La sindaca non sa il perché. Il geometra Longo neppure. Gli altri non ci sono, ma a me non lo direbbero. Dunque, per esclusione, almeno l’assessore 'competente' in materia dovrebbe saperlo. Ma forse, in verità, nemmeno lui lo sa. Sta di fatto che anno dopo anno in questo paesello un po' così ogni amministrazione che si rispetti, eletta democraticamente e senza brogli, fa le sue inermi vittime e celebra puntuale il rito sacrificale primaverile del cosiddetto motosega-day. Anche perché – diciamocelo – che farebbero altrimenti i dipendenti comunali in questo periodo di fiacca?
Di ipocrisia in ipocrisia, al netto delle finte attenzioni all'ambiente, delle feste degli alberi, delle giornate ecologiche, di quelle senz'auto, delle certificazioni mondiali dell'acqua e dell'aria, delle benedizioni dell'albero del millennio, eccetera, eccetera, ciò che purtroppo residua e rimane è una diffusa insensibilità e un'indifferenza ai temi ecologici, che sono la cifra più macroscopica ed autentica delle nostre amministrazioni.
Questa volta è stato il nuovo giovane assessore preposto anche alla cura del verde pubblico a manifestare la sua gratitudine nei confronti della materia cui sovrintende. E' toccata a due (su tre) aceri antistanti il teatro comunale, dare la stura alle giornate del ringraziamento. Purtroppo, - ci spiega acuto il responsabile da noi interpellato - d'autunno questi disgraziati vegetali hanno il vizio di perdere le foglie! E per di più, non di rado qualcuna di esse osa addirittura farsi adagiare dal vento all'interno della grondaia o di riposarsi sul tetto lì vicino. Pensa te che stupide. Ma come avranno fatto a non capire che così rischiavano di far abbattere la loro madre pianta?...
Poco sotto, nella piazza della chiesa, lo stesso riconoscimento, per un peccato leggermente diverso, è stato riservato ad un' altra ottusa giovane pianta sovrastante lo stradone (le due sue consimili con le quali condivideva il luogo sono desaparecidas ormai da tempo), ché secondo l'assessore ostacolava in qualche modo un posto macchina. La avevamo avvisata, dice. Avrebbe dovuto capirlo prima...
E' andata invece di culo al bel tiglio davanti a San Rocco. In verità - continua l'assessore - quell'albero un po' se la tirava, facendo sfoggio, davanti agli indifferenti fedeli che accorrevano al tempio, delle splendide foglie verde-argento della sua giovane chioma. Lui è stato soltanto sfrangettato a dovere. Imparerà così a non essere troppo pretenzioso e civettuolo... Rimesso così a nuovo quel verde, altre visite a domicilio da parte delle squadre comunali di abbellimento si sono susseguite: in piazza Nuova, lungo la passeggiata Aleci, lungo il rio Stava e lungo il marciapiede che affianca la provinciale Tesero - Stava, con altrettante amorevoli dimostrazioni d'affetto ed un numero imprecisato di alberi sistemati da le feste grane. Insomma, il verde pubblico in questo paese piace. Tanto. Troppo... Da morire.
Certo, saremo in pochi a piangere per queste reiterate espressioni di avanzata civiltà. Che volete, non è gente da perdersi in romanticismi la nostra. Gli alberi qui servono sì, ma abbattuti e solo per appenderci le bocce ed i lumini da Nadal e, chissà poi perché, per ‘fare ambiente’ té le Corte: in termini psichiatrici quest'ultima sarebbe rubricata alla voce schizofrenia. Al di là di questo, per ogni autentico tiéser l'albero vivo altro non rappresenta che 'n colmèl drio a sé far!
