01/05/16

VERDO TIESER (E ROSS PANCIA')

La sindaca non sa il perché. Il geometra Longo neppure. Gli altri non ci sono, ma a me non lo direbbero. Dunque, per esclusione, almeno l’assessore 'competente' in materia dovrebbe saperlo. Ma forse, in verità, nemmeno lui lo sa. Sta di fatto che anno dopo anno in questo paesello un po' così ogni amministrazione che si rispetti, eletta democraticamente e senza brogli, fa le sue inermi vittime e celebra puntuale il rito sacrificale primaverile del cosiddetto motosega-day. Anche perché – diciamocelo – che farebbero altrimenti i dipendenti comunali in questo periodo di fiacca?

 
Di ipocrisia in ipocrisia, al netto delle finte attenzioni all'ambiente, delle feste degli alberi, delle giornate ecologiche, di quelle senz'auto, delle certificazioni mondiali dell'acqua e dell'aria, delle benedizioni dell'albero del millennio, eccetera, eccetera, ciò che purtroppo residua e rimane è una diffusa insensibilità e un'indifferenza ai temi ecologici, che sono la cifra più macroscopica ed autentica delle nostre amministrazioni.

Questa volta è stato il nuovo giovane assessore preposto anche alla cura del verde pubblico a manifestare la sua gratitudine nei confronti della materia cui sovrintende. E' toccata a due (su tre) aceri antistanti il teatro comunale, dare la stura alle giornate del ringraziamento. Purtroppo, - ci spiega acuto il responsabile da noi interpellato -
d'autunno questi disgraziati vegetali hanno il vizio di perdere le foglie! E per di più, non di rado qualcuna di esse osa addirittura farsi adagiare dal vento all'interno della grondaia o di riposarsi sul tetto lì vicino. Pensa te che stupide. Ma come avranno fatto a non capire che così rischiavano di far abbattere la loro madre pianta?... 
Poco sotto, nella piazza della chiesa, lo stesso riconoscimento, per un peccato leggermente diverso, è stato riservato ad un' altra ottusa giovane pianta sovrastante lo stradone (le due sue consimili con le quali condivideva il luogo sono desaparecidas ormai da tempo), ché secondo l'assessore ostacolava in qualche modo un posto macchina. La avevamo avvisata, dice. Avrebbe dovuto capirlo prima... 

E' andata invece di culo al bel tiglio davanti a San Rocco. In verità - continua l'assessore - quell'albero un po' se la tirava, facendo sfoggio, davanti agli indifferenti fedeli che accorrevano al tempio, delle splendide foglie verde-argento della sua giovane chioma. Lui è stato soltanto sfrangettato a dovere. Imparerà così a non essere troppo pretenzioso e civettuolo... Rimesso così a nuovo quel verde, altre visite a domicilio da parte delle squadre comunali di abbellimento si sono susseguite: in piazza Nuova, lungo la passeggiata Aleci, lungo il rio Stava e lungo il marciapiede che affianca la provinciale Tesero - Stava, con altrettante amorevoli dimostrazioni d'affetto ed un numero imprecisato di alberi sistemati da le feste grane. Insomma, il verde pubblico in questo paese piace. Tanto. Troppo... Da morire.

Certo, saremo in pochi a piangere per queste reiterate espressioni di avanzata civiltà. Che volete, non è gente da perdersi in romanticismi la nostra. Gli alberi qui servono sì, ma abbattuti e solo per appenderci le bocce ed i lumini da Nadal e, chissà poi perché, per ‘fare ambiente’ té le Corte: in termini psichiatrici quest'ultima sarebbe rubricata alla voce schizofrenia. Al di là di questo, per ogni autentico tiéser l'albero vivo altro non rappresenta che 'n colmèl drio a sé far!

Beati i poveri di spirito che ingenui credevano bastasse abbassare l'età di chi comanda per cambiare l'andazzo di questo comune... Se no gh'e nè into, non vèn föra! D’altronde, sappiamo bene com’è arrivata al potere questa allegra brigata, con quali sponsor, per quali meriti, chi ne è l’artefice, e qual è il suo vero obiettivo. Di sicuro non il bene del paese, né quello del suo ormai quasi annichilito ‘parco verde’. No, la sua unica ragion d'essere è la ri-elezione in Provincia del suo capo banda. Tutto a suo tempo venne pianificato per questo fine. E in quel caso sì, dopo attenta valutazione, le scelte della candidata sindaca, degli assessori e dei consiglieri in lista, mixando vecchie glorie, buone per ogni stagione, e giovani ‘di prospettiva’, smaniosi di mettersi in mostra e, perché no, di arrotondare il loro stipendio, furono decise per raggiungere in tranquillità proprio quel traguardo finale.

Nessuna competenza specifica, nessuna predisposizione, nessuna particolare sensibilità fu richiesta ai componenti del manipolo designato al comando, se non l'obbedienza assoluta al Padrino. Ancora una volta (purtroppo) dilettanti allo sbaraglio per recitare senza particolari affanni il solito copione, che indecentemente a Tesero va in scena ormai da più di tre decenni. Né più, né meno.

L’ultimo bilancio di previsione, recentemente approvato, ne dà chiara testimonianza. Questi i lavori previsti dal documento contabile:

1 - sistemazione di piazza Tombón, dunque posteggi; la fame di posti macchina non è mai sazia: per quella ‘priorità’ i nostri giovani timonieri, concepiti, nati e cresciuti in auto, già abituati a spostarsi con destrezza in carro armato, farebbero uno spianaverum di tutto l’esistente;

2 - ‘manutenzione’ del Centro del fondo ovvero, per meglio dire, del suo consolidato profondo, irreversibile rosso di gestione;

3 - avanzamento opere interne di Casa Moretto (pallino ‘culturale’ degli esecutivi a trazione P);

4 - foraggiamento associazioni paesane, un refrain immancabile che in termini elettorali qui ripaga sempre (tra l’altro, acquisto nuove divise per il coro Genzianella);

 5 - posizionamento apparecchiature di videosorveglianza e illuminazione di alcune non meglio identificate zone pericolose del paese (evidentemente sciatteria e trasandatezza cominciano a dare i loro frutti);

6 - infine, attenzione! l’altrettanto prioritaria e fondamentale realizzazione della pista di ski-roll (costo d'impianto 800 mila euro), a conferma che
quando il Padrino decide, non c'è santo che tenga e la porcata prima o poi, si fa. 
Così, aggiungendo sperpero a sperpero, i magnifici sei al timone (UNO + cinque) regaleranno altri oneri al comune per gli anni a venire, in barba all’ipotesi di accorpamento della nostra municipalità con quella di Panchià che, secondo i soloni provinciali prossimamente in Sala Bavarese per circuire e plagiare le anime belle ivi presenti, si farebbe, udite, udite... per risparmiare!!!
Ma per favore!

Ario 

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

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Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

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MINU

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