24/05/25

BRUCIORI POST ELETTORALI



Da sempre, il passaggio di consegne dai vecchi ai nuovi amministratori dopo il voto, oltre che un dovere istituzionale, è anche un dovere morale ed etico, per garantire continuità nell’azione amministrativa già avviata.

A Tesero, per la prima volta nella storia, questo non è successo. Con una dichiarazione scritta, letta in occasione della seduta inaugurale della nuova consiliatura, l'ex sindaca Ceschini ha reso pubblico il motivo del suo diniego, contestando ai vincitori nientemeno che di aver denigrato la sua lista durante la campagna elettorale. Una sorta di ritorsione per la sconfitta subita, evidentemente non ancora metabolizzata. Dunque, anziché presentarsi quanto meno dissimulando uno stato d'animo esacerbato, ha fatto invece trapelare il suo profondo risentimento per non aver potuto passare alla storia quale "sindaca delle olimpiadi".




Eh sì, questa sconfitta brucia davvero tanto agli ex di maggioranza. Non a caso, nelle fila di costoro, l’unico ad aver apparentemente accettato con spirito decoubertiano l'esito elettorale è stato il giovane neoeletto Walter Volcan (unico volto nuovo della nuova minoranza) che, diversamente dagli altri suoi compagni d'avventura, ha educatamente applaudito il discorso del nuovo Sindaco.

L'ormai ex prima cittadina ha anche dichiarato, tra l'altro, che la clamorosa sconfitta della sua lista (uno schiacciante 30 a 70, insufficiente però per ammettere finalmente un mea culpa…) è dipesa dal fatto che la popolazione non avrebbe compreso le scelte amministrative fatte durante il suo governo. Comunque, bontà sua, darà tempo alla cittadinanza per capirle e accettarle. Quindi, secondo Ceschini, le 1.200 persone che hanno plebiscitato Deflorian e il suo gruppo non avrebbero forse ponderato a sufficienza la sua azione amministrativa?

Proseguendo nel suo sproloquio, lungo ben cinque pagine, l'ex pupilla del D.e.M., ormai caduta in disgrazia,  ha palesato di non aver affatto imparato i doveri e le formalità istituzionali, nonostante i dieci anni trascorsi a palazzo. Infatti, anziché chiedere al consigliere anziano Bortolotti, presidente della seduta, di poter intervenire, come previsto dal protocollo in questi casi, si è rivolta direttamente al sindaco. Dopodiché, presa da “delirio autoreferenziale” e non avendo realizzato che les jeux sont faits, ha proseguito di fatto la sua donchisciottesca campagna elettorale fuori tempo massimo prendendosela con i vincitori, rei di... aver vinto e di non averle fatto fare il tris con encomio per il tanto bene fatto al paese durante i suoi dieci anni di regno!

Terminata questa sua inelegante autocelebrazione ha chiesto di allegare agli atti del consiglio il documento letto. Una bella mossa per la quale la ringraziamo. Così rimarrà a imperitura memoria, come la peggiore dichiarazione rilasciata da un ex sindaco. E come papa Celestino V, "che fece per viltade il gran rifiuto", passerà alla storia, seppur ben più modesta, per essersi rifiutata, con i suoi assessori, di adempiere ad un dovere istituzionale, per il bene del proprio paese, dimenticando che il compianto ex sindaco Francesco Zanon trascorse giorni e giorni in municipio assieme a lei per il passaggio delle consegne, dandole completa disponibilità.

Documento di Cittadinanza Attiva

05/05/25

SAPIENTI, FINALMENTE!

È arrivato il 5 maggio. L'ex pupilla dell'Innominabile è caduta e gli impostori della prima ora, di quel lontano maggio 2015 che li vide superare Barbolini per 9 (nove) fatidici voti di differenza lasceranno a breve la stanza dei bottoni.