Beati i poveri di spirito che ingenui credevano bastasse abbassare l'età di chi comanda per cambiare l'andazzo di questo comune... Se no gh'e nè into, non vèn föra! D’altronde, sappiamo bene com’è arrivata al potere questa allegra brigata, con quali sponsor, per quali meriti, chi ne è l’artefice, e qual è il suo vero obiettivo. Di sicuro non il bene del paese, né quello del suo ormai quasi annichilito ‘parco verde’. No, la sua unica ragion d'essere è la ri-elezione in Provincia del suo capo banda. Tutto a suo tempo venne pianificato per questo fine. E in quel caso sì, dopo attenta valutazione, le scelte della candidata sindaca, degli assessori e dei consiglieri in lista, mixando vecchie glorie, buone per ogni stagione, e giovani ‘di prospettiva’, smaniosi di mettersi in mostra e, perché no, di arrotondare il loro stipendio, furono decise per raggiungere in tranquillità proprio quel traguardo finale.
Nessuna competenza specifica, nessuna predisposizione, nessuna particolare sensibilità fu richiesta ai componenti del manipolo designato al comando, se non l'obbedienza assoluta al Padrino. Ancora una volta (purtroppo) dilettanti allo sbaraglio per recitare senza particolari affanni il solito copione, che indecentemente a Tesero va in scena ormai da più di tre decenni. Né più, né meno.
L’ultimo bilancio di previsione, recentemente approvato, ne dà chiara testimonianza. Questi i lavori previsti dal documento contabile:
1 - sistemazione di piazza Tombón, dunque posteggi; la fame di posti macchina non è mai sazia: per quella ‘priorità’ i nostri giovani timonieri, concepiti, nati e cresciuti in auto, già abituati a spostarsi con destrezza in carro armato, farebbero uno spianaverum di tutto l’esistente;
2 - ‘manutenzione’ del Centro del fondo ovvero, per meglio dire, del suo consolidato profondo, irreversibile rosso di gestione;
3 - avanzamento opere interne di Casa Moretto (pallino ‘culturale’ degli esecutivi a trazione P);
4 - foraggiamento associazioni paesane, un refrain immancabile che in termini elettorali qui ripaga sempre (tra l’altro, acquisto nuove divise per il coro Genzianella);
5 - posizionamento apparecchiature di videosorveglianza e illuminazione di alcune non meglio identificate zone pericolose del paese (evidentemente sciatteria e trasandatezza cominciano a dare i loro frutti);
6 - infine, attenzione! l’altrettanto prioritaria e fondamentale realizzazione della pista di ski-roll (costo d'impianto 800 mila euro), a conferma che quando il Padrino decide, non c'è santo che tenga e la porcata prima o poi, si fa.
Così, aggiungendo sperpero a sperpero, i magnifici sei al timone (UNO + cinque) regaleranno altri oneri al comune per gli anni a venire, in barba all’ipotesi di accorpamento della nostra municipalità con quella di Panchià che, secondo i soloni provinciali prossimamente in Sala Bavarese per circuire e plagiare le anime belle ivi presenti, si farebbe, udite, udite... per risparmiare!!!
Ma per favore!
Ario
Questa volta è stato il nuovo giovane assessore preposto anche alla cura del verde pubblico a manifestare la sua gratitudine nei confronti della materia cui sovrintende. E' toccata a due (su tre) aceri antistanti il teatro comunale, dare la stura alle giornate del ringraziamento. Purtroppo, - ci spiega acuto il responsabile da noi interpellato - d'autunno questi disgraziati vegetali hanno il vizio di perdere le foglie! E per di più, non di rado qualcuna di esse osa addirittura farsi adagiare dal vento all'interno della grondaia o di riposarsi sul tetto lì vicino. Pensa te che stupide. Ma come avranno fatto a non capire che così rischiavano di far abbattere la loro madre pianta?...
Poco sotto, nella piazza della chiesa, lo stesso riconoscimento, per un peccato leggermente diverso, è stato riservato ad un' altra ottusa giovane pianta sovrastante lo stradone (le due sue consimili con le quali condivideva il luogo sono desaparecidas ormai da tempo), ché secondo l'assessore ostacolava in qualche modo un posto macchina. La avevamo avvisata, dice. Avrebbe dovuto capirlo prima...
