14/03/18

L'INTRALCIO



Al di là delle differenze tecnico-giuridiche tra amministratore delegato, direttore generale e dipendente part-time, dire che il consigliere provinciale Pietro De Godenz non è assolutamente estraneo ai processi decisionali di ITAP spa è una verità lapalissiana che nessuno qui osa confutare.

In tal senso l’elenco degli esempi a suffragio di questa  evidenza è sterminato. Se l'affermare  a sua discolpa di essere soltanto un dipendente ITAP part-time (e dunque  lì non contare ormai più un cazzo n.d.r.) fosse vero, non si capirebbe in che veste lo scorso anno, per l’interposta persona della signorina sindaca, maldestramente coinvolgendo l’amministrazione comunale di Tesero, perorò la causa del nuovo bacino artificiale di Pampeago e organizzò una pubblica assemblea per informare della cosa la cittadinanza, mettendosi successivamente a disposizione in prima persona per ragguagliare dettagliatamente (e rassicurare)  la minoranza consiliare, che sull’argomento era subito scesa sul piede di guerra. In veste di semplice (ma plenipotenziario) dipendente ITAP part-time, di consigliere provinciale o di padrino/padrone della maggioranza comunale?




De Godenz, in qualsivoglia opportuna veste desideri apparire, è l’indiscusso deus ex machina della società impiantistica teserana. Qui lo sanno anche i sassi. Tutte le decisioni operative della società, anche in questa fase di allontanamento virtuale dalla 'sala dei bottoni' ITAP, sono sempre da lui suggerite e pilotate. Come sempre è accaduto e accade da una trentina d’anni in qua. Che poi i distinguo nominali possano liberarlo dal ‘peso’ dell’incompatibilità, questo è un altro paio di maniche.

Ad ogni modo, da che egli siede pure sui ben remunerati scranni del Consiglio provinciale la sua incompatibilità fattuale si è ulteriormente ingigantita!

Se la Guardia di Finanza sta indagando per verificare ‘soltanto’ la sua incongruenza fiscale, probabilmente dovrà alzare bandiera bianca. Se invece intende capire anche se egli sia il decisore supremo di quella società e, senza ombra di dubbio, il titolare di un gigantesco conflitto di interessi, la questione non si pone nemmeno. Basta chiedere al primo mona che passa.

L’Orco


2 commenti:

  1. Che novità, speriamo che il controllo venga fatto a 360° con tutti gli enti interessati come APT e Nordic Ski.

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  2. Capolinea della carriera politica! Forse...

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