Il progetto per Malga Lagorai anima, tardi ahimè, il confronto tra diversi modi di intendere la tutela dell'ambiente.
Personalmente ritengo che la catena del Lagorai, per la sua unicità e la sua ancora non forte carica di antropizzazione, sia un bene collettivo di inestimabile valore, anche economico. Spesso si tende a sottovalutare la ricchezza reale che un ambiente non compromesso porta con sé: si possiede un'unicità irripetibile che proprio per le sue caratteristiche qualifica in positivo un territorio.
Concordo con molte delle osservazioni fatte dal Comitato Vicini del Lagorai. Se il recupero della struttura è doveroso perché trasformarla in parte in struttura alberghiera? (solo chi ha scarse capacità intellettive o chi è in cattiva fede può infatti scambiare il progetto presentato per quello di un bivacco). L'esperienza ci insegna che, dopo le strutture di arroccamento, a breve distanza di tempo arrivano i servizi (strade, acquedotti, fognature) che compromettono ulteriormente il sistema ambientale.
Molto meglio sarebbe stato ristrutturare la malga con lievi miglioramenti e consentire alla gestione di somministrare pranzi alpini ai turisti. Si sarebbe trattato di un modo intelligente di guardare al futuro senza stravolgere un ambiente preziosissimo. Lo ha accennato in un suo intervento il consigliere provinciale Cavada, dimenticando però che nel progetto approvato la destinazione di buona parte dell'edificato, di fatto, è a carattere alberghiero.
Se poi penso a come la questione è stata affrontata dalla maggioranza comunale di Tesero, cadono veramente le braccia. Nessun confronto vero, nessuna apertura al dialogo, persino il rifiuto della richiesta della minoranza di ascoltare in consiglio comunale i diversi attori in campo. Con la ciliegina sulla torta dell'assessore Lidia Canal che, riferendosi al Comitato Vicini, lo ha liquidato con un lapidario “Siamo noi a decidere in casa nostra”. Ci mancherebbe Assessore, ma sarebbe molto meglio decidere dopo un confronto che non basandosi esclusivamente sulla forza dei numeri!
Non è quindi in discussione la necessità di recuperare Malga Lagorai. Il modo con cui lo si sta facendo è però del tutto discutibile. Da più di quarant'anni si parla, impropriamente, di “valorizzazione” del lago di Lagorai. Nella mia esperienza amministrativa mi sono sempre opposto ad un'aggressione di quella zona proprio per le finalità mai esplicitamente affermate di questa richiesta: sfruttare economicamente, per il tornaconto di pochi, un bene collettivo di inestimabile valore.
Maurizio Zeni
Il confronto è sempre costruttivo, la prego però di
RispondiEliminaessere corretto nel riportare effettivamente quanto detto e non travisare le dichiarazioni
fatte; in seno a quel consiglio ho dichiarato che gli amministratori in primis devono ricordare che in merito a tale questione, il loro compito è quello di rappresentare il sentimento ed il volere dei loro cittadini cosa peraltro assolutamente logica e corretta.
E i "loro" cittadini come si esprimono? Non mi pare sia mai stato fatto un sondaggio per chiedere il "loro" parere. Rappresentate veramente un bel sentimento pubblico...
RispondiEliminaAll'origine del tutto sta il solito, annoso, problema della rappresentanza. Di come, nella nostra realtà, venga selezionata (e poi fatta votare!) la cosiddetta classe dirigente. Vogliamo fare un po' di polemica? E facciamola! Vi siete mai chiesti come mai l'attuale prima cittadina sia diventata sindaca? Non certo per meriti amministrativi pregressi, né per aver dimostrato chissà quale talento politico durante il quinquennio trascorso sonnacchiando sui banchi dell'Opposizione. Ceschini è sindaca solo perché Pietro Degodenz (dominus assoluto delle sorti politiche di questo paese) a suo tempo decise di metterla là. Punto! Tutta l'attuale giunta comunale è stata 'costruita' più o meno alla stessa maniera: per vicinanza all'anzidetto dominus, e/o per diritto dinastico (Canal e M.Cristel). Sono amministratori con autonomia (e forse anche capacità) di pensiero prossime allo zero. Rispondono al loro signore. Punto!
RispondiEliminaLe gravi offese gratuite e le insinuazioni infondate le
RispondiEliminalascio fare ai malmostosi
frustrati come Lei concludendo qui,
come al solito, un dibattito
infruttuoso e sconsiderato.
Auguri di Buona Pasqua!
Lidia Canal
Malmostoso !!! Ma dove l'avranno trovato questo aggettivo ?? che ridere. Dal vocabolario Treccani: malmostóso agg. [comp. di mal(e)1 e mostoso (nel sign. di «sugoso»)]. – Voce region. lombarda, ma entrata anche nel linguaggio comune e spec. nell’uso giornalistico, che significa propriam. «che fa o dà poco sugo», e di qui, riferito a persona, musone, scontroso, intrattabile, sgarbato, scorbutico: una persona dall’aria malmostosa.
RispondiEliminaSe le insinuazioni sono infondate basta chiarire e spiegarne il perchè. Ma non mi pare questo sia stato fatto.
Buongiorno, non entro nel merito del dibattito politico del comune di Tesero. Da cittadino di Fiemme che cerca nel suo piccolo di essere rispettoso dell'ambiente però volevo sottolineare che non mi sembra uno scandalo pensare ad avere una malga che distribuisce pasti caldi al Lago di Lagorai.
RispondiEliminaNoto putroppo delle contraddizioni in chi chiede un Lagorai immacolato e magari percorre 200 km con l'auto per raggiungerlo e godersi una gita solitaria. Discuterei con voi di ambiente a 360° magari guardando se i nostri vestiti sono "Made in China", realizzati con l'energia di centrali a carbone e che hanno un'impronta ecologica di oltre 10.000 km via nave. Discuterei dei carrelli della spesa stracolmi di cibo prodotto con antiparassitari e veleni. Abbiamo un solo mondo e siamo tutti responsabili del suo ambiente. Quando tutti saremo coerenti nella nostra vita quotidiana potremmo parlare liberamente di rispetto dell'ambiente.