E' andata invece di culo al bel tiglio davanti a San Rocco. In verità - continua l'assessore - quell'albero un po' se la tirava, facendo sfoggio, davanti agli indifferenti fedeli che accorrevano al tempio, delle splendide foglie verde-argento della sua giovane chioma. Lui è stato soltanto sfrangettato a dovere. Imparerà così a non essere troppo pretenzioso e civettuolo... Rimesso così a nuovo quel verde, altre visite a domicilio da parte delle squadre comunali di abbellimento si sono susseguite: in piazza Nuova, lungo la passeggiata Aleci, lungo il rio Stava e lungo il marciapiede che affianca la provinciale Tesero - Stava, con altrettante amorevoli dimostrazioni d'affetto ed un numero imprecisato di alberi sistemati da le feste grane. Insomma, il verde pubblico in questo paese piace. Tanto. Troppo... Da morire.
Certo, saremo in pochi a piangere per queste reiterate espressioni di avanzata civiltà. Che volete, non è gente da perdersi in romanticismi la nostra. Gli alberi qui servono sì, ma abbattuti e solo per appenderci le bocce ed i lumini da Nadal e, chissà poi perché, per ‘fare ambiente’ té le Corte: in termini psichiatrici quest'ultima sarebbe rubricata alla voce schizofrenia. Al di là di questo, per ogni autentico tiéser l'albero vivo altro non rappresenta che 'n colmèl drio a sé far!
Beati i poveri di spirito che ingenui credevano bastasse abbassare l'età di chi comanda per cambiare l'andazzo di questo comune... Se no gh'e nè into, non vèn föra! D’altronde, sappiamo bene com’è arrivata al potere questa allegra brigata, con quali sponsor, per quali meriti, chi ne è l’artefice, e qual è il suo vero obiettivo. Di sicuro non il bene del paese, né quello del suo ormai quasi annichilito ‘parco verde’. No, la sua unica ragion d'essere è la ri-elezione in Provincia del suo capo banda. Tutto a suo tempo venne pianificato per questo fine. E in quel caso sì, dopo attenta valutazione, le scelte della candidata sindaca, degli assessori e dei consiglieri in lista, mixando vecchie glorie, buone per ogni stagione, e giovani ‘di prospettiva’, smaniosi di mettersi in mostra e, perché no, di arrotondare il loro stipendio, furono decise per raggiungere in tranquillità proprio quel traguardo finale.
Nessuna competenza specifica, nessuna predisposizione, nessuna particolare sensibilità fu richiesta ai componenti del manipolo designato al comando, se non l'obbedienza assoluta al Padrino. Ancora una volta (purtroppo) dilettanti allo sbaraglio per recitare senza particolari affanni il solito copione, che indecentemente a Tesero va in scena ormai da più di tre decenni. Né più, né meno.
L’ultimo bilancio di previsione, recentemente approvato, ne dà chiara testimonianza. Questi i lavori previsti dal documento contabile:
1 - sistemazione di piazza Tombón, dunque posteggi; la fame di posti macchina non è mai sazia: per quella ‘priorità’ i nostri giovani timonieri, concepiti, nati e cresciuti in auto, già abituati a spostarsi con destrezza in carro armato, farebbero uno spianaverum di tutto l’esistente;
2 - ‘manutenzione’ del Centro del fondo ovvero, per meglio dire, del suo consolidato profondo, irreversibile rosso di gestione;
3 - avanzamento opere interne di Casa Moretto (pallino ‘culturale’ degli esecutivi a trazione P);
4 - foraggiamento associazioni paesane, un refrain immancabile che in termini elettorali qui ripaga sempre (tra l’altro, acquisto nuove divise per il coro Genzianella);
5 - posizionamento apparecchiature di videosorveglianza e illuminazione di alcune non meglio identificate zone pericolose del paese (evidentemente sciatteria e trasandatezza cominciano a dare i loro frutti);
6 - infine, attenzione! l’altrettanto prioritaria e fondamentale realizzazione della pista di ski-roll (costo d'impianto 800 mila euro), a conferma che quando il Padrino decide, non c'è santo che tenga e la porcata prima o poi, si fa.
Così, aggiungendo sperpero a sperpero, i magnifici sei al timone (UNO + cinque) regaleranno altri oneri al comune per gli anni a venire, in barba all’ipotesi di accorpamento della nostra municipalità con quella di Panchià che, secondo i soloni provinciali prossimamente in Sala Bavarese per circuire e plagiare le anime belle ivi presenti, si farebbe, udite, udite... per risparmiare!!!
