
Gentile anonimo mrz 21r45 nnv L147r, credo di aver capito chi lei sia. E credo che al di là dell’anonimato che difende, o finge di difendere, lei abbia voglia anche di ragionare. Da quello che intendo, leggendo il suo commento, la differenza tra lei e gli altri anonimi è questa. Dice il vero, quando sostiene che …“Se l'obiettivo del blog è quello di smuovere le idee, bisogna ricordare che esse non hanno un viso, un nome una icona. Sono idee e basta. Se a esse si vuole appiccicare un volto, si rischia di cadere nella logica del potere per il quale le parole e le scelte di chi “conta” valgono e pesano in maniera incomparabilmente maggiore rispetto a quelle di chi si muove su un profilo defilato, da uomo/donna della strada… L'anonimato o la firma (vera o fasulla) rispecchiano uno spirito di libertà, non di codardia o di coraggio”. Giusto e condivisibile. Purché, anonimato o no, si entri nel merito delle questioni. Purtroppo invece, come avrà senz’altro verificato direttamente, qui si mantiene l’anonimato a prescindere, non apportando affatto il proprio contributo alla discussione. Io credo che ciò dipenda dalla forte pressione psicologica esercitata dal potere locale. Potere che non è entità astratta e indefinita, bensì persone in carne ed ossa ben identificate. Credo anche che, con la sua presa di posizione, lei intendesse proprio scatenare (nel senso originario del termine) qualche lettore bloccato dal timore di quel potere che qui, più che altrove, usa in modo formidabile l’arma del ricatto. In due anni e mezzo di scritti pubblicati, riferiti in particolare al nostro paese, dalla speculazione edilizia alla mobilità, dalle prossime opere mondiali alla raccolta differenziata, dallo sgombero neve alle giornate ecologiche, eccetera, occasioni per ragionare ed eventualmente confutare qualcosa nel merito ce ne saranno pur state, immagino. Ed invece, quella palestra di democrazia, quella tribuna libera, senza censure né limiti di spazio, che ben potrebbe essere un blog come questo, è per lo più disertata o usata come buco della serratura per sbirciare di nascosto qualcuno. E quando proprio non se ne può più di ‘subire’ in silenzio questo nostro onanistico esercizio critico e di non contrapporre alcunché alle questioni sollevate, si inveisce inutilmente o si ironizza senza aggiungere altro al confronto. Vede Signor mrz 21r45 nnv L147r, purtroppo nella nostra realtà locale manca uno strumento di confronto veramente libero. I mezzi d’informazione, o sono asserviti in maniera evidente, come ad esempio una nota emittente radiofonica, attraverso la quale, tra un servizio speciale, un santo al giorno e un oberkrainer, i padroni del vapore, periodicamente invitati e accolti con genuflessa deferenza dal Gran Cerimoniere, catechizzano i radioascoltatori sulle magnifiche sorti e progressive della vallata, oppure – come fa qualche periodico cartaceo, apparentemente meno becero – miscelano e giustappongono argomenti diversi, mettendoli in rilievo o sfumandoli con sapienza, per non irritare troppo gli inserzionisti e non prosciugare più di quanto già non sia il loro ‘bacino d’utenza’. In entrambi i casi comunque le voci vengono filtrate preventivamente e le eventuali “stonature” eliminate. Probabilmente è anche grazie a questa qualità dell’informazione che siamo giunti all’assopimento o peggio alla castrazione dello spirito critico e alla rinuncia ad esprimere e sostenere pubblicamente la propria opinione. Una piccola prova di ciò la abbiamo direttamente rilevata, allorquando lei, con quella sua perorazione citata all’inizio, ha, per così dire, ‘sdoganato’ gli anonimi, ed essi hanno sì preso coraggio, ma solo per rinfacciare rancorosi al sottoscritto che “a lei non va bene niente ed è quindi inutile parlare…”. E invece a me vanno bene molte cose, che però qui o non ci sono o non vedo, e vorrei ci fossero o poterle vedere. E se chi mi legge, bontà sua, farà la cortesia di ravvedermi gliene sarò grato. Perciò parlino signori, parlino pure. Mi facciano capire. Mi dicano se sono cieco o se mi sto sbagliando. Abbiano un’opinione e la manifestino. Si confrontino. Questo spazio è fatto apposta.
