29/09/16

OLIO DI PALMA FREE

Anche stamattina, 28 settembre 2016, l’aria del paese, come ogni aria di montagna che si rispetti, era sana e frizzante, soltanto un pelino torbida, pregna di un soave olezzo di catrame muschiato, arricchito di finissimi balsami idrocarburati e di essenze di cirmolo acetato. E in più, novità di giornata! finalmente certificata Olio di Palma free. Questa sarà la nuova scritta che a breve sostituirà l'ormai logoro e insostenibile Vapore Acqueo sulla sommità degli impianti Misconel. Sì perché lo avrete capito, vivendo di immagine, per cambiare le carte in tavola in un contesto di confusione somma basta uno slogan ben martellato per farci credere qualsiasi cosa. Così, da un po' di tempo ci stanno raccontando che la salubrità alimentare e non solo quella, non può prescindere dall’assenza di quel micidiale olio vegetale. Ora dunque, tolto quell’olio dalla circolazione, anche l’aria del paese tornerà limpida e qui a Tesero ci ritroveremo a brevissimo in un paradiso terrestre. 
 

E a proposito di circolazione, ci sono novità. Come sapete da settembre a maggio è aperto, gratuitamente, il circuito automobilistico detto delle Perfide. Ovvero via Perós – via Fia – via Delmarco. Lo percorrono in auto e a velocità sostenuta le mamme e i papà moderni, più o meno novecento volte al giorno (abbiamo posizionato un contatore proprio sulla strenta del Fanin). Sono premurosi quelle mamme e quei papà con i loro pargoli, ma hanno sempre una fretta del diavolo e lungo le erte del paese lanciano i loro docili mostruosi carri armati come se fossero in una pista a pagamento. Devono accompagnare i figli rispettivamente a scuola, all’asilo e soprattutto alla scuola musicale!

A poco è servito l’apprezzabile appello della sindaca a usare con più frequenza il cavallo di san Francesco e meno quello di san Cristoforo, per il bene dei bambini, degli adulti e della salute pubblica in generale. Peraltro, venticinque anni fa, pur con una situzione complessiva di traffico interno più leggera di quella attuale, lo stesso appello, mediante un documento inviato a tutte le famiglie, lo fece nientemeno che l’ufficiale sanitario del paese, dottor Claudio Romanese, ma dopo qualche giorno di giusto “ravvedimento operoso” tutto tornò come prima. Così, anche l’esortazione di lady Ceschini, ancorché recentissima, sembra già trapassata, ahinoi, nel dimenticatoio.

Sì, quella mezzoretta mattutina di chiusura obbligata, pur a malincuore, è rispettata (ma ci vogliono i gendarmi a sorvegliare). A mezzogiorno però quello stesso divieto, per quei settanta metri di strada, a poco più di una settimana dal varo già viene trasgredito (anche perché stranamente a quell’ora i vigili spesso sono assenti o sono girati dall’altra parte) ed è grasso che cola se in quel frangente lo stop totale al traffico supera il quarto d’ora. Ma al di là di quei settanta metri in quei due brevi orari di blocco, il via vai è perenne e costante. L’auto-mobilità compulsiva purtroppo è un vizio radicato e profondo e non può essere debellato soltanto con le esortazioni.

Di solito nei dintorni dei poli scolastici il transito veicolare viene regolamentato o addirittura precluso. Lo fanno realtà cittadine ben più importanti della nostra e nessuno per questo minaccia rimostranze. Una giovane signora, in occasione dell’avvio del provvedimento di chiusura anzidetto, ci invitò a scrivere qualcosa a sostegno dell’iniziativa comunale, preoccupata per le minacce di insubordinazione immediatamente fatte circolare in paese. Ma benedeta sióra – abbiamo pensato – che vöss che scrivezàn ancora? Su questo blog da nove anni a questa parte l’argomento è stato dettagliatamente analizzato e sviscerato per bene più e più volte. C’è bisogno soltanto di buonsenso, di consapevolezza e di un’amministrazione che voglia risolvere davvero la questione. Nient’altro.

Si risponda alla seguente domanda: a quale grave problema andrebbero incontro uno studente o una studentessa di violino o di violoncello provenienti da fuori paese, che smontassero da un mezzo pubblico in piazza Battisti (o venissero sin lì accompagnati con mezzo privato) e salissero a piedi sino in via Delmarco per raggiungere la scuola musicale? A nessuno, ovviamente! Sono trecentocinquanta passi contati, ma usando certi scortoli possono essere anche di meno, che in termini temporali, tenuto conto della salita e senza correre, corrispondono a cinque o sei minuti di orologio. Non si tratta di fare la maratona di New York!

Ma è possibile che in un paese ad alta densità di atleti e di sportivi come il nostro, non si riesca a indurre una condiscendenza generale rispetto a comportamenti di così modesto impegno personale che produrrebbero però un deciso e immediato miglioramento della vivibilità all’interno dell’abitato? Invitiamo l’amministrazione a insistere con la campagna di sensibilizzazione intrapresa di recente, sostenendola eventualmente con qualche provvedimento ad hoc (per esempio disegnando come in via Fia un percorso pedonale orizzontale da piazza Battisti sino alla scuola musicale e posizionando qua e là qualche dosso rallentatore).

Tornando brevemente all’aria di cui all’inizio, dopo aver interessato l’APPA via mail senza ottenere nemmeno un rigo di risposta, qualche giorno fa, parlando nel merito con un lettore del blog, ipotizzavamo, vista l’inerzia e il perdurare del problema, di promuovere attraverso queste pagine una raccolta di firme, con la speranza di smuovere qualcosa. In fondo – ci siamo detti guardandoci seri negli occhi e poi scoppiando a ridere amaramente – siamo in democrazia! Se la salute pubblica è prioritario interesse pubblico, la volontà popolare dovrebbe avere la meglio comunque. O no? Ma poi, ragionando ci siamo chiesti perplessi chi avrebbe avuto il coraggio di firmare. Se i commentatori del blog sono la cartina di tornasole di ciò che offre il convento quanto ad ardimento probabilmente ci sarebbe ben poco da sperare. Perché come si sa, una petizione non può prescindere da un elenco di nomi, cognomi ed indirizzi reali ben identificabili, possibilmente cospicuo. Se però alla fine la raccolta si riducesse a una lista sottoscritta da Anonimo delle 23,05 Via dei Fantasmi 7, Anonimo delle 16,18 Via delle Streghe 14, Anonimo delle 10,21 Via del Cimitero 1, e qualcun altro ancora, non andremmo da nessuna parte.

Forse prima di lanciare la sottoscrizione converrà quindi interessare (ammesso che del problema, tra i pini e nella quiete di Propian, non gli sia ancora giunta notizia) il Nostro campione in Provincia. Lui certamente si farà portavoce della cittadinanza che lo ha eletto con una bella e circostanziata interrogazione alla Giunta provinciale. Batterà i pugni sui banchi del Consiglio e gliela farà ben vedere! Ma certo che sì! Sarà proprio così! Qualora poi, malauguratamente, molto malauguratamente, per sfiga addirittura, nemmeno cotanta iniziativa riuscisse a cavare un ragno dal buco, inizieremo senza indugio a raccogliere le firme da allegare ad un esposto alla Procura della Repubblica che abbiamo già confezionato ed è pronto nel cassetto.

Nel frattempo, cari lettori di buona volontà, iniziate ad allenarvi con penna e calamaio: nome, cognome, indirizzo…



L’Orco




INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

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