale direttivo dell’omonima Casa di Riposo sta portando avanti le trattative per la cessione dell’antico immobile di Pedonda. Dal Paradiso, dov’egli certo si trova, al buon
Gian Giacomo qualche sacramento in questi giorni di sicuro gli sarà scappato…

Insomma, tornando a terra, non si capisce perché l’operazione che avrebbe dovuto trasferire in quella nobil casa gli uffici della Comunità di Valle, avviata dall’attuale presidente dell’ente intercomunale e già in fase di perfezionamento, si sia d'un tratto incagliata. Non è chiaro nemmeno per quale motivo il finanziamento provinciale all’uopo destinato sia stato all’improvviso congelato. Ma, soprattutto, non si capisce perché la Patrimonio del Trentino s.p.a. si sia prepotentemente fiondata sulla vicenda col pretesto di trasferire nell'antico immobile parte dell'Istituto ENAIP, pur sapendo che la suddetta scuola non avrebbe accettato la proposta. La Scuola del Legno infatti aveva già predisposto in maniera autonoma un progetto di sistemazione e ampliamento degli spazi all'interno della propria struttura di Caltresa. In questo tira e molla c’è opacità. E l’opacità può generare equivoci. Non si permetta a taluni di pensar male. Siccome a quella benemerita settecentesca Istituzione filantropica la popolazione di Tesero è legata da un vincolo di riconoscenza e di affetto, sarebbe il caso di chiarire. Il Comune in qualche modo c’entra, visto che nomina da sempre un suo rappresentante nel consiglio di amministrazione di quell’ente e dovrebbe pertanto essere correttamente informato dei fatti. Sarebbe quindi suo dovere in questo caso spiegare alla sua gente cosa c’è dietro a questi strani movimenti. Se tutto è alla luce del sole o se invece, visti i personaggi in commedia, qualche raro malpensante potrebbe legittimamente avere dei sospetti. Sì, perché i personaggi e gli interpreti del balletto di Pedonda (che per giusto tributo alla privacy qui non nomineremo) sono sempre gli stessi: due amministratori provinciali che in valle hanno ormai messo il cappello su ogni 'sedia'; un tal signore che presiede il Ricovero e un tal altro (suo cognato) che presiede la Patrimonio spa, partecipata al 100% dalla Provincia!
Diceva un famoso Gobbo democristiano: "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca..."


L’Orco

PAROLE ACCONCE: L'IGNAVIA

Ovvero mancanza di volontà e di forza morale, ma anche indolenza o viltà eletta a norma di vita. Attitudini e abitudini che annichiliscono la volontà di azione. Indifferenza, negligenza e codardia paiono demoni che, in ogni tempo, dimorano nell’animo umano. Tanto da far temere che l’Antinferno dantesco, mai deserto, ma oltremodo affollato, rischi adesso di avere serie difficoltà di “accoglienza”. Silenti e vacui gli ignavi, oggi come ieri, si sottraggono dall’adoperarsi per il bene comune. Evitano, con accuratezza, di “sporcarsi le mani”, di prendere decisioni, di schierarsi. Con il loro comportamento facilitano il determinarsi della meschinità, della corruzione, del sopruso. Loro, per il vero, non si sentono per niente colpiti, implicati. Gli eventi accadono e basta. «La fatalità è la scusa che l’ignavia della non azione accampa a sua improbabile discolpa».1 Scordando che «chi non punisce il male comanda che lo si faccia».2 Consapevolezza interiore che implica il saper distinguere il giusto dall’ingiusto. Il Bene dal Male. Capacità oggigiorno tutt’altro che scontata.
 
Messa in soffitta perché considerata desueta e limitante, la “vecchia morale” cessa di esercitare la sua funzione di guida e orientamento del mondo. Non informa più la coscienza su ciò che è giusto o errato. Eppure essa fin dall’antichità è stata identificata in quei principi che caratterizzano la condotta umana, che a sua volta influisce sulla collettività. Il che lascia intendere che l’uomo è responsabile dei suoi comportamenti poiché questi, nel loro insieme, direttamente o indirettamente, vanno ad “agire” nella società. La società poi immancabilmente, come in un gioco di specchi, condiziona attraverso il costume e la consuetudine il carattere e la condotta delle nuove generazioni. Fatto che ci riconduce alla natura intrinseca dell’essere umano, il suo esistere nel mondo e il percepirsi parte di esso.

di Patrizia Santovecchi – tratto da I profili dell’abuso

1 Marino Tarizzi – Aforismi 2008
2 Leonardo da Vinci






INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

Archivio blog