Il ceffone che ieri Tesero ha assestato a questa congrega mediocre e arrogante di prestanome è stato storico e solenne. Un unico rammarico: il ritardo, a buoi ormai scappati, con cui è arrivato l'inappellabile giudizio dei "Sapienti", per l'occasione rivelatisi finalmente tali. Se il ravvedimento popolare fosse arrivato cinque anni prima le vendite a Pampeago, le concessioni olimpiche a Lago con i dissennati espropri per lo ski roll, la cessione parziale di piazza Battisti col pasticciaccio brutto della cooperativa, si sarebbero potuti probabilmente evitare. Comunque, ovviamente, meglio tardi che mai! I burattini lasciano quindi gli scranni, ma il loro mentore, il beneficiario supremo dell'azione amministrativa di PTELSG, ad ogni modo, il malloppo a casa lo ha portato.

Oggi i notabili sono smarriti, increduli. Non potranno più salire, dopo il caffè mattutino, a conferire a Palazzo. Sarà dura per loro abbandonare quel carro giunto ormai a fine corsa. Ci auguriamo che i nuovi amministratori non li lascino facilmente salire su quello che sta per partire.




Due note a margine. Ad Alan, ex capogruppo di minoranza e attuale vicesindaco in pectore, riconosciamo la tenacia con la quale, dopo aver sfiorata l'impresa nel 2015 ed essersi visto superare, col trucco, da avversari mediocri, in questi dieci anni di mortificante opposizione ha saputo stare sempre in prima linea sul campo di battaglia conservando il mordente e il piglio del lottatore di razza. A Massimiliano, nuovo sindaco, va il merito di averci "messo la faccia" e di aver, con grande competenza, saputo formare un gruppo ben assortito ed efficace nel sostenere il confronto elettorale. Senza la sua disponibilità la maggioranza silente della popolazione, da dieci anni prigioniera di una legge elettorale infame, avrebbe probabilmente subito un altro quinquennio di soprusi.

Questo, però, è soltanto l'inizio di un nuovo giorno. Il popolo ha votato sulla fiducia riposta nelle persone, spetterà a loro confermare con i fatti e l'azione amministrativa la bontà della scelta dei Teserani. Bonne chance!

A.D.

03/05/25

SILENZIO, SI MEDITA (SI FA PER DIRE...)

Finalmente è terminata la campagna elettorale. Oggi giorno di silenzio (ma la tempesta whatsApp si sentirà fortissima, altroché!). Ad ogni modo, il popolo potrà meditare sulle impressioni avute sentendo ed ascoltando i due candidati pronti al duello che si disputerà domani nelle urne, ripassando nuovamente i programmi, o, semplicemente, ripensando alle cose accadute nell'ultimo decennio. Noi, che non avevamo certo bisogno di prove ulteriori per capire a chi affidare il nostro voto, meditiamo invece sulla legge elettorale che da trent'anni esatti determina l'assetto delle amministrazioni locali in Trentino Alto Adige.




Si tratta della LEGGE REGIONALE 30 NOVEMBRE 1994, N. 3. Norma infame, che mortifica la partecipazione al voto e concede al vincitore del confronto un potere abnorme. Non è probabilmente un caso se dalla sua entrata in vigore (1995) la disaffezione della cittadinanza alla partecipazione sia via via cresciuta. E, da allora in poi, considerata una fisiologica quota di astensionismo (20 - 25%), la maggioranza della popolazione di Tesero, ma tanto vale anche per altre realtà, non ha più avuto voce in capitolo.

Concedere il potere assoluto a chi anche per un solo voto di differenza supera gli altri concorrenti produce un deficit di democrazia clamoroso, che consolida il clientelismo, il voto di scambio e la capacità ricattatoria di chi vince, soprattutto in contesti ove all'interno o all'esterno dell'amministrazione (questo è il nostro caso) vi sono figure di riferimento della maggioranza che esercitano da sempre la loro influenza e il loro controllo sul gruppo.

Bene quindi farebbe il legislatore a modificare questa legge limitando il numero dei mandati. Solo così potrà esercitarsi l'alternanza, interrompendo eventuali fenomeni corruttivi in atto, e si potrà garantire il processo democratico della rappresentanza.

Per la storia patria ricordiamo che l'ultimo sindaco eletto col sistema proporzionale e dunque espressione diretta del consiglio comunale fu, dopo una lunga e sacrosanta mediazione tra i consiglieri eletti di ogni schieramento, Maurizio Zeni, nel 1990.

