29/07/14

FUORI DAL TEMPO


A proposito di cambiamenti climatici, come spiegava con chiarezza Luca Mercalli nel suo intervento qui pubblicato qualche giorno fa, “siamo nella merda sino al collo, o si cambia subito o è veramente finita.” Eppure non la si vuole proprio capire. Nemmeno di fronte a quest’annata bislacca che più bislacca non si può. Bastano due giornate di sole dopo 6 mesi d’acqua e tutto è dimenticato. Cessano le apprensioni per le sempre più evidenti anomalie del meteo, si disattivano i neuroni e si ritorna leggeri ai trastulli quotidiani di questa bolsa modernità, confusi tra esasperanti novità tecnologiche e rievocazioni di un passato di saggezza e di sobrietà morto e sepolto da tempo.
Così, invece di tentare la strada delle politiche virtuose, ovunque, anche nella nostra val di Fiemme si propongono ancora ricette da Italia del boom anni Cinquanta: strade, posteggi e cemento. Singolare è il fatto che a suggerirle non siano sempre ed esclusivamente indomiti palazzinari o amministratori pubblici insipienti ma addirittura un sedicente Comitato contro lo spreco. Nello specifico la questione oggetto dell’attenzione dell’anzidetta associazione è il risanamento del capolugo fiemmese dal traffico di passaggio. Ora, come si sa, allo scopo, circa 25 anni fa, a furor di popolo la Provincia propose (Tesero 2 agosto 1988 – auditorio scuole medie) e poi costruì la cosiddetta strada di Fondovalle. Con quella realizzazione – dissero allora tecnici e politici di ogni ordine e grado – la qualità della vita dei paesi e in particolare proprio di Cavalese sarebbe grandemente migliorata. Ma dopo un quarto di secolo qualcuno osa far notare che il problema, perlomeno nel capoluogo, non è affatto risolto. Cavalese soffoca ancora di traffico. C’è bisogno nuovamente d’altro. Viene proposta dunque una galleria per circonvallare a monte l’abitato, ma ecco che un improvvisato Comitato contro lo spreco si attiva per ostacolare l’iniziativa. Dice che la galleria costa troppo, che produce a sua volta inquinamento e che i soldi non ci sono. E allora? E allora  “per non sciupare inutilmente risorse” chiede a gran voce altre strade (bretelle) per collegare i paesi di mezzacosta con la Fondovalle, perché, dice, quelle esistenti sono insufficienti e inadeguate. Così, solo così, spiega, Cavalese sarà finalmente liberata. Ragionamento ineccepibile! Soltanto un comitato anti spreco poteva raggiungere un picco così elevato di sapienza. Com’è noto infatti le bretelle stradali, a scendere e a salire da e verso i paesi di mezzacosta, non costano, non causano inquinamento diffuso e soprattutto non sprecano territorio! Ecco, di fronte a questi cervelli e a questa loro fenomenale capacità di leggere i tempi ed i problemi l’unica consolazione che ci rimane è sapere che i forzieri provinciali sono per fortuna in riserva. La galleria quindi non si farà, ma anche le smaniose pretese del comitato – con buona pace di Spazzali - resteranno lettera morta.
 
A.D.

27/07/14

2015: MANOVRE DI AVVICINAMENTO

 
 
 
 
 
In vista del prossimo maggio 2015 le acque cominciano ad agitarsi. Su questioni naturalmente fondamentali (leggasi articolo a fianco), care al popolo teserano!!! Sì, il buon Gianni conosce bene i suoi polli e possiamo scommettere che da qui al prossimo voto le querelle a mezzo stampa si faranno via via più pepate. E con una siffatta scadente (in tutti i sensi) amministrazione, per l'ex-futuro-primo cittadino sarà pure un divertente gioco del gatto col topo.
 
L'Orco


W GLI ALPINI


Non è facile presenziare a tutto. L'altro ieri, per esempio, mi sono perso la serata sui cambiamenti climatici organizzata dal benemerito Gruppo Astrofili Fiemme. Buchi neri. Campi magnetici impazziti. Tempeste solari... Peccato, accidenti! Avrei proprio voluto capire. Pazienza. Ad ogni modo spero che quest'estate novembrina, come mai s'era vista prima, non sia colpa dell'Uomo. Ma no, certo che no. La tv ce lo avrebbe detto senz'altro. No, no l'Uomo non c'entra, diamine! E non credo nemmeno che la colpa sia del Sole o di Andromeda. No! Mi sono convinto dipenda dalla secolarizzazione della società; dall'abbandono domenicale del sacro e dall'abbraccio mortale al profano. Dalla mancanza di fede e di preghiera. Dalla trasformazione dilagante delle feste comandate in feste... campestri. Gli dei si sono offesi. Ecco, sì. Dev'essere questa la ragione di quest'estate così particolare. L'Uomo e le sue attività non c'entrano, non c'entrano affatto.

Ario

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

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