30/11/20

VIA LA MASCHERA!

È un timore che ho visto più volte espresso da utenti che hanno dato il loro contributo a questo blog: la necessità di mantenere l'anonimato per tutelare la propria persona. Da ritorsioni? Rappresaglie?

Pur per metà soltanto teserana, e se frammento questa metà in base all'origine dei miei antenati di teserano rimane ben poco, sono cresciuta anch'io in questo paese e sì, non è estraneo alle tipiche bassezze di ogni comunità umana.

Che sia peggio di altri comuni, Tesero, non saprei dire, dal momento che non ho mai vissuto tempi sufficientemente lunghi altrove per poter fare un razionale confronto.

Molte volte mi è stato detto da amici, conoscenti, parenti: "parli troppo, non è prudente a Tesero, in qualche modo te la faranno pagare", ma finora nessuno mi ha gambizzata, né sciolta nell'acido, né mi è stato inviato un pezzo d'orecchio in una busta con richiesta di riscatto.



Insomma, voglio dire, non posso pretendere che le mie idee siano digerite ed apprezzate da tutti; sarebbe irrealistico aspettarmi d'essere simpatica a chiunque ed a prescindere.

Qualcuno in paese mi ha tolto d'improvviso il saluto senza che io ne capissi il perché in passato, qualcun altro si è inventato qualche diceria, ho subìto ingiustizie di cui non comprendo il motivo.

Come tutti, credo. Nessuno escluso.

Forse, se aprissi una mia attività di massaggi - come tanto spero, finalmente - di fare a pandemia conclusa - tante persone deciderebbero di non diventare mia/mio cliente per antipatia personale indiretta, senza nemmeno mai aver avuto a che fare con me, ma solo per la mia faccia, o per qualcos'altro di irrilevante. Può essere.

Ma davvero tutto ciò è cosi grave da dovermi indurre, in una comunità striminzita come la nostra, a ricorrere all'anonimato nell'esporre le mie opinioni?

E se anche lo fosse, così grave, non è allora giunto il momento di dare una svolta al sistema, non facendosene più vittime?

Non ho avuto un solo tentennamento nell'apporre la mia firma ai commenti che ho lasciato in questo blog. Metterci la faccia mi sembra non solo una regola di buona educazione e rispetto verso gli altri, ma una necessità irrinunciabile se desidero contribuire al miglioramento di qualcosa che rilevo come sbagliato.

Le lamentele anonime sono purtroppo controproducenti, perché non fanno che aumentare il sospetto e la diffidenza reciproci ed a diffondere una percezione esagerata di squilibrio.

Tatiana Deflorian

1 commento:

  1. Le lamentele anonime sono controproducenti, ma le troppe lamentele sono fastidiose e alla lunga stancano anche. Specialmente quando la sostanza è poca. In passato leggevo volentieri il blog per la sua verve satirica e le analisi dei fatti piuttosto intelligenti, ma ultimamente più che "la tana dell'orco" sembra "el filò del brenzo de benesin". Con questo continuo cicaleccio (logorante per il tessuto sociale) mutuato dal gruppo "sei di tesero se..." i tiezeri si stanno rendendo abbastanza ridicoli. Lettera firmata

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