A.D.

 

29/04/25

BUGIE

A futura memoria, proponiamo un incompletissimo collage delle "favole" dette, pro domo sua, dalla prima cittadina, in particolare durante questa campagna elettorale.

Sindaca a tempo pieno

Ma quando mai? Ha dichiarato di esercitare l'incarico a tempo pieno solo per riscuotere l’indennità di fine mandato (5 mensilità ulteriori - mica poco) e per beneficiare magari anche del versamento alla previdenza complementare della parte dei contributi a carico dell'ente pari al 24,2% dell’indennità di carica lorda mensile.

Ascolto e confronto con la cittadinanza

Afferma la sindaca: "ascolto e confronto sono fondamentali - In questi anni abbiamo sempre ascoltato i cittadini cercando di dare risposte concrete… mi impegno di proseguire con questo metodo."

Ascoltare non è sinonimo di sentire. Per ascoltare c'è bisogno di empatia con l'interlocutore e voglia di capire le ragioni dell'altro, per sentire no, basta l'orecchio. In questi dieci anni abbiamo sottoposto alla capa comune qualche nostra istanza, qualche segnalazione, qualche consiglio, sempre in forma scritta ed educata. Cose minime e di buon senso. Ci ha sempre risposto picche.

Sulle questioni di peso, "l'ascolto" è stato ancora meno empatico. Per esempio, sulla cessione di parte di piazza Battisti e dell'ex Cassa rurale, la serata informativa dedicata è stata organizzata (a giochi ormai fatti!) soltanto in conseguenza di una raccolta firme e della contrarietà montante di tanti teserani. Altri incontri di interesse generale non ne sono stati fatti.




Condivisione

La sindaca rivendica, usando l'arte antica della captatio benevolentiae, che il suo programma è frutto di un lavoro sinergico con la cittadinanza, e perciò la ringrazia. Ma quale cittadinanza? Forse quella composta da paesani e paesane scelti e selezionati, ai quali si è permessa di inviare sms personalizzati chiamandandoli “cara, caro, avrei piacere di averti alla serata del..." recuperando i loro numeri di cellulare, a loro insaputa, da chissà quale data base?

Stop al consumo di suolo

Concetto sempre buono, soprattutto in tempi di finzione green, e mai realizzato! Nel mentre lo proclama solennemente, specifica però di voler realizzare la nuova piazzola dell’elicottero (con annessi espropri), di deviare la pista ciclabile di fondovalle verso il laghetto del tamburello (con annessi espropri), di realizzare senza il benché minimo ripensamento la contestatissima pista da ski roll (con annessi espropri), di aver autorizzato la costruzione di una nuova strada ad uso privato ed esclusivo del nuovo albergo Lagorai a Lago. In tutti questi casi andando ad utilizzare e sperperare aree agricole… Bióto coerenza!

Le compensazioni

E però - ci dice, tranquillizzante - ci sono le compensazioni! Ah, beh, allora... I terreni agricoli sottratti alla loro naturale vocazione per fare le cose di cui sopra e non solo, saranno compensati attraverso recuperi e bonifiche di aree a bosco o a pascolo. Ma di cosa sta parlando? Di compensazione si potrebbe parlare se, per esempio, venisse smantellato l'impianto Misconel di Lago per trasformarlo in un'area verde. Ma non certo bonificando aree a pascolo/bosco già ricomprese nella macro categoria agro-silvo-pastorale. In ogni caso, una compensazione per essere davvero tale dovrebbe essere "equivalente". Ma un "prato" ricavato, per esempio, da una bonifica boschiva in località La Büsa, non può certo dirsi equivalente a un prato originario pianeggiante in località Noalacce.

Finanziamento di Casa Iellici

La sindaca afferma che grazie ai fondi olimpici si ristrutturerà finalmente il vecchio, storico edificio. Balle! Il finanziamento verrà attinto dal Fondo per gli investimenti di rilevanza provinciale - di cui all'art. 16, comma 3 bis della legge provinciale n. 36/1993 (legge sulla finanza locale).

