Cessati i lai dell'assessora, per lesa maestà, torna il silenzio. Scansata anche questa piccola 'pietra d'inciampo', la ciurma riprende a remare. Ma le parole di lor signore sono state perentorie e chiare: di chi sa cosa vuole e può. Dunque, se non fossimo al cospetto di un manipolo di impostori unito e coeso a difesa del proprio sovrano, qualcuno adesso dovrebbe parlare. O no? Per smentire, confutare, quantomeno rassicurare l'attonita plebe. E invece, niente. Non serve! Qui basta e avanza l'affido al noto adagio: sopire e troncare, troncare e sopire.
Sino alla prossima puntata, quando con un'altra menzogna di nuovo si forzerà la mano e si farà un altro passo.
A.D.
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