22/04/08

VALE PIU' LA FIRMA O LA RAGIONE?


E' pervenuto al blog lo scritto che qui di seguito volentieri pubblichiamo.


Abbiamo apprezzato la chiara risposta data dal primo cittadino di Tesero ai sostenitori del ripristino della vecchia viabilità riportata dal quotidiano Il Trentino domenica 20 aprile u.s. In particolare l’aver rimarcato il fatto che a fronte delle 300 firme raccolte, contrarie alla revisione viabilistica, ci siano molti concittadini che hanno invece salutato con soddisfazione questo necessario provvedimento amministrativo. Peraltro siamo certi che la maggioranza di quei 300 firmatari abbia deciso di aderire alla sottoscrizione senza valutare e considerare i motivi di fondo che hanno portato all’adozione del provvedimento, per la semplicissima ragione che in occasione della presentazione pubblica del nuovo piano non erano presenti. Dietro tali firmatari crediamo si nasconda invece soprattutto l’egoismo. Quell’egoismo che impedisce di ragionare di fronte all’evidenza inconfutabile dei fatti. Per questo motivo, a tutti quelli che non avessero ancora capito, riproponiamo in sintesi i dati che, dopo un’analisi durata più di due anni, hanno fatto propendere l’Amministrazione per il cambiamento:

1) perché la viabilità antica interna al paese, che venne concepita a suo tempo tutt’al più per il passaggio dei carri agricoli a trazione animale, si trova a dover sostenere il transito di mezzi i cui ingombri sono assolutamente incoerenti con la strutturazione della stessa, tanto che quasi ad ogni incrocio il disimpegno comporta una o più manovre correttive da parte di chi guida;

2) perché è aumentato il numero delle percorrenze medie pro capite degli autoveicoli privati che attraversano il paese ed è aumentato il numero degli autoveicoli circolanti.

3) perché per di mancanza di spazio, non è possibile intervenire all’interno dell’abitato con misure infrastrutturali di protezione e di rispetto, come per esempio marciapiedi o allargamenti, e i pedoni in transito si trovano a muoversi sulla pubblica via in assenza dei requisiti minimi di sicurezza.

L’intervento dell’Amministrazione, alla luce di quanto appena detto – a nostro avviso - era pertanto assolutamente necessario. Se poi l’aver distribuito il traffico, prima insistente tutto su via Stava, in altri luoghi, facendone assorbire soltanto poco più di un quarto a ciascuna delle due direttrici viarie alternative (via Restiesa e via Valusella), abbia generato in taluni una spropositata isteria tanto da far dire ad essi di aver trasformato quei luoghi in un inferno, ciò, anziché confutare le ragioni dell’Amministrazione, caso mai le rafforza! E conferma contemporaneamente due cose. La prima che il provvedimento di revisione viaria, di cui il promotore della raccolta firme rimarca l’assoluta inutilità, era invece del tutto opportuno. La seconda che la parte privilegiata della comunità paesana se ne strafrega di qualsiasi ragione che non sia la propria, cosa che a sua volta ben spiega perché a Tesero, alle recenti elezioni politiche, sia prevalso il voto alla Lega, forza che ammicca all'arroganza dei più furbi e portatrice di quei valori che sono antitetici alla convivenza civile e al rispetto degli altri.


402 teserani che condividono nel merito l'operato della Giunta Comunale

21/04/08

TUTTO IL MONDO E' PAESE


La disaffezione all'appuntamento culturale di qualità non è - come si sarebbe tentati di credere -esclusiva prerogativa dei piccoli paesi. Anche in città riuscire a fare "bella figura" e riempire all'occasione le pubbliche sale è spesso impresa ardua.