Sempre la sindaca su Casa Iellici riferisce che: “Abbiamo affidato la progettazione esecutiva dell’opera". Altra bugia, non è così. È stata affidata la progettazione esecutiva solo dell’area museale (UMAF 2: Impianti tecnologici, restauro e realizzazione area museale) e non della biblioteca (UMAF 3: Restauro e realizzazione area biblioteca) e l’appalto dell’area museale è previsto per la primavera 2026.

Aggiungendo disinformazione a disinformazione, specifica inoltre che la sede attuale della biblioteca, in via Noval, sarà destinata a Centro giovani. In realtà per la biblioteca non c’è ancora l’incarico di progettazione esecutiva e mancano i fondi. Dunque, il "centro di aggregazione per i giovani" (qualunque cosa voglia essere) al momento non è alle viste.

Area di Propian per prima casa

La sindaca afferma che rispondere alla domanda sui vincoli urbanistici da applicare a quell'area, è come discutere sul nulla, perché la competenza è tecnica! Cazzata. La competenza è politica, altroché. Altrimenti facciamo decidere, scegliere e pianificare agli uffici tecnici.

Ma forse questa è una risposta di comodo per non palesare la mancata intenzione di inserire vincoli (a parte quello di prima casa) nel previsto piano attuativo per tutelare quell'area. E forse anche per non attuare i controlli atti a verificare che le abitazioni siano destinate veramente a prima casa e abitate effettivamente da residenti. È così che si combatte l’over turismo e il proliferare di B&B?

Tesero nell'associazione Borghi Autentici d’Italia

"L'Associazione Borghi Autentici d'Italia è una rete fra territori dove protagoniste sono le persone e le comunità (..), promuove un percorso articolato di sviluppo in sede locale, un approccio che considera i patrimoni esistenti quali punti di partenza per costruire strategie concrete e attuabili di miglioramento del contesto sociale, ambientale e produttivo locale, partendo dalle risorse e dalle opportunità presenti, allo scopo di elevare le condizioni di vita della popolazione e rendere attraente “lo stare”, il vivere e il lavorare in quel luogo."

Insomma, è un'associazione che, in tutta evidenza, con l'attuale paese di Tesero non ha proprio nulla a che fare. Qui si persegue un unico obiettivo, quello della monocoltura turistica, le cui conseguenze sono antitetiche rispetto alle finalità perseguite da quella associazione. Tesero ormai è un paese senz'anima, dove il dialetto è in veloce fase di estinzione, dove i "foresti" abitano il centro storico e i Teserani di nascita, sottraendo nuovo territorio, hanno urbanizzato le periferie, dove le attività artigianali e commerciali dentro l'abitato antico non esistono più, dove nel centro storico, passeggiando di sera, non incontri nessuno, dove le peculiarità identitarie sono al lumicino e gli scorci caratteristici del tempo che fu sono stati sacrificati a beneficio della modernità. Se questo è un borgo autentico, Dio ce ne scampi!

L'ultima

Non paga di questo condensato di parole in libertà, opere e omissioni la Nostra ci rifila l'ultima perla dichiarando di aver sempre lavorato in questi dieci anni per il bene comune e per migliorare la qualità della vita delle persone di Tesero. Oibò, non ce n'eravamo accorti.

A.D.



24/04/25

REFOLI

Spira un venticello strano. Qualcosa, appena percettibilmente, si è rotto. Lo si è capito ieri sera durante il duello “all’americana” tra i due candidati sindaco. Il tris di Ceschini non è più così scontato. Certo, ancora molto probabile, ma se vittoria sarà, sarà per poco, di misura. 
I notabili del paese, quelli delle porte girevoli e degli incarichi guadagnati “per fedeltà”, quelli che ogni mattina, o quasi, si ritrovano in piazza per la quotidiana ruffianata a voce bassa e poi, dopo il caffè, salgono a palazzo in ordine sparso a salutare ossequiosi e riconoscenti “la Elena”, annusano l’aria, leggermente preoccupati. Nonostante l’apparato mafioso e intimidatorio che sovrintende e governa il paese da sempre, per la Uscente la riconferma non sarà una passerella in carrozza.