Ma per favore!
Ario
...hai messo a fuoco benissimo la pochezza di chi NON ci governa. Speriamo lo capiscano anche i nostri concittadini.
RispondiEliminaMa se siamo ancora considerati"sapienti"mi domando dove sia finita tutta la nostra sapienza visto che c'è solo un commento ad un problema che potrebbe dar luogo invece ad un importante dibattito. E' scomparsa persino White Rose!
RispondiEliminaOrmai anche White Rose si sarà rassegnata che per altri 4 anni Tesero si fermerà diventando quel ridicolo comune che servirà solo per pochi ma veramente pochi e piano piano quei pochi verranno a galla (promesse pre elezioni).
RispondiEliminaDall'enciclopedia: tendenza a sostituirsi alla legge con l’azione o il prestigio personale, per lo più attraverso la formazione di consorterie, e con atteggiamenti di boriosa insolenza: ambienti in cui regna la mafia.
RispondiEliminaE qui in valle, se qualcuno ha ancora dei dubbi, è molto più subdola e fa molto più male.
Ahimè! Siamo messi come siamo messi..!!
RispondiEliminaSconcertante che a fronte della lettera mandata ai due sindaci Tesero/Panchià in pronta risposta la Pierelena si sia soffermata a dar valore alle associazioni portando ad esempio "Gli Orsi" per l'organizzazione sempre ben riuscita della sagra, ben non contrassegno un fico secco!!! Ribadendo quanto le associazioni debbano restare separate per motivi di scopo!! Benché le stesse "associazioni" anche quelle sportive abbiano sempre bisogni tra i quali economici appoggiandosi alle amministrazioni comunali... non vorrei aver frainteso... ma il problema se vogliamo trovarlo nella fusione imminente ( con termine per legge entro il 2020) questa pesante PATATA BOLLENTE scaricata dalla precedente amministrazione QUALE SAREBBE????
si stanno già muovendo a quattro mani...(per esser ristretti,gli incomodi non mancano mai!) NON DIMENTICHIAMO CHE PROPRIO TESERO ERA"CONTRO LA FUSIONE COI PANCIAI" cit.giovannino zanon...... Ahi Ahi gatta ci cova.....
W.R.
Svegliatevi allora pensate bene al voto che date. Ma su cosa si fondono in realtá !!!!Boh, c'é davvero un risparmio ???
RispondiEliminaSî, quali sono le cose che dobbiamo condividere con Panchiá???
RispondiEliminaProblemi non dovrebbero esserci, se non il campanilismo,per la gestione del territorio è più che ragionevole che la gestione si unificati, evitando sprechi.Condividiamo lo stesso segretario comunale da anni!! Per le associazioni c'ha puntato il dito "l'albergatrice" non si sa bene il perché....boh! non era quella la risposta che si aspettava Alessandro Delladio giusto??? quanto a rappresentanza il suo dovere l'ha fatto l'ha risposta l'ha data anche se......a volte farebbe meglio ad essere LUNGIMIRANTE!!!
RispondiEliminaW.R.
Io ,scusa, non ho capito quello che vuoi dire!!
RispondiEliminaLa PierElena tira i ballo le associazioni ma prova contraria non è la politica che decide se unirle o meno ma rimane ovvio che solo le stesse potranno decidere cosa fare.
RispondiEliminaEsempi lampanti, le due realtà di valle come il Calcio Fiemme e Hockey Fiemme solo con l'impegno dei vari direttivi sono riusciti a creare delle belle realtà e questo solo perchè la politica è rimasta fuori.
Anch'io non andrò a votare per una fusione ridicola che non risolveranno i veri problemi, piuttosto attendiamo ancora qualche anno con la possibilità di allargarla con Ziano e Predazzo.
Confermo che in una serata il Giovannino Zanon si espresse in un modo vergognoso con i vicini di Panchià ma ora per ovvi motivi politici sono i benvenuti.
RispondiEliminaLa cosa più scandalosa che nella serata con il tema "LA FUSIONE" la Sindaca metteva in dubbio la gestione associate dei tributi definendolo un totale fallimento con disservizio per i cittadini di Tesero che devono recarsi a Predazzo però, scorrendo il sito del comune i giorni di martedi e venerdi dalle ore 10:00 alle ore 12:30 lo sportello di Tesero è aperto al pubblico.
