Da sempre, il passaggio di consegne dai vecchi ai nuovi amministratori dopo il voto, oltre che un dovere istituzionale, è anche un dovere morale ed etico, per garantire continuità nell’azione amministrativa già avviata.
A Tesero, per la prima volta nella storia, questo non è successo. Con una dichiarazione scritta, letta in occasione della seduta inaugurale della nuova consiliatura, l'ex sindaca Ceschini ha reso pubblico il motivo del suo diniego, contestando ai vincitori nientemeno che di aver denigrato la sua lista durante la campagna elettorale. Una sorta di ritorsione per la sconfitta subita, evidentemente non ancora metabolizzata. Dunque, anziché presentarsi quanto meno dissimulando uno stato d'animo esacerbato, ha fatto invece trapelare il suo profondo risentimento per non aver potuto passare alla storia quale "sindaca delle olimpiadi".
Eh sì, questa sconfitta brucia davvero tanto agli ex di maggioranza. Non a caso, nelle fila di costoro, l’unico ad aver apparentemente accettato con spirito decoubertiano l'esito elettorale è stato il giovane neoeletto Walter Volcan (unico volto nuovo della nuova minoranza) che, diversamente dagli altri suoi compagni d'avventura, ha educatamente applaudito il discorso del nuovo Sindaco.
L'ormai ex prima cittadina ha anche dichiarato, tra l'altro, che la clamorosa sconfitta della sua lista (uno schiacciante 30 a 70, insufficiente però per ammettere finalmente un mea culpa…) è dipesa dal fatto che la popolazione non avrebbe compreso le scelte amministrative fatte durante il suo governo. Comunque, bontà sua, darà tempo alla cittadinanza per capirle e accettarle. Quindi, secondo Ceschini, le 1.200 persone che hanno plebiscitato Deflorian e il suo gruppo non avrebbero forse ponderato a sufficienza la sua azione amministrativa?
Proseguendo nel suo sproloquio, lungo ben cinque pagine, l'ex pupilla del D.e.M., ormai caduta in disgrazia, ha palesato di non aver affatto imparato i doveri e le formalità istituzionali, nonostante i dieci anni trascorsi a palazzo. Infatti, anziché chiedere al consigliere anziano Bortolotti, presidente della seduta, di poter intervenire, come previsto dal protocollo in questi casi, si è rivolta direttamente al sindaco. Dopodiché, presa da “delirio autoreferenziale” e non avendo realizzato che les jeux sont faits, ha proseguito di fatto la sua donchisciottesca campagna elettorale fuori tempo massimo prendendosela con i vincitori, rei di... aver vinto e di non averle fatto fare il tris con encomio per il tanto bene fatto al paese durante i suoi dieci anni di regno!
Terminata questa sua inelegante autocelebrazione ha chiesto di allegare agli atti del consiglio il documento letto. Una bella mossa per la quale la ringraziamo. Così rimarrà a imperitura memoria, come la peggiore dichiarazione rilasciata da un ex sindaco. E come papa Celestino V, "che fece per viltade il gran rifiuto", passerà alla storia, seppur ben più modesta, per essersi rifiutata, con i suoi assessori, di adempiere ad un dovere istituzionale, per il bene del proprio paese, dimenticando che il compianto ex sindaco Francesco Zanon trascorse giorni e giorni in municipio assieme a lei per il passaggio delle consegne, dandole completa disponibilità.
Documento di Cittadinanza Attiva
Grazie, Orco, per questo brillante riassunto.
RispondiEliminaVorrei aggiungere che il mancato passaggio di consegne non rappresenta solo una grave inadempienza ai propri doveri istituzionali, ma soprattutto una profonda mancanza di rispetto nei confronti dei 1.200 cittadini che hanno espresso il loro voto.
Oltre al disprezzo istituzionale, si sono visti accusare di non essere stati in grado di votare correttamente.
Un insulto che aggiunge arroganza alla sconfitta.
Se qualcuno aveva ancora dubbi su che tipo di sindaca abbia avuto Tesero, ora dovrebbe averli fugati del tutto.
Per fortuna il sindaco Deflorian ha risposto con classe e fermezza.
Si capisce subito che, grazie alla sua formazione e all’esperienza nel dialogo con persone con disabilità, saprà gestire senza problemi anche un gruppo di vanagloriosi arroganti.
La sconfitta brucia, e tanto!