Come la nostra Sibilla aveva predetto, i messaggi del Capobastone fioccheranno copiosi e colpiranno senz’altro i bersagli, ma, par di capire che, ciononostante, se si riuscirà a ridurre anche di un solo punto quella fisiologica percentuale di astensionismo che veleggia tra il 20% e il 30% degli aventi diritto il miracolo potrebbe anche accadere.

A.D.

19/04/25

SOLO PER LA SUA GGGENTE... (MA CCÀ NISCIUNO È FESSO!)



Prosegue paradossale e farlocca la campagna per la riconferma della lista PTELSG. Mentre i suoi candidati si trastullano in ordine sparso su Facebook, pubblicando ridicoli mini spot decontestualizzati, senza capo né coda, tipo: “Lo sai che la vasca dell’acquedotto comunale di via Sorasass è stata costruita nel 1929?”, la sindaca uscente, in un’intervista rilasciata alla stampa qualche giorno fa, si augura/pretende le si conceda ancora fiducia e dunque continuità di azione per i tanti lavori non ancora terminati. Ergo, lasciando un paio di cosucce in sospeso a fine mandato uno dovrebbe/potrebbe rimanere amministratore a vita! Comodo, no? Rassicuriamo la prima cittadina informandola che da che mondo è mondo nelle amministrazioni pubbliche i lavori già appaltati o quelli non terminati vengono avviati o conclusi dall’amministrazione subentrante. Così, semplicemente.

Facciamo notare, altresì, che il legislatore a suo tempo fissò la durata di un “giro” amministrativo a 5 anni (nel primo Dopoguerra erano 4) perché quello spazio temporale lo si riteneva congruo e sufficientemente ampio per poter fare tutto ciò che un’amministrazione in carica avesse programmato di fare. L’attuale compagine al comando quel lasso di tempo lo ha addirittura bissato, e quindi - come dire - anche basta!

Diversa cosa è invece pretendere continuità per garantirsi altri 5 anni di una rendita niente affatto banale. E questa, forse, è la vera, ma inconfessabile, ragione del suo auspicio. A tal proposito abbiamo invano cercato su Facebook l’unico mini spot contestualizzato che avremmo voluto vedere, recitato da uno dei candidati, magari in via Stava, con lo sfondo del campanile di San Leonardo: “Sapete quanto si è "scarselada" la sindaca in questi dieci anni?”





Abbiamo dunque interrogato e chiesto lumi all' I.A. Sibilla 4.0. Ecco la sua risposta. "L'indennità lorda è di 3.654 mensili. Corrispondenti (salvo ulteriori redditi) a € 2.737 netti mensili. Dal 2020 è inoltre riconosciuta (solo in caso di servizio a tempo pieno) una “indennità di fine mandato” pari a una mensilità aggiuntiva per ogni anno di mandato fatto. L'importo complessivo netto erogato assomma quindi a € 342.125."

In altri tempi e con personale politico affatto diverso, a questo punto, seppur fuori tempo massimo, sarebbe scattata, senza ulteriori indugi, la clausola di salvaguardia della dignità personale, resa inequivoca dall'antica locuzione vernacolare 'na òlta par òn la ciave de l'òlto!

L'Orco


 

17/04/25

INTIMIDAZIONE MAFIOSA

Cresce l'ostilità nei confronti della lista Con TEseroOggi, sia a Lago che in piazza Battisti, sono stati strappati dagli appositi spazi all'uopo destinati i manifesti elettorali del gruppo guidato da Massimiliano Deflorian.

EVIDENTEMENTE I BURATTINAI NASCOSTI DIETRO LA LISTA CESCHINI HANNO DECISO DI PASSARE SENZA ULTERIORI INDUGI  ALL'INTIMIDAZIONE MAFIOSA!




