L’antefatto
Nella
primavera del 2015, dopo cinque anni trascorsi in purgatorio in
seguito alla sconfitta elettorale del 2010, il signor
P,
che da dietro le quinte s'era barcamenato riuscendo comunque a
influenzare le scelte della giunta guidata da Francesco Zanon, pensò
bene di tornare al potere 'direttamente' raffazzonando una squadra
di giovani rampanti ai suoi completi ordini. Pose alla guida di quel
green
team
una sua fedelissima pedina, una ragazzetta inesperta, arrivista ed
ambiziosa, ex valletta della Banda, nei confronti della quale
vantava precedenti crediti politici (era stato lui cinque anni prima
a procurarle i voti per entrare in consiglio) facendola affiancare al
comando, a mo’ di cintura di sicurezza, da due 'vecchie volpi del
Palazzo' (Zanon G. e C.). Questa 'squadra', in seguito al responso
(seppur risicato) esitato dalle urne del maggio 2015, pur già
avvertita delle difficoltà relazionali che avrebbe trovato nella
dialettica amministrativa con il Segretario, prese in mano la
gestione del Comune di Tesero.
Erano
in tre a conoscere bene il 'caratteraccio' del Capufficio
e quindi consapevoli del rischio di una difficile convivenza, ma
l’ambizione e la voglia di potere prevalsero sul tatto e l'accortezza. Trascorsa una breve
‘luna di miele’, tutto cambiò rapidamente e gli attriti con il
funzionario comunale aumentarono sino ad arrivare al punto di
rottura.
La
cronaca
Che
fare, dunque? I Cinque
maghi (leggi Giunta comunale)
decidono di chiedere aiuto a mamma Provincia, ma dimostrando scarsa
abilità politica e superficialità sottovalutano le conseguenze
della situazione in divenire.
Prima,
perdono malamente il referendum comunale, e già questo avrebbe
dovuto frenarli dall’intento di sospendere il Segretario.
Un’amministrazione seria, dopo il fallimento della fusione, non
avrebbe preso a calci il funzionario capo. Avrebbe fatto il
possibile per avviare con urgenza le cosiddette gestioni
associate,
rimboccandosi le maniche e lavorando con la massima celerità assieme
ai comuni dell’ambito al quale appartiene Tesero, cioè con
Panchià, Ziano e Predazzo per far partire almeno due dei servizi
(tra cui proprio la segreteria) richiesti obbligatoriamente dalla
PAT, da gestire in forma associata.
Invece,
i nostri geniali amministratori pensano bene di sospendere il Primo
responsabile amministrativo per 45 giorni, dal 6 giugno al 21 luglio
2016, bloccando di fatto, con questa sconsiderata azione, l’attività
amministrativa.
Non
considerando che con la gestione associata del servizio
di segreteria
un solo segretario sarebbe diventato titolare della Segreteria dei
quattro comuni e gli altri avrebbero dovuto collaborare, e che dunque
il problema si sarebbe risolto da solo. Attualmente i segretari
titolari sono due, quello di Predazzo e quello di Tesero oltre al
Vice di Predazzo. Questo trio avrebbe dovuto gestire le segreterie
dei quattro comuni con modalità da definire tra le amministrazioni
coinvolte. Perché
intelligentemente non s'intraprese questa strada così da non
arrecare danno al Comune?
Forse
nessuno si è chiesto quanto costerà in termini amministrativi e
finanziari lo scherzetto al Segretario architettato da Ceschini &
Co, perpetrato nel momento meno opportuno che potessero scegliere.
Vediamo:
- Segretario titolare sospeso per 45 giorni, il Comune deve corrispondergli l’assegno alimentare pari a circa il 50% della retribuzione;
- Segretaria supplente del segretario: stipendio per 45 giorni – (un segretario va pagato cmq- quindi questa spesa non si considera);
- Pagamento della sostituzione con altro segretario, della segretaria supplente, a sua volta assente per malattia una decina di giorni;
- Costi per la Commissione nominata dalla Provincia con deliberazione n. 1023 del 24 giugno 2016, per accertare l’incompatibilità ambientale del Segretario con il Sindaco ; compenso, € 4.500,00.- al Presidente ed € 4.000,00.- ai commissari, oltre alle spese di viaggio;
- Costi per le consulenze ed il patrocinio legale;
- Costi per viaggi a Trento della Sindaca e degli assessori;
- Indennità di carica, indebitamente percepita dai Cinque Maghi, causa parziale inattività;
- Danni causati dai 45 giorni di blocco dell'attività amministrativa.
Come
minimo si possono ipotizzare 30.000 euro di spese, senza manco la
garanzia di ottenere il risultato atteso.
Proseguiamo.
