05/04/25

OLIMPIADI E OVER-TURISMO (LA FORZA DELL' ELEFANTE)

Versione  integrale di una lettera pubblicata in forma ridotta qualche tempo fa sulla stampa locale.

A proposito dell’intervento della consigliera provinciale Lucia Coppola, pubblicato dal vostro giornale in data 18 gennaio, vorrei brevemente puntualizzare alcune cose.

Innanzitutto, per chi non avesse ben chiaro il quadro di riferimento, ricordo che le olimpiadi invernali in programma qui in val di Fiemme il prossimo anno non sono frutto della volontà plebiscitaria o espressione diretta dei “territori”, come ama dire Fugatti, ma sono state calate dall’alto. Esattamente così come accadde per le tre edizioni dei campionati mondiali di fondo del 1991, 2003 e 2013 anch’esse ospitate in terra fiemmese. Nessuna consultazione (attraverso un referendum, per esempio), nessun parere preventivo è stato chiesto alla popolazione residente. A decidere sono sempre stati comitati d’affari direttamente o indirettamente interessati alle piogge di milioni che inevitabilmente quelle manifestazioni prevedono vengano “precipitate” sulle località coinvolte. Comitati per l'occasione "partecipati" dalla PAT e dalle organizzazioni sportive nazionali e/o internazionali di riferimento (FISI/CIO). Denaro che, manco a dirlo, finisce poi sostanzialmente nelle tasche dei soliti noti: politici locali, dirigenti sportivi, cementificatori/palazzinari, professionisti vari, albergatori. Dunque, al netto della robusta propaganda magnificante le ricadute generalizzate, il vero scopo di questi eventi è quello di soddisfare gli appetiti mai sazi delle anzidette categorie e soprattutto degli appaltatori aggiudicatari dei grandi lavori collegati imprescindibilmente alle manifestazioni. In sostanza si “crea” l’evento per giustificare opere precedentemente pianificate in camera caritatis. Una tecnica abbondantemente collaudata per aggiudicare con procedure straordinarie lavori di notevole impatto urbanistico e paesaggistico. Il rovescio della medaglia sono le conseguenze ambientali altrettanto scontate sui territori interessati.

Secondo

Ammesso e non concesso che la prima edizione dei mondiali di fondo possa essere stata concepita, soprattutto in termini di immagine, per "rilanciare" la val di Fiemme dopo la tragedia di Stava (19/07/1985), le successive edizioni dal punto di vista della promozione del territorio si potevano tranquillamente evitare. La valle infatti è da tempo in una pericolosa fase di bulimia turistica ove, casomai, sarebbe necessaria una cura dimagrante, e, diversamente da quanto asserisce Coppola nel suo intervento, la stagione invernale che si protrae da fine novembre a Pasqua ormai si collega senza soluzione di continuità a quella estivo-autunnale, sino alle festività dei Santi. Dunque, queste vetrine internazionali insistentemente ripetute non servono affatto a “promozionare” il territorio, bensì a spingerlo forzatamente verso un’irreversibile monocoltura turistica, esattamente com’è successo, ma per ragioni socio-economiche affatto diverse, nella vicina val di Fassa.




Terzo

Siamo nel pieno del processo di disgregazione delle comunità locali in conseguenza della massificazione dell’economia turistica. La mancata volontà di regolamentare il fenomeno ed anzi, appunto, di esasperarlo attraverso continui rilanci, provoca una sovraesposizione del tessuto sociale delle comunità territoriali all’influenza esterna. Rapidamente le peculiarità delle comunità si ibridano, tendenzialmente sino alla perdita totale delle loro caratteristiche identitarie. Un processo osmotico degenerativo attraverso il quale il fruitore dell'offerta turistica anziché adattarsi al territorio lo snatura sino alla sua completa destrutturazione.

Quarto

Questo andazzo a quanto pare è purtroppo destinato a continuare, tant’è che già si parla di prossime "vetrine" internazionali post olimpiche programmate per il 2028 e 2033, con annessi e connessi. Dunque, poiché l’occasione, come si dice, fa l’uomo ladro e in molti si stanno facendo ingolosire, ecco che il processo degenerativo sta vieppiù accelerando. A quarant’anni esatti dalla tragedia di Stava, la corsa all’oro innescata proprio all’indomani di quella catastrofe, ha di fatto raggiunto il parossismo e il quadro d'insieme non è affatto rassicurante: paesi senz'anima, centri storici abbandonati, assaliti dalla speculazione edilizia e trasformati in anonimi dormitori (bed & breakfast) per anonimi fruitori di impianti e piste da sci, traffico in perenne costante crescita (a distanza di trentaquattro anni dalla costruzione della strada di Fondovalle, voluta proprio per decongestionare i centri abitati fiemmesi dal transito turistico per la val di Fassa, Cavalese si ritrova nella stessa asfittica condizione del 1991), gli scorci interni più pittoreschi e caratteristici degli abitati antichi dei paesi, quali erano le "cesüre" e gli orti, sacrificati e trasformati in posteggi; costo della vita in continuo aumento (tra qualche mese sarà più conveniente per i valligiani scendere a Trento o a Bolzano a fare la spesa!), affitti alle stelle, prezzi degli immobili da capogiro. Ecco, se la PAT non fosse sostanzialmente asservita a quei poteri di cui sopra si diceva sarebbe tempo cominciasse a mettere qualche sassolino negli ingranaggi fin troppo oliati di questa ruota impazzita.

A.D.