L' APERIVOTO

La cultura non basta. Le opere non bastano. Le licenze dispensate agli amici non bastano. Purtroppo, la memoria è corta, sempre più corta. La riconoscenza sentimento labile e fugace. C'è davvero il rischio che il 4 maggio prossimo la gggente di Tesero sbagli a crociare. Sarebbe una sciagura tremenda per il paese. I prossimi quindici giorni saranno dunque importanti e le mosse giuste fondamentali. Alla fine, ancorché l'idea non sia originale, la sindaca ha deciso di giocarsi il finale di partita  ripercorrendo la strada sicura del Panem et Circenses, anzi, del Vinum et Circenses. Tutti i bar del borgo quindi sono già stati precettati dalla giunta comunale e saranno, in esclusiva, a disposizione degli ultimi giorni di campagna elettorale. Un prosit qua, un aperitivo là, con leggerezza, soavità e giusto ottundimento. 



Il tourbillon di trovate e mezzucci, vòlto a garantire, ai signori (e signore) che da 10 anni, con spocchia ed arroganza crescenti, fanno un po' quel cazzo che gli pare, di poter continuare per altri 5 anni a fare quel cazzo che gli pare, terminerà il 3 maggio prossimo, in pieno "silenzio elettorale", con la grande abbuffata in Sala Bavarese. C'è da premiare i presepisti e davvero e con gran rincrescimento non si poteva aspettare il sabato successivo! Ma non temete. Quella è gggente onesta. Certo berranno, certo balleranno, certo rideranno. Ma state tranquilli ché sul voto del giorno dopo nessuno aprirà bocca. 

L'Orco

05/04/25

OLIMPIADI E OVER-TURISMO (LA FORZA DELL' ELEFANTE)

Versione  integrale di una lettera pubblicata in forma ridotta qualche tempo fa sulla stampa locale.

A proposito dell’intervento della consigliera provinciale Lucia Coppola, pubblicato dal vostro giornale in data 18 gennaio, vorrei brevemente puntualizzare alcune cose.

Innanzitutto, per chi non avesse ben chiaro il quadro di riferimento, ricordo che le olimpiadi invernali in programma qui in val di Fiemme il prossimo anno non sono frutto della volontà plebiscitaria o espressione diretta dei “territori”, come ama dire Fugatti, ma sono state calate dall’alto. Esattamente così come accadde per le tre edizioni dei campionati mondiali di fondo del 1991, 2003 e 2013 anch’esse ospitate in terra fiemmese. Nessuna consultazione (attraverso un referendum, per esempio), nessun parere preventivo è stato chiesto alla popolazione residente. A decidere sono sempre stati comitati d’affari direttamente o indirettamente interessati alle piogge di milioni che inevitabilmente quelle manifestazioni prevedono vengano “precipitate” sulle località coinvolte. Comitati per l'occasione "partecipati" dalla PAT e dalle organizzazioni sportive nazionali e/o internazionali di riferimento (FISI/CIO). Denaro che, manco a dirlo, finisce poi sostanzialmente nelle tasche dei soliti noti: politici locali, dirigenti sportivi, cementificatori/palazzinari, professionisti vari, albergatori. Dunque, al netto della robusta propaganda magnificante le ricadute generalizzate, il vero scopo di questi eventi è quello di soddisfare gli appetiti mai sazi delle anzidette categorie e soprattutto degli appaltatori aggiudicatari dei grandi lavori collegati imprescindibilmente alle manifestazioni. In sostanza si “crea” l’evento per giustificare opere precedentemente pianificate in camera caritatis. Una tecnica abbondantemente collaudata per aggiudicare con procedure straordinarie lavori di notevole impatto urbanistico e paesaggistico. Il rovescio della medaglia sono le conseguenze ambientali altrettanto scontate sui territori interessati.

Secondo

Ammesso e non concesso che la prima edizione dei mondiali di fondo possa essere stata concepita, soprattutto in termini di immagine, per "rilanciare" la val di Fiemme dopo la tragedia di Stava (19/07/1985), le successive edizioni dal punto di vista della promozione del territorio si potevano tranquillamente evitare. La valle infatti è da tempo in una pericolosa fase di bulimia turistica ove, casomai, sarebbe necessaria una cura dimagrante, e, diversamente da quanto asserisce Coppola nel suo intervento, la stagione invernale che si protrae da fine novembre a Pasqua ormai si collega senza soluzione di continuità a quella estivo-autunnale, sino alle festività dei Santi. Dunque, queste vetrine internazionali insistentemente ripetute non servono affatto a “promozionare” il territorio, bensì a spingerlo forzatamente verso un’irreversibile monocoltura turistica, esattamente com’è successo, ma per ragioni socio-economiche affatto diverse, nella vicina val di Fassa.




