29/01/08

CONSIGLIERE DI CHI?


A proposito del ruolo e della valenza del consigliere comunale nella nostra piccola realtà paesana – di cui ci interrogavamo su questo blog qualche giorno fa – pubblichiamo l’intervento di Alberto Carpella, della lista Civica per Tesero, presentato il 28 gennaio 2008 dallo stesso consigliere comunale di minoranza in occasione dell’ultima seduta consiliare.





Tesero, 28 gennaio 2008

Egr. Sig. Sindaco
Egregi Consiglieri


Vorrei portare alla Vostra attenzione le motivazioni che mi hanno indotto a rassegnare recentemente le dimissioni dalla Commissione Urbanistica e dalla Commissione per il centro storico.
Si tratta di una decisione che vuole essere una presa di posizione verso un atteggiamento irrispettoso del Sig. Sindaco verso i membri della minoranza apostrofati ufficialmente come irresponsabili per il fatto di aver concordato una linea di condotta critica sulle modalità di approccio alla definizione del bilancio comunale di previsione; in sostanza il rifiuto a partecipare ad un incontro, promosso dall’Amministrazione Comunale per il giorno 18 dicembre, per esaminare l’impostazione del bilancio medesimo e della relazione programmatica 2008-2010.
Tale presa di posizione, depositata e protocollata in data 17 dicembre, prende spunto da quanto informalmente (e qui sottolineo la parola per evitare equivoci) comunicato dal Sindaco nella seduta di consiglio del 28 novembre circa l’approvazione del bilancio entro la data del 31 dicembre;
alla luce di questa scadenza e della ravvicinata data di convocazione della riunione era logico domandarsi quale funzione abbia il regolamento di contabilità comunale che prevede scadenze ben precise tra l’approvazione in giunta, la comunicazione di deposito e l’approvazione in Consiglio; il mancato rispetto dei termini del regolamento sembra sia diventata in questi ultimi anni una prassi amministrativa;
la riunione veniva dunque a configurarsi come una semplice occasione per una presa d’atto di un documento già ampiamente impostato, suscettibile al più di piccoli ritocchi; ne è prova il fatto che lo stesso giorno della prevista riunione la Giunta comunale ha approvato il bilancio.
Fatta questa debita premessa per inquadrare il contesto delle mie considerazioni, io penso che in democrazia ognuno abbia il diritto di esprimere, anche con toni decisi, le proprie ragioni; altrettanto sacrosanta è la possibilità di replica.
Quello che non accetto è il termine con il quale il Sindaco, nella risposta comunicata al Capogruppo, qualifica i membri della lista “Civica per Tesero”, e quindi anche il sottoscritto.
Penso di essermi sempre rapportato con coerenza ed impegno a svolgere il ruolo di consigliere, sia per quanto riguarda i lavori del Consiglio Comunale che quelli delle commissioni di cui ho finora fatto parte.
Rimandando pertanto al mittente l’ appellativo “irresponsabili” che ritengo offensivo, colgo l’occasione per manifestare il mio personale disappunto verso lo slittamento a gennaio dell’approvazione del bilancio. Il Sindaco afferma che le colpe non ricadono sull’Amministrazione; ciò mi meraviglia non poco. E’ troppo facile scaricare su altre e non ben precisate persone tale rinvio.
Il Sindaco afferma altresì che l’opposizione si è sempre estraniata dal collaborare alla stesura del bilancio nonostante le continue aperture della maggioranza in tal senso.
Mi chiedo quali siano state tali aperture, quante volte l'Amministrazione abbia convocato la minoranza nei termini di regolamento per una discussione in merito: tutto avviene all'ultimo minuto, quando tutto è già deciso e rimangono solo le briciole per soddisfare altre proposte.
Le possibili occasioni di confronto su temi di una certa importanza sono sistematicamente ridotte alla sterile discussione nel Consiglio dove per la minoranza non esiste nessun margine di proposizione.
Se per aperture il Sindaco intende l’approvazione della convenzione con il Difensore Civico dopo quattro anni di sollecitazioni da parte della minoranza, scusatemi ma ne faccio volentieri a meno.
D’altra parte ricordo chiusure totali (vedi recentemente un no secco ad introdurre nel regolamento ICI la possibilità di considerare ai fini della detrazione per la prima casa un numero di pertinenze superiore ad una) o impegni non rispettati (vedi la puntuale riproposizione di un orario di convocazione del consiglio che non trova riscontro con quanto unanimemente concordato in precedenza); mi rendo conto che sono questioni di poco conto ma tanto basta per creare una situazione di insofferenza.
Il ruolo della minoranza nel nostro paese (come d' altra parte in altre realtà amministrative) è di semplice comparsa, buona quando condivide ed approva le scelte dell' Amministrazione e da censurare con forza ogni qualvolta si permette di dissentire.
Le mie dimissioni dalle commissioni consiliari sono la manifestazione di questo stato d’animo: se poi, a fronte di un impegno portato avanti con coerenza, devo riscontrare come, e qui mi riferisco alla Commissione Urbanistica, molte decisioni assunte all’unanimità dai componenti vengano successivamente stravolte per decisioni calate dall’alto, il quadro di questo deterioramento dei rapporti è completo.
Non so se in futuro ci sarà spazio per appianare queste divergenze; in ogni modo cercherò di onorare fino in fondo e con il massimo impegno il mandato che mi è stato assegnato.

Alberto Carpella
Consigliere comunale della lista
“Civica per Tesero”

1 commento:

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