10/03/25

CENSURA


Questo breve contributo alla discussione inviato, all'indirizzo e nei termini corretti, al forum del cosiddetto processo partecipativo sull'ospedale,  non è stato pubblicato. Lo riproponiamo qui per i lettori.


L’intervento del presidente della Comunità Valle di Fiemme, Fabio Vanzetta, tra quelli inviati nell’ambito del cosiddetto processo partecipativo organizzato dalla PAT sul nuovo ospedale di Fiemme è, pur tra asserzioni tra loro contraddittorie, illuminante.
Lo scritto chiarisce che l’iniziativa di “democrazia partecipativa diretta” sulla questione ospedale altro non è che una cortina fumogena per ingannare la cittadinanza.



Nel merito le assemblee popolari del febbraio 2023 avevano espresso una inequivocabile volontà: l’ospedale di Fiemme andava ammodernato/ricostruito sulla stessa area. E così sostanzialmente è stato ribadito nelle tre serate pubbliche tenute a Cavalese, Tesero e Predazzo due settimane fa nell’ambito di questo “processo partecipativo”.

Credo che in realtà tutto sia già stato deciso, molto prima che nei tre principali paesi di Fiemme venisse recitata quest'ultima, inutile, ipocrita farsa sulla democrazia partecipata. Tra le righe della relazione di Vanzetta lo si capisce chiaramente: "Quell'insistere, quel voler rimettere in campo, la ristrutturazione della vecchia struttura ad esempio, tema sul quale dopo anni di discussioni le valli di Fiemme Fassa e Cembra tramite i propri organi di governo nonché la stessa Provincia si sono già espresse in maniera chiara, rischia di inficiare o meglio confondere quello che è il senso di tale importante processo."

C'è da scommettere che la localizzazione dell'area del nuovo ospedale sia già stata individuata e che, probabilmente, lo stesso presidente comprensoriale avrebbe potuto svelare il sito sul quale le consorterie nascoste dietro la PAT si spartiranno la torta degli appalti milionari.

Ma, da politico ormai navigato e funzionale al sistema qual è, Vanzetta ha preferito soprassedere: la commedia, infatti, andrà recitata sino in fondo.

Le osservazioni scritte dai cittadini già inviate e che si potranno ancora inviare entro il termine del 28/02/25 finiranno quindi, verosimilmente, in un qualche scantinato della Provincia senza colpo ferire.

Euro Delladio - Tesero, 27 febbraio 2025



07/03/25

IL 4 MAGGIO (2025)

Rieccoci. Scusate l'assenza. Purtroppo abbiamo avuto dei contrattempi. Da mo’ stavamo aspettando di installare un sofisticato sistema basato sulla IA predittiva. Finalmente, grazie alla collaborazione con l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler siamo riusciti recentemente a implementarlo nella nostra rete informatica, e siamo quindi in grado di iniziare a testarlo.
Come sapete, l’IA predittiva, dopo l’invenzione della ruota, è, forse, la più stupefacente idea concepita dall’Uomo. Giunta miracolosamente a salvamento della nostra specie pochi istanti prima della definitiva scomparsa dell’intelligenza naturale (IN). Sarebbe stato davvero difficile far proseguire la Storia contando soltanto sui pochi residui di materia grigia sparsa ancora qua e là.
Abbiamo deciso di iniziare i test “interrogando” questo sviluppatissimo sistema cibernetico (Sibilla 4.0 forte n.d.r.) su un argomento che da sempre appassiona il popolino locale: le elezioni comunali. Ebbene, il responso è sorprendente. Non tanto per il risultato, che un bipede qualsiasi ancora dotato di un paio di neuroni attivi avrebbe facilmente potuto prevedere, quanto perché quel risultato non è affatto una probabilità ma una certezza definitiva pronta per essere stampata ed archiviata negli annali del paese. Ecco dunque i risultati elaborati della nostra Sibilla elettronica che comunichiamo volentieri ai lettori.

Aventi diritto: 2460;
Votanti: 1778; (72,28%)
Schede nulle: 28 (Fanculo i Lagheri 3, W la figa 6, Andate a cagare 2, Abbasso le olimpiadi 5, Piero Piero vaffanculo 4, Bossi sindaco 1, Comune de merda 3, Avé rótto i cojoni 4).
Schede bianche: 53.
Voti validi: 1697.
Le elezioni comunali del 4 maggio 2025 sono state vinte dalla congrega Per Tesero e la sua gente (sti cazzi! n.d.r.), che ha ottenuto 850 voti di lista complessivi. Oltre alla sindaca si sono riconfermati tutti gli altri componenti di giunta. Tra i candidati di peso non ce l’ha fatta invece, per un pelo, il proconsole di Lago, Ciro Tomasi. (Pazienza n.d.r.).




Nota in calce

Dall’Alto Comando interforze di Propian, che ha sostenuto e coordinato tutta l’operazione “Elena per sempre”, sono partiti 850 messaggi intimidatori whatsApp di primo livello (codice verde) in data 26 aprile 2025.
Altri 850 messaggi intimidatori whatsApp di secondo livello (codice giallo) in data 30 aprile 2025. Infine, ulteriori 850 messaggi intimidatori whatsApp di terzo livello (codice rosso) in data 3 maggio 2025 alle ore 21,07.
Tutti gli obiettivi della (consueta, imprescindibile, fondamentale n.d.r.) tempesta di merda elettronica (e-shit storm per gli anglofili n.d.r.) sono stati "colpiti e affondati”.

L'Orco

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

Archivio blog