Signor mrz 21r45 eccetera, eccetera, tanto doverosamente premesso, io dunque la sfido. La sfido a confutare “in modo costruttivo” – come s’usa dire con abusata locuzione – le questioni che qui da tempo si sollevano. Per lo meno quelle di interesse locale. Sono certo che accetterà di duellare con me. Il tempo è propizio. Come ben sa stiamo per entrare nel cosiddetto quadrimestre bianco, quel periodo cioè che prelude alle prossime elezioni e al cambio amministrativo. È importante perciò che d’ora in poi il dibattito si faccia via via più serrato. Non foss’altro che per verificare se esistono i presupposti, per chi fosse interessato a “mettersi in gioco”, di una qualche remota possibilità di successo (anche se, concordando in questo pienamente con l’Orco, ne dubito fortemente). E se non ho frainteso chi si cela dietro quel suo contraffatto codice fiscale, forse lei è proprio uno di quelli. E magari aspira, beninteso senza rivoluzioni e affiancandosi al vecchio, a cambiare lo status quo, l’inerzia pesante di questa nostra situazione politico-amministrativa. Se è così, non indugi. Si faccia vivo. Non la accoglierò naturalmente con i guanti bianchi e il crodino sul vassoio (i lacchè lasciamoli fare ad altri) ma uno spazio glielo garantirò, ne può star certo. Io, qualche tempo fa, attraverso questo blog, avevo invitato chi fosse desideroso di proporsi agli elettori e di rendere pubbliche le proprie idee, a farsi avanti. Insomma a far conoscere la propria voce in qualsiasi forma preferisse, scritta o parlata in video. Pensavo che almeno qualcuno dei ‘giovani’ che a maggio ci ritroveremo di certo sulle schede elettorali, avrebbe colto la palla al balzo per far conoscere il suo punto di vista sulle cose rilevanti di interesse paesano. Sinora però nessuno si è fatto vivo. Non vorrei finisse come sempre è successo in precedenza e cioè con ‘la bella sorpresa’ resa pubblica 15 giorni prima del voto attraverso qualche muto santino, distribuito nei bar del paese, con nome, cognome e fotografia. Sarebbe un vero peccato. Credo che di argomenti da analizzare e chiarificare approfonditamente, prima che le rotative inizino a stampare le inutili pubblicità elettorali, ce ne siano parecchi. Lei può fare da apripista a questa iniziativa: è l’ultima scommessa che chi mi ospita si sente ancora di lanciare. Sono fiducioso e spero vivamente di poterla leggere su questa tribuna e di apprezzare il suo contributo all’analisi. Con stima.
Ario Dannati
Signor mrz 21r45 eccetera, eccetera, tanto doverosamente premesso, io dunque la sfido. La sfido a confutare “in modo costruttivo” – come s’usa dire con abusata locuzione – le questioni che qui da tempo si sollevano. Per lo meno quelle di interesse locale. Sono certo che accetterà di duellare con me. Il tempo è propizio. Come ben sa stiamo per entrare nel cosiddetto quadrimestre bianco, quel periodo cioè che prelude alle prossime elezioni e al cambio amministrativo. È importante perciò che d’ora in poi il dibattito si faccia via via più serrato. Non foss’altro che per verificare se esistono i presupposti, per chi fosse interessato a “mettersi in gioco”, di una qualche remota possibilità di successo (anche se, concordando in questo pienamente con l’Orco, ne dubito fortemente). E se non ho frainteso chi si cela dietro quel suo contraffatto codice fiscale, forse lei è proprio uno di quelli. E magari aspira, beninteso senza rivoluzioni e affiancandosi al vecchio, a cambiare lo status quo, l’inerzia pesante di questa nostra situazione politico-amministrativa. Se è così, non indugi. Si faccia vivo. Non la accoglierò naturalmente con i guanti bianchi e il crodino sul vassoio (i lacchè lasciamoli fare ad altri) ma uno spazio glielo garantirò, ne può star certo. Io, qualche tempo fa, attraverso questo blog, avevo invitato chi fosse desideroso di proporsi agli elettori e di rendere pubbliche le proprie idee, a farsi avanti. Insomma a far conoscere la propria voce in qualsiasi forma preferisse, scritta o parlata in video. Pensavo che almeno qualcuno dei ‘giovani’ che a maggio ci ritroveremo di certo sulle schede elettorali, avrebbe colto la palla al balzo per far conoscere il suo punto di vista sulle cose rilevanti di interesse paesano. Sinora però nessuno si è fatto vivo. Non vorrei finisse come sempre è successo in precedenza e cioè con ‘la bella sorpresa’ resa pubblica 15 giorni prima del voto attraverso qualche muto santino, distribuito nei bar del paese, con nome, cognome e fotografia. Sarebbe un vero peccato. Credo che di argomenti da analizzare e chiarificare approfonditamente, prima che le rotative inizino a stampare le inutili pubblicità elettorali, ce ne siano parecchi. Lei può fare da apripista a questa iniziativa: è l’ultima scommessa che chi mi ospita si sente ancora di lanciare. Sono fiducioso e spero vivamente di poterla leggere su questa tribuna e di apprezzare il suo contributo all’analisi. Con stima.
Ario Dannati
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