Prendiamola alla lontana: l’anno scorso il Conservatorio di Trento invitò il Maestro Massimiliano Damerini a tenere una master class per i propri allievi, cioè un seminario di specializzazione. Supponiamo che ciò sia avvenuto per la competenza del professore, pianista e compositore genovese. Nella stessa occasione (credo fosse maggio), egli tenne in Filarmonica un concerto di musica contemporanea, di quelli che fanno perdere due-tre chili per le energie che richiedono nell’esecuzione. L’ingresso era gratuito, in sala eravamo in 28. Ora il lettore penserà: "Embé? Si vede che non ne valeva la pena. E poi, chi sarebbe, ‘sto Damerini?". Ecco, Lettore, andiamo a vedere chi "sarebbe". Smarrito il dépliant del citato concerto, trovo quel che mi serve in Internet, sul sito del Conservatorio di Genova (presso cui egli insegna ‘Musica da camera’): "Massimiliano Damerini. Ha compiuto gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Alfredo They e di Martha Del Vecchio, diplomandosi in pianoforte e composizione. Considerato uno degli interpreti più rappresentativi della sua generazione, ha suonato in alcuni dei più importanti centri musicali del mondo: Konzerthaus di Vienna, Barbican Hall di Londra, Teatro Alla Scala di Milano, Teatro Colón di Buenos Aires, Herkules Saal di Monaco, Salle Gaveau di Parigi, Victoria Hall di Ginevra, Tonhalle di Zurigo, Auditorio Nacional di Madrid, ecc."... Ora, io vorrei farla breve, ma se non proseguo non capirai il finale: "... collaborando in qualità di solista con prestigiose orchestre, quali: London Philharmonic, BBC Symphony, Sinfonica di Budapest, Radio Olandese, WDR di Colonia, NDR di Amburgo, SWF di Baden-Baden, Bayerischer Rundfunk, Orchestre Philharmonique Suisse, Accademia di S. Cecilia in Roma, RAI, Orquesta Nacional Española, Orquestra Sinfònica Portuguesa, ecc."... Va bene, penso che Tu abbia capito; in caso contrario potrei citare i festival internazionali ai quali ha partecipato, e le innumerevoli registrazioni per le più importanti etichette discografiche, e, inoltre, le numerose opere pianistiche a lui dedicate da altrettanti e importanti compositori contemporanei. Veniamo al dunque. Quest’anno Damerini è stato nuovamente a Trento, dal 13 al 15 marzo, per tenere una master class di due giorni. Si vede che si è accresciuto l’apprezzamento per la sua competenza didattica. Indovina, Lettore: sì, ha tenuto un concerto, il 14 marzo. Questa volta ha eseguito, a quattro mani, con il suo allievo Alessandro Dolci (ventisettenne del quale ti risparmio il già ponderoso curriculum), la settima sinfonia di Gustav Mahler, opera piuttosto rara ad ascoltarsi sia dal vivo che su disco, nella ancor più raramente eseguita trascrizione di uno dei massimi compositori italiani del Novecento, Alfredo Casella (Torino, 1883-Roma, 1947). La sede? No, non il Cimirlo impervio senza mezzi pubblici, né vie carrabili; ancora una volta la Filarmonica. Il prezzo del biglietto? Abbordabile per qualunque tasca: gratuito, cosa pensavi? Avresti dovuto vederli da vicino, quei due: grovigli di mani e braccia che si sovrapponevano e si incrociavano a velocità pazzesche, senza mai scontrarsi, talora suonando anche nella stessa ottava... Avresti dovuto sentirli... ma probabilmente non c’eri, nemmeno stavolta, Lettore. Eri tanto impegnato, come gli altri 110.112 tuoi concittadini, e te lo sei perso. Noi eravamo in trenta, in sala. Ventinove trentini ed io, marziano. La prossima volta, se Massimiliano Damerini conserverà il suo encomiabile umorismo e tornerà a suonare qui, vieni anche tu, Lettore. Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno.


Vittorio Caratozzolo

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
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TESERO DI BIANCO VESTITO

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LA BAMBOLA SABINA

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Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

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SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

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MINU

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