Oggi ricorre il quinto anniversario dell’inizio della seconda guerra del Golfo. Quella scatenata dagli Stati Uniti d’America contro l’Iraq. È di qualche giorno fa la conferma ufficiale del Pentagono dell’inesistenza di collegamenti tra Saddam Hussein e Al Qaeda, l’organizzazione terroristica ideata da Bin Laden. Ricordiamo, per i dimentichi abitatori di questo opulento e ridicolo Primo Mondo, che i pretesti addotti dal signor Bush per giustificare l’attacco all’Iraq erano due: quello testè citato e smentito proprio dal Pentagono e quello che si riferiva alle cosiddette armi di distruzione di massa che sarebbero state prodotte dagli iracheni e stoccate in nascondigli segretissimi. Questa seconda motivazione fu miseramente smentita dagli ispettori ONU guidati da Hans Blix già prima della scadenza dell’ultimatum concesso a Saddam e del successivo attacco all’Iraq. Sempre ai dimentichi e giulivi abitatori del Primo Mondo ricordiamo anche come per i media occidentali, stampa, radio e televisione (la quasi totalità di essi), fu facile darla a bere a tutti noi, superficiali, crassi e pasciuti benpensanti occidentali e dare credito alle false prove della colpevolezza del tiranno Hussein, costruite in quattro e quattr’otto da Bush e compagnia. A cinque anni esatti anche i più esagitati tifosi degli USA – date le indiscutibili e inconfutabili fonti di cui sopra – possono dunque finalmente ricredersi: è stato tutto uno sbaglio! Un piccolo sbaglio (l’ultimo di una lunghissima catena di sbagli perpetrati dagli Stati Uniti) che oltre a eliminare il diabolico Saddam Hussein (impiccato, dopo un sommario processo farsa, il 30 dicembre 2006) ha fatto sparire, sino ad oggi, dalla faccia della loro terra qualcosa come 700.000 inermi e incolpevoli civili iracheni. Se esistesse la Giustizia e l’Informazione fosse effettivamente libera, a questo punto i media (tutti) di tutto l’Occidente dovrebbero chiedere a gran voce che tutti i governi rappresentati presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite formalizzassero agli Stati Uniti la richiesta di estradizione del loro comandante in capo, il Tiranno Rex G.W.Bush, per condurlo al cospetto della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja e processarlo per direttissima per crimini contro l’Umanità.
Ma tranquilli, così non accadrà. E con le nostre coscienze ben sopite potremo pacificamente continuare a vivere nel migliore dei mondi possibile.
L’Orco
Ma tranquilli, così non accadrà. E con le nostre coscienze ben sopite potremo pacificamente continuare a vivere nel migliore dei mondi possibile.
L’Orco
Tutto vero fuorché due piccoli particolari. Dov'erano quei "media" quando Saddam massacrò un milione di Curdi, e perché nessuno pensò di estradarlo? E dove sono quegli stessi media e i moderatissimi governi europei al cospetto della umana politica del Sig. V. Putin?
RispondiEliminaIo dico: meglio una democrazia (anzi, per te forse finta democrazia) che sbaglia e puó, e sa correggere se stessa, meglio di qualunque tirannia.