19/06/15

MESSAGGIO IN CODICE


2015, fioccano anniversari: il Centesimo dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, il Settantesimo della fine della Seconda, il Cinquantesimo di fondazione degli Amici del Presepio e il Trentesimo della Tragedia di Stava. Ce n’è per tutti i gusti. Per alcuni (pochi) queste celebrazioni nel loro complesso saranno occasione di riflessione, per altri invece, ad esempio gli A.d.P., ulteriore pretesto per festeggiare. E, in ogni caso, poiché l’immersione obbligata nella temperie postmoderna dilava le coscienze dal gravame del ricordo, lasceranno i più nell’assoluta indifferenza. Le nuove generazioni, guidate dalla stella polare dell’edonismo, di quelle memorie sono addirittura prive. Non possono, né vogliono girarsi indietro. Denaro, Potere, Velocità, Prestanza fisica sono le parole d’ordine a cui si rifanno. Per i cosiddetti nativi digitali, sottoposti d’ora in poi pure alla didattica ‘veloce’ e giocoforza superficiale del C.L.I.L., che per sua natura deve trascurare l’approfondimento fondamentale per ogni popolo che si rispetti della conoscenza del proprio sostrato, il passato non può essere che un’inutile zavorra.

Mens sana in corpore sano, è questa l’unica antica locuzione che si imprime indelebile nei loro cervelli. Per vivere bene, com’è nell’ordine naturale delle cose, ci vuole soprattutto fisico, anzi oggigiorno basta il fisico! Se quello c’è, l’intelligenza (quella poca necessaria per agire all’interno di uno schema preordinato praticato dalla stragrande maggioranza dei contemporanei) vi è di sicuro ‘allegata’… E poi, naturalmente, serve disfarsi delle fisime, dei rimorsi e degli scrupoli di coscienza, inaccettabili retaggi dell’uomo debole, reietto, aborrito, morto e sepolto tanto tempo fa. Che leggerezza sia, sempre e comunque!


Dunque gentile W.R. che scalpiti veemente, non devi prendertela troppo. Accontentati di essere testimone del salto nell’abisso nel quale siamo ormai caduti. La politica oggi, immersa anch’essa in questa brodaglia culturale ‘futurista’ condita di smemoratezza, furbizia, presunzione e irresponsabilità è la sublimazione delle anzidette parole d’ordine. Se in essa cerchi lungimiranza, pensiero, senso del dovere, civismo, spirito di servizio, non li trovi. Oggi anche quella del più basso livello, su cui giustamente scagli i tuoi velenosi dardi, è esercizio di potere e ricerca di arricchimento personale ricoperti di uno spesso strato di cialtroneria. Certo la spinta inerziale degli anni buoni su cui possiamo ancora contare fa sì che qui in Trentino le cose per ora vadano meglio che altrove. Ma come vedi il vento sta cambiando e la buona amministrazione, che fece di questa terra un esempio, sarà presto un lontano ricordo. La perdita di identità, processo inevitabile della globalizzazione, agisce a tutti i livelli e a farne le spese è di solito la Qualità. Qui, come a Roma, siamo prigionieri del trasformismo politico. Si cambia casacca, si salta sul carro del vincitore, si malversa, ci si improvvisa statisti, o semplicemente sindaci, con leggerezza e spudoratezza! Sin tanto che a servire le carte saranno gli oligarchi (grandi o piccoli poco importa) ci sarà ben poco da fare. Loro hanno bisogno soltanto di venir legittimati ogni cinque anni attraverso quel voto che una pur sempre più esigua maggioranza continua purtroppo a concedergli. Ma tanto a quei cialtroni serve! Niente di più. Poi, finita l’effimera festa del popolo sovrano, il potere lo gestiscono come gli pare e piace.

Bisogna fare massa critica (ma all’uopo – se permetti - l’anonimato o l'uso di un simpatico nomignolo non identificabile non aiuta). E nel frattempo boicottare, togliendo quanta più acqua possibile alla ‘turbina’ del potere, sorvegliando, controllando, denunciando. Solo così e con molta pazienza, forse le cose potranno cambiare. Altrimenti, noi potremo sì continuare ad inveire, ma saranno loro a ridere e arricchirsi impunemente alle nostre spalle.

L’Orco




17/06/15

LAUDATO SI'


Esce ufficialmente domani la nuova enciclica di Francesco. In difesa del Creato. Un’esortazione al rispetto e all’attenzione nei confronti della nostra traballante Casa comune, messa a dura prova dall’Uomo tecnologico e dalla barbarie dell’industrializzazione che l'ha generato. Parole importanti, dure, nette, fondamentali. Ne sentivamo il bisogno. Vedremo se l’accorato appello papale troverà la giusta attenzione da parte della sua Chiesa. Vedremo se gli oltre 1,2 miliardi di cattolici sparsi sul pianeta, soprattutto quella maggioranza di essi che vive nel privilegiato Occidente, metteranno con immediatezza a buon pro i suggerimenti contenuti nell’inedita rivoluzionaria ‘Bolla verde’ di Bergoglio. Lo speriamo vivamente, ma allo stesso tempo ne dubitiamo molto. Perché consci di quanto noi Occidentali siamo dominati da questo modello socio-economico totalizzante, vizioso e artificiale, fisicamente insostenibile, dal quale per troppa lunga assuefazione sarà quasi impossibile liberarci volontariamente. Perché altresì consapevoli di quanto sia difficile, nonostante gli sforzi della scienza e della ricerca, trovare alternative sostenibili altrettanto ‘gratificanti’.


E però la pericolosa incompatibilità tra questo pervasivo modello di sviluppo e la biosfera, in particolare con tutto ciò che vive in essa oltre all’uomo, risulta evidente ogni giorno di più. I segnali di allarme emessi dal Pianeta sono sempre più frequenti, ma ciò nonostante, a causa proprio di questa nostra perniciosa assuefazione, non riusciamo a percepirne l'esatta gravità. Siamo immersi in un sistema economico che per funzionare e garantire ancora a lungo i livelli di ‘benessere’ raggiunti dalla parte di umanità più viziata e decadente (la nostra) necessiterebbe di risorse infinite e di infiniti sperperi. Purtroppo però la Terra non è un elastico estensibile, le sue risorse energetiche stanno esaurendosi, e l’altra parte del mondo, quella umiliata e prostrata che sopravvive appena, non è più in grado di sopportare la macroscopica sproporzione tra le nostre e le sue condizioni di vita.

Il Tempo sta per scadere. Chi ha occhi per vedere, non può negarlo. Francesco, con questo suo ultimo monito, ce lo ricorda. Aspettiamo dunque con trepidazione di leggere il Papa. Allora poi vedremo se quell’alta Guida avrà avuto la forza di farci finalmente capire quanto grave sia questo momento e se, di conseguenza, gli riuscirà il miracolo di fare rinsavire le nostre stanche e traviate coscienze. Ovvero, se anche quella Voce e quella sua severa esortazione trapasseranno senza colpo ferire i pigri cervelli di questa incosciente Umanità.

Ario      

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

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