RispondiEliminaE poi tutti questi risparmi per la fusione dove sono? euro 15.611,06 per gli amministratori mi fanno sorridere, aumenteranno i costi solo per il fatto che tanti servizi rimarranno divisi come per esempio: il bosco, l'uso civico, probabilmente anche il bilancio, ecc.ecc.
Concordo con l'anonimo delle ore 18:12 e non andrò a votare.
Forse conviene andare a votare...esprimendo il proprio assenso o...dissenso
RispondiElimina..forse... è già vergognoso che la precedente minoranza in comune di Tesero fosse sempre in disaccordo e contro a TUTTE le idee!!! Questo lo scrivo per riallacciare il discorso di ieri sera all'assemblea per la fusione, "l'incomodo" c'era! Non sia mai che dia le sue direttive alla super squadra creata a misura " per Tesero e la sua gente..." ma che fondo creano visto che ci sono già i famosi 15.611.06.....con tanto di sportello aperto dalle 10:00/12:00 nei gg martedì/ venerdì, diciamo pure pubblicamente che questo sportello a Tesero era contro le volontà dell'attuale amministrazione, ma visto che negli altri comuni fiemmesi c'era! Si sono trovati costretti a farlo controvoglia! Ma quante "patate bollenti" Pier/Elena..... su su forza! Tanto la sagra a Lago è fatta, quand'è il prossimo rinfresco ben riuscito sul tuo prossimo carnet????
RispondiEliminaW.R.
per quel che riguarda " verdo Tiezer e ros pancià", amara è la constatazione che al primo posto c'è sempre il " bandone su 4 ruote", detta legge a tutte le amministrazioni che si susseguono di mandato in mandato le quali , pensando al consenso immediato, si postrano alla sua volontà ed alla volontà dei Niki Lauda di turno. Per il tema tanto a cuore ai governanti seduti sullo scranno di palazzo Firmian, quello della fusione, il mio pensiero propende decisamente per il no. Un no, non per presa di posizione o per una non considerazione degli amici di Panchià, ma perchè la fusione proposta è di fatto solo sulla carta. Infatti per il servizio tributi ( e ne seguiranno altri), l'amministrazione ha aderito alla gestione associata. Ma se non credeva a questa soluzione perchè non dissociarsi? Era possibilissimo farlo e tornare alla gestione autonoma delle "Arimanie"! Questa fusione, se il voto del popolo sovrano lo stabilirà, si potrà definire una fusionassociata! tipica forma all'italiana o, se si preferisce, alla trentina.
RispondiEliminaA puntare su questo tipo di soluzione ancora una volta la politica poltronistica e del consenso, non quella del fare il bene comune. Infatti i dettami provinciali prevedono un distacco da Ziano e Predazzo paesi guidati da sindaci ed amministrazioni non compatibili con il piano politico valligiano e trentino. Un distacco da quei comuni che negli ultimi anni sono stati i più attivi nel concretizzare i progetti, le previsioni di bilancio e gli obbiettivi che ad ogni inizio di mandato si prefiggevano. Ma noi si fa così, non si cerca d'imparare da chi fa meglio, si preferisce sguazzare nella nostra sapienza. ( ma finirà prima o poi anche il vas sapientiae!!) Sono convinto che le associate ( a parte Cavalese e le Ville ) sarebbero la soluzione ottimale, bisogna crederci però!! Primi gli amministratori, i dirigenti ( i segretari in primis ) e tutti i dipendenti. Non so se il 22 maggio verrà raggiunto il quorum ma personalmente non invito a disertare i seggi anzi, votiamo con coscienza e cognizione di causa. Il mio sarà un No alla fusione.
Anche il mio
RispondiEliminami sembra di aver capito che la responsabile dei tributi della associata Tesero-Panchià-Ziano-Predazzo sia stata nominata la dipendente di Tesero!!! "Meno male che no i voleva e no i vol le associate"!!!
RispondiEliminaviva l'onestà e la serietà!!!