Terzo

Siamo nel pieno del processo di disgregazione delle comunità locali in conseguenza della massificazione dell’economia turistica. La mancata volontà di regolamentare il fenomeno ed anzi, appunto, di esasperarlo attraverso continui rilanci, provoca una sovraesposizione del tessuto sociale delle comunità territoriali all’influenza esterna. Rapidamente le peculiarità delle comunità si ibridano, tendenzialmente sino alla perdita totale delle loro caratteristiche identitarie. Un processo osmotico degenerativo attraverso il quale il fruitore dell'offerta turistica anziché adattarsi al territorio lo snatura sino alla sua completa destrutturazione.

Quarto

Questo andazzo a quanto pare è purtroppo destinato a continuare, tant’è che già si parla di prossime "vetrine" internazionali post olimpiche programmate per il 2028 e 2033, con annessi e connessi. Dunque, poiché l’occasione, come si dice, fa l’uomo ladro e in molti si stanno facendo ingolosire, ecco che il processo degenerativo sta vieppiù accelerando. A quarant’anni esatti dalla tragedia di Stava, la corsa all’oro innescata proprio all’indomani di quella catastrofe, ha di fatto raggiunto il parossismo e il quadro d'insieme non è affatto rassicurante: paesi senz'anima, centri storici abbandonati, assaliti dalla speculazione edilizia e trasformati in anonimi dormitori (bed & breakfast) per anonimi fruitori di impianti e piste da sci, traffico in perenne costante crescita (a distanza di trentaquattro anni dalla costruzione della strada di Fondovalle, voluta proprio per decongestionare i centri abitati fiemmesi dal transito turistico per la val di Fassa, Cavalese si ritrova nella stessa asfittica condizione del 1991), gli scorci interni più pittoreschi e caratteristici degli abitati antichi dei paesi, quali erano le "cesüre" e gli orti, sacrificati e trasformati in posteggi; costo della vita in continuo aumento (tra qualche mese sarà più conveniente per i valligiani scendere a Trento o a Bolzano a fare la spesa!), affitti alle stelle, prezzi degli immobili da capogiro. Ecco, se la PAT non fosse sostanzialmente asservita a quei poteri di cui sopra si diceva sarebbe tempo cominciasse a mettere qualche sassolino negli ingranaggi fin troppo oliati di questa ruota impazzita.

A.D.

10/03/25

CENSURA


Questo breve contributo alla discussione inviato, all'indirizzo e nei termini corretti, al forum del cosiddetto processo partecipativo sull'ospedale,  non è stato pubblicato. Lo riproponiamo qui per i lettori.


L’intervento del presidente della Comunità Valle di Fiemme, Fabio Vanzetta, tra quelli inviati nell’ambito del cosiddetto processo partecipativo organizzato dalla PAT sul nuovo ospedale di Fiemme è, pur tra asserzioni tra loro contraddittorie, illuminante.
Lo scritto chiarisce che l’iniziativa di “democrazia partecipativa diretta” sulla questione ospedale altro non è che una cortina fumogena per ingannare la cittadinanza.



Nel merito le assemblee popolari del febbraio 2023 avevano espresso una inequivocabile volontà: l’ospedale di Fiemme andava ammodernato/ricostruito sulla stessa area. E così sostanzialmente è stato ribadito nelle tre serate pubbliche tenute a Cavalese, Tesero e Predazzo due settimane fa nell’ambito di questo “processo partecipativo”.

Credo che in realtà tutto sia già stato deciso, molto prima che nei tre principali paesi di Fiemme venisse recitata quest'ultima, inutile, ipocrita farsa sulla democrazia partecipata. Tra le righe della relazione di Vanzetta lo si capisce chiaramente: "Quell'insistere, quel voler rimettere in campo, la ristrutturazione della vecchia struttura ad esempio, tema sul quale dopo anni di discussioni le valli di Fiemme Fassa e Cembra tramite i propri organi di governo nonché la stessa Provincia si sono già espresse in maniera chiara, rischia di inficiare o meglio confondere quello che è il senso di tale importante processo."