A cosa era finalizzata la sospensione? Ad un collocamento in
disponibilità del Segretario? Si presume di sì. Problemi con il
Segretario, si sa, ne hanno avuti praticamente tutti gli
amministratori, ma non era certo questo il momento per azzardare uno
strappo probabilmente irreversibile. Un
segretario non si può licenziare, a meno che non compia un reato.
È possibile collocarlo in disponibilità se dopo attenta indagine la
Commissione provinciale di cui sopra conferma l’incompatibilità
ambientale tra lui e l’esecutivo. L’iter procedurale obbliga il
sindaco che intenda dimostrare una situazione di incompatibilità del
proprio segretario a produrre alla PAT una relazione che comprovi
l'esistenza di gravi disfunzioni amministrative causate dal
comportamento del funzionario.
Dalla
delibera della PAT sopracitata si evince peraltro che la legge
regionale prevede che la procedura in commissione debba
essere preceduta da un tentativo obbligatorio di conciliazione
finalizzato a ricomporre le controversie o concordare il
trasferimento in mobilità del segretario presso altro ente.
Se il tentativo di conciliazione ha esito positivo, la commissione
non viene attivata. In questo caso ci può stare un trasferimento in
mobilità presso la Provincia o altro Ente ovvero
il rientro in servizio del Segretario.
E’ ovvio comunque che in tal caso Defrancesco chiederà i danni morali ed
economici per i 45 giorni di sospensione…quindi spese legali,
indennizzo risarcitorio che potrebbe essere stabilito dal giudice del
lavoro, etc. etc. Il tutto a carico del Comune!
Gli
scenari
Adesso
cosa potrebbe succedere?
Ipotesi
1 :
la
conciliazione non dà esito positivo.
La
Commissione provinciale dà inizio al procedimento per l’accertamento
dell'eventuale incompatibilità ambientale con pronunciamento entro
quaranta giorni dalla prima seduta convocata. Il risultato
dell’indagine deve essere trasmesso al presidente del consiglio
comunale e al segretario non oltre quindici giorni dalla conclusione
dell’istruttoria; se
la Commissione accerta l’oggettiva incompatibilità ambientale, il
consiglio comunale può deliberare il collocamento in disponibilità
del segretario con il voto favorevole della maggioranza dei
consiglieri assegnati, informandolo del provvedimento;
il
segretario comunale
di cui è dichiarata la messa in disponibilità viene
sospeso dal servizio,
ma mantiene il rapporto di lavoro col comune per un anno (per i primi
sei mesi con trattamento economico intero, successivamente ridotto a
metà);
la
sede segretarile è considerata vacante fin dalla dichiarazione del
consiglio. (deliberazione 1023 della PAT).
Sembra
pertanto di capire che il Comune, dopo la conferma da parte del
consiglio comunale della messa in disponibilità, dovrebbe
corrispondere lo stipendio intero al segretario per 6 mesi e al 50%
per altri sei, oltre a pagare un sostituto. Una
maggiore spesa che potrebbe attestarsi più o meno su 50.000 euro
oltre ai 30.000 di cui sopra.
Ipotesi
2:
la
Commissione non rileva alcuna incompatibilità. A
quel punto il segretario che nel frattempo sarà già rientrato al
lavoro, potrebbe chiedere i danni morali ed economici.
E qui come sopra detto, il risarcimento lo potrebbe stabilire il
giudice del lavoro. E quindi altro che 30.000 euro!!!
In
ogni caso la spesa, in qualsiasi modo si risolva la questione sarà
molto consistente. Come potrà far fronte a ciò il nostro Comune?
Dove reperirà i fondi? Tagliando spese e creando ulteriori
disservizi ai cittadini? Ma certo. E allora? Chi se ne frega!
L’importante è produrre opere di interesse generale e di sicuro
avvenire, come la
pista da ski roll della
quale proprio in questi giorni
–
con determina del geometra Longo –
è
stato affidato l’incarico di progettazione!
E si perché è l’ opera chiesta a gran voce e all’unanimità
dalla famosa gente di Tesero! O no?
Conclusione
Se
la storia del segretario dovesse andare male per il Comune (ipotesi
2) e la Corte dei Conti fiutasse il danno erariale, saranno cavoli
amari. Consigliamo
ai cinque improvvisati maghi Merlino di ingurgitare una qualche
pozione magica per trasformarsi in topolini e seguire il pifferaio
magico (alias San Piero da Tiezer) sü
par Propian e sconerse te valghe büsa!
Ve
la ricordate la fiaba tedesca del pifferaio di Hamelin, il cacciatore
di topi? Andate a rileggerla se avete voglia, la trovate a questo
link: http://www.filastrocche.it/contenuti/il-pifferaio-magico/
Il
Grillo Parlante