20/07/16

CARTELLINO ROSSO AL SEGRETARIO, O SCACCO MATTO ALLA GIUNTA?

L’antefatto



Nella primavera del 2015, dopo cinque anni trascorsi in purgatorio in seguito alla sconfitta elettorale del 2010, il signor P, che da dietro le quinte s'era barcamenato riuscendo comunque a influenzare le scelte della giunta guidata da Francesco Zanon, pensò bene di tornare al potere 'direttamente' raffazzonando una squadra di giovani rampanti ai suoi completi ordini. Pose alla guida di quel green team una sua fedelissima pedina, una ragazzetta inesperta, arrivista ed ambiziosa, ex valletta della Banda, nei confronti della quale vantava precedenti crediti politici (era stato lui cinque anni prima a procurarle i voti per entrare in consiglio) facendola affiancare al comando, a mo’ di cintura di sicurezza, da due 'vecchie volpi del Palazzo' (Zanon G. e C.). Questa 'squadra', in seguito al responso (seppur risicato) esitato dalle urne del maggio 2015, pur già avvertita delle difficoltà relazionali che avrebbe trovato nella dialettica amministrativa con il Segretario, prese in mano la gestione del Comune di Tesero.

Erano in tre a conoscere bene il 'caratteraccio' del Capufficio e quindi consapevoli del rischio di una difficile convivenza, ma l’ambizione e la voglia di potere prevalsero sul tatto e l'accortezza. Trascorsa una breve ‘luna di miele’, tutto cambiò rapidamente e gli attriti con il funzionario comunale aumentarono sino ad arrivare al punto di rottura.



La cronaca



Che fare, dunque? I Cinque maghi (leggi Giunta comunale) decidono di chiedere aiuto a mamma Provincia, ma dimostrando scarsa abilità politica e superficialità sottovalutano le conseguenze della situazione in divenire.

Prima, perdono malamente il referendum comunale, e già questo avrebbe dovuto frenarli dall’intento di sospendere il Segretario. Un’amministrazione seria, dopo il fallimento della fusione, non avrebbe preso a calci il funzionario capo. Avrebbe fatto il possibile per avviare con urgenza le cosiddette gestioni associate, rimboccandosi le maniche e lavorando con la massima celerità assieme ai comuni dell’ambito al quale appartiene Tesero, cioè con Panchià, Ziano e Predazzo per far partire almeno due dei servizi (tra cui proprio la segreteria) richiesti obbligatoriamente dalla PAT, da gestire in forma associata.

Invece, i nostri geniali amministratori pensano bene di sospendere il Primo responsabile amministrativo per 45 giorni, dal 6 giugno al 21 luglio 2016, bloccando di fatto, con questa sconsiderata azione, l’attività amministrativa.

Non considerando che con la gestione associata del servizio di segreteria un solo segretario sarebbe diventato titolare della Segreteria dei quattro comuni e gli altri avrebbero dovuto collaborare, e che dunque il problema si sarebbe risolto da solo. Attualmente i segretari titolari sono due, quello di Predazzo e quello di Tesero oltre al Vice di Predazzo. Questo trio avrebbe dovuto gestire le segreterie dei quattro comuni con modalità da definire tra le amministrazioni coinvolte. Perché intelligentemente non s'intraprese questa strada così da non arrecare danno al Comune?



Forse nessuno si è chiesto quanto costerà in termini amministrativi e finanziari lo scherzetto al Segretario architettato da Ceschini & Co, perpetrato nel momento meno opportuno che