C'è da scommettere che la localizzazione dell'area del nuovo ospedale sia già stata individuata e che, probabilmente, lo stesso presidente comprensoriale avrebbe potuto svelare il sito sul quale le consorterie nascoste dietro la PAT si spartiranno la torta degli appalti milionari.

Ma, da politico ormai navigato e funzionale al sistema qual è, Vanzetta ha preferito soprassedere: la commedia, infatti, andrà recitata sino in fondo.

Le osservazioni scritte dai cittadini già inviate e che si potranno ancora inviare entro il termine del 28/02/25 finiranno quindi, verosimilmente, in un qualche scantinato della Provincia senza colpo ferire.

Euro Delladio - Tesero, 27 febbraio 2025



07/03/25

IL 4 MAGGIO (2025)

Rieccoci. Scusate l'assenza. Purtroppo abbiamo avuto dei contrattempi. Da mo’ stavamo aspettando di installare un sofisticato sistema basato sulla IA predittiva. Finalmente, grazie alla collaborazione con l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler siamo riusciti recentemente a implementarlo nella nostra rete informatica, e siamo quindi in grado di iniziare a testarlo.
Come sapete, l’IA predittiva, dopo l’invenzione della ruota, è, forse, la più stupefacente idea concepita dall’Uomo. Giunta miracolosamente a salvamento della nostra specie pochi istanti prima della definitiva scomparsa dell’intelligenza naturale (IN). Sarebbe stato davvero difficile far proseguire la Storia contando soltanto sui pochi residui di materia grigia sparsa ancora qua e là.
Abbiamo deciso di iniziare i test “interrogando” questo sviluppatissimo sistema cibernetico (Sibilla 4.0 forte n.d.r.) su un argomento che da sempre appassiona il popolino locale: le elezioni comunali. Ebbene, il responso è sorprendente. Non tanto per il risultato, che un bipede qualsiasi ancora dotato di un paio di neuroni attivi avrebbe facilmente potuto prevedere, quanto perché quel risultato non è affatto una probabilità ma una certezza definitiva pronta per essere stampata ed archiviata negli annali del paese. Ecco dunque i risultati elaborati della nostra Sibilla elettronica che comunichiamo volentieri ai lettori.

Aventi diritto: 2460;
Votanti: 1778; (72,28%)
Schede nulle: 28 (Fanculo i Lagheri 3, W la figa 6, Andate a cagare 2, Abbasso le olimpiadi 5, Piero Piero vaffanculo 4, Bossi sindaco 1, Comune de merda 3, Avé rótto i cojoni 4).
Schede bianche: 53.
Voti validi: 1697.
Le elezioni comunali del 4 maggio 2025 sono state vinte dalla congrega Per Tesero e la sua gente (sti cazzi! n.d.r.), che ha ottenuto 850 voti di lista complessivi. Oltre alla sindaca si sono riconfermati tutti gli altri componenti di giunta. Tra i candidati di peso non ce l’ha fatta invece, per un pelo, il proconsole di Lago, Ciro Tomasi. (Pazienza n.d.r.).




Nota in calce

Dall’Alto Comando interforze di Propian, che ha sostenuto e coordinato tutta l’operazione “Elena per sempre”, sono partiti 850 messaggi intimidatori whatsApp di primo livello (codice verde) in data 26 aprile 2025.
Altri 850 messaggi intimidatori whatsApp di secondo livello (codice giallo) in data 30 aprile 2025. Infine, ulteriori 850 messaggi intimidatori whatsApp di terzo livello (codice rosso) in data 3 maggio 2025 alle ore 21,07.
Tutti gli obiettivi della (consueta, imprescindibile, fondamentale n.d.r.) tempesta di merda elettronica (e-shit storm per gli anglofili n.d.r.) sono stati "colpiti e affondati”.

L'Orco

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

MINU
Foto di Sabina

Archivio blog