Finalmente è terminata la campagna elettorale. Oggi giorno di silenzio (ma la tempesta whatsApp si sentirà fortissima, altroché!). Ad ogni modo, il popolo potrà meditare sulle impressioni avute sentendo ed ascoltando i due candidati pronti al duello che si disputerà domani nelle urne, ripassando nuovamente i programmi, o, semplicemente, ripensando alle cose accadute nell'ultimo decennio. Noi, che non avevamo certo bisogno di prove ulteriori per capire a chi affidare il nostro voto, meditiamo invece sulla legge elettorale che da trent'anni esatti determina l'assetto delle amministrazioni locali in Trentino Alto Adige.
Si tratta della LEGGE REGIONALE 30 NOVEMBRE 1994, N. 3. Norma infame, che mortifica la partecipazione al voto e concede al vincitore del confronto un potere abnorme. Non è probabilmente un caso se dalla sua entrata in vigore (1995) la disaffezione della cittadinanza alla partecipazione sia via via cresciuta. E, da allora in poi, considerata una fisiologica quota di astensionismo (20 - 25%), la maggioranza della popolazione di Tesero, ma tanto vale anche per altre realtà, non ha più avuto voce in capitolo.
Concedere il potere assoluto a chi anche per un solo voto di differenza supera gli altri concorrenti produce un deficit di democrazia clamoroso, che consolida il clientelismo, il voto di scambio e la capacità ricattatoria di chi vince, soprattutto in contesti ove all'interno o all'esterno dell'amministrazione (questo è il nostro caso) vi sono figure di riferimento della maggioranza che esercitano da sempre la loro influenza e il loro controllo sul gruppo.
Bene quindi farebbe il legislatore a modificare questa legge limitando il numero dei mandati. Solo così potrà esercitarsi l'alternanza, interrompendo eventuali fenomeni corruttivi in atto, e si potrà garantire il processo democratico della rappresentanza.
Per la storia patria ricordiamo che l'ultimo sindaco eletto col sistema proporzionale e dunque espressione diretta del consiglio comunale fu, dopo una lunga e sacrosanta mediazione tra i consiglieri eletti di ogni schieramento, Maurizio Zeni, nel 1990.
A.D.
Concordo sul fatto che la legge da te citata ha creato una sempre più crescente disaffezione alle questioni politiche locali. Relegando la minoranza ad una comparsa, quasi senza voce, all interno del consiglio comunale. Con l’abbassamento del quorum poi ( passo resosi indispensabile) la partecipazione al voto subirà comunque un ‘ ulteriore calo. Sono convinto, spero però di essere smentito, che in Trentino avremo un 10% dei comuni “monolista” commissariati per il mancatoraggiungimento della soglia prevista.
RispondiElimina1207 Deflorian 517 Ceschini
RispondiEliminaE fu così che Tesero voltò pagina!
Complimenti soprattutto a chi ha rispettato il silenzio elettorale durante il sabato mattina e pomeriggio, dove da Buon venditore continuava la propaganda in piazza senza vergogna. Complimenti anche a Massimiliano che ho sempre pensato sia una persona abile per poter diventare sindaco e probabilmente il cambio ci stava anche. Complimenti, speriamo solamente che la giunta che avrà attorno sia competente e non truffaldina, ma su questo ho grandissimi dubbi leggendo i vari nomi. speriamo di non essere passati dalla pentola alla brace. o come che se dis a Tiezer da na Piera a en Sas.
RispondiEliminaComplimenti a chi non sa accettare la schiacciante sconfitta.
RispondiEliminaComplimenti a chi non riesce a godersi la vittoria, non riesce nemmeno a capire il significato delle parole scritte e anzi continua a dire baggianate ed avere solamente in mente gli sconfitti. chissà che brutti incubi devi avere avuti per avere il pensiero sempre bello fisso in mente
RispondiEliminaEs na föra te mista? ( nian bon te scriver)
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