Abbiamo capito che i sindaci della scuderia De Godenz non hanno un’opinione personale sull’ospedale di Fiemme, probabilmente perché frastornati dalle tante disinvolte piroette fatte sulla questione dalla PAT negli ultimi otto anni. Comunque sia, non avere un’opinione su un tema tanto importante è grave. Così, incidentalmente trovatisi in qualità di comparse nel bel mezzo della telenovela "Mak & C./Orto dei peci" hanno pensato bene di firmare un breve documento unitario con cui si dicono stufi di aspettare e pretendono che la Provincia decida velocemente.
Infatti, il tempo stringe, ci sono le Olimpiadi dietro l’angolo. E siccome questi signori sono, ahinoi, contagiati e contagiosi dello stesso terribile patogeno, il bellafigura-virus ‘26, ultima variante dei precedenti bellafigura-virus ‘91, bellafigura-virus ‘03 e bellafigura-virus ‘13, il cui vaccino la scienza purtroppo non è riuscita ancora a produrre, rieccoli bussare alla porta brandendo lo stesso stucchevole refrain: il mondo intero (e questa volta, forse, anche una parte della Luna) ci guarderà e non possiamo permetterci che le telecamere si soffermino sul vecchio nosocomio dei Dossi. Pretendono quindi (anche se già lo sanno) di vedere cosa c’è sul tavolo della PAT e, non di meno, che la popolazione venga informata dai tecnici provinciali con semplicità, informalmente, se possibile financo sorvolando su questioncine di poco conto come quelle ambientali, logistiche, urbanistiche, viarie nascenti dalla eventuale costruzione del nuovo ospedale. Ci sono le Olimpiadi, cazzo, e le occhiute televisioni che nelle precedenti occasioni internazionali si erano accontentate di inquadrare i campi di gara, questa volta, chissà perché, inquadreranno di sicuro soprattutto l’ospedale. Quindi, siccome il tempo stringe e il 2026 è a un tiro di schioppo, invitano la PAT a prendere senza indugio la via più breve. E questa via, dopo essere stata nascosta a lungo e con cura nei cassetti dai vertici dei due enti comunitari di valle (Giacomo Boninsegna prima e Giovanni Zanon poi) per favorire più o meno consapevolmente l’irreversibilità del processo decisionale, corrisponde all’opzione "Mak & C./Orto dei peci".
L’Orco
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