Il problema dell’informazione, anzi, di come informare, è effettivamente fondamentale. Un nottambulo lettore, a proposito di un pezzo pubblicato su questo blog, ci scrive: “Talvolta penso che articoli mattoni (pallosi) come questo non facciano assolutamente proseliti verso la "giusta causa" anzi allontanino il lettore dall'obiettivo che si intende perseguire. Forse sarebbe meglio portarlo su un problema specifico e lasciare che la sua intelligenza e sensibilità lo lascino autonomamente spostarsi col pensiero in altri campi di valenza analoga. Voi che ne pensate? Bnotte o... Bgiorno se preferite!”
Caro lettore delle ore piccole, l’articolo cui fai riferimento è in verità un dossier, indubbiamente abbastanza lungo che per ciò è stato pubblicato in cinque tocchi. Ha però il pregio, a mio avviso, di essere organizzato in piccoli capitoli di agile lettura. Effettivamente un dossier includente una lunga serie di temi può apparire “dispersivo” ma fatto a brevi capitoli dà la possibilità di saltare e selezionare a piacimento ciò che più o meno interessa. Certo si può portare il lettore, come suggerisci, su un tema specifico. Ma questo blog ha un limite non da poco: quello di non capire da chi viene letto, essendo i suoi pochi frequentatori scarsamente propensi al commento. Se pubblichi mediamente 4 post a settimana di argomenti diversi e a fronte di 300 “contatti/settimana” arrivano appena 2 o 3 commenti, quando va di lusso, come si fa a capire quali siano gli interessi dei lettori? È difficile riuscire a calibrare l’ “offerta”. L’impressione è che tranne pochi habitué ci si soffermi poco sul merito di quanto pubblicato. Siamo ancora lontani dal raggiungere quella scioltezza di interscambio critico che sarebbe poi la forza di un blog. Sinora si preferisce sbirciare velocemente, con qualche ovvia eccezione. Col tempo magari qualcosa cambierà e allora migliorerà anche l’offerta e aumenterà anche la possibilità che lo scambio di opinioni tra i lettori produca positive novità. Un saluto.
euro
Caro lettore delle ore piccole, l’articolo cui fai riferimento è in verità un dossier, indubbiamente abbastanza lungo che per ciò è stato pubblicato in cinque tocchi. Ha però il pregio, a mio avviso, di essere organizzato in piccoli capitoli di agile lettura. Effettivamente un dossier includente una lunga serie di temi può apparire “dispersivo” ma fatto a brevi capitoli dà la possibilità di saltare e selezionare a piacimento ciò che più o meno interessa. Certo si può portare il lettore, come suggerisci, su un tema specifico. Ma questo blog ha un limite non da poco: quello di non capire da chi viene letto, essendo i suoi pochi frequentatori scarsamente propensi al commento. Se pubblichi mediamente 4 post a settimana di argomenti diversi e a fronte di 300 “contatti/settimana” arrivano appena 2 o 3 commenti, quando va di lusso, come si fa a capire quali siano gli interessi dei lettori? È difficile riuscire a calibrare l’ “offerta”. L’impressione è che tranne pochi habitué ci si soffermi poco sul merito di quanto pubblicato. Siamo ancora lontani dal raggiungere quella scioltezza di interscambio critico che sarebbe poi la forza di un blog. Sinora si preferisce sbirciare velocemente, con qualche ovvia eccezione. Col tempo magari qualcosa cambierà e allora migliorerà anche l’offerta e aumenterà anche la possibilità che lo scambio di opinioni tra i lettori produca positive novità. Un saluto.
euro
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