
In attesa che l'Amministrazione comunale di Tesero renda finalmente operativo il piano antitraffico a suo tempo promesso pubblichiamo alcuni brevi saggi scritti dal dottor Federico Balestreri referente per l'Italia dell' ISDE (International Society Doctors for the Environment)dedicati alle problematiche tutt'altro che marginali legate alla mobilità autoveicolare.
Siamo così abituati al rumore, che quasi non ci facciamo più caso. Eppure, è stato calcolato che se un motorino a due tempi con la marmitta bucata, attraversasse a tutto gas un grande città, in una calda serata con le finestre aperte, sveglierebbe di colpo 800.000 persone. Il traffico automobilistico, causa dal 63 al 76% del rumore totale nei centri urbani. L’OMS, che consiglia una soglia massima di 65db di giorno e 55db di notte, denuncia che ¼ dei cittadini europei soffrono di problemi d’udito, causati dal rumore eccessivo. In Italia, il 90% della popolazione delle grandi città, è esposta a valori superiori a quelli ammissibili. In Fisica, il lavoro necessario per sollevare un milligrammo di un centimetro, viene detto erg. Il più piccolo stimolo percepito come suono dall’orecchio umano, rappresenta la bilionesima parte di un erg e, la membrana timpanica, subisce in questo caso, uno spostamento che è inferiore al diametro di un atomo. La sensibilità dell’orecchio, è stata forgiata per i rumori della natura, come il fruscio delle foglie, o il gorgoglio dell’acqua. Questa caratteristica, è servita per millenni come meccanismo difensivo. Il rumore intenso e improvviso, ha da sempre rappresentato un evento eccezionale, di allarme. Forse per questo, il rumore provoca stress, anche in relazione al fatto, che l’udito è l’unico organo di senso sempre in ricezione. A parte i danni specifici sull’apparato uditivo, ben documentati in letteratura e tutelati dalla legislazione per i lavoratori a rischio, vi sono effetti extrauditivi aspecifici, che coinvolgono la stragrande maggioranza della popolazione. L’eccessivo rumore, provoca aggressività: il rullo dei tamburi, è stato spesso utilizzato per spronare i soldati in battaglia. Numerosi studi, confermano la manifestazione di comportamenti antisociali causati dal rumore, in ragione della cattiva capacità di concentrazione in ambienti rumorosi, ed anche della difficoltà di comprensione della parola. Si tenga conto, che una conversazione normale si svolge tra i 40 e i 65db; in ambiente esterno, con un’intensità di rumore di fondo di 75db, si percepisce una conversazione a 30cm. di distanza, o in alternativa sotto forma di urlo. L’affaticamento cerebrale prodotto dal continuo stimolo rumoroso, è dovuto al fatto, che il cervello analizza ogni stimolo afferente, anche se ripetitivo, e si affatica, per cercare di comprendere una informazione priva di significato semantico. I sintomi, sono: sonnolenza, irritabilità, stato ansioso. Sono ben documentati anche i disturbi del sonno REM, per risvegli improvvisi, con gravi riflessi sul sistema cardiovascolare, come: tachicardie, aritmie e notevoli rialzi della pressione arteriosa. Molti altri, sono gli effetti attualmente sotto indagine, fra cui alcune patologie gastrointestinali, e le riduzioni di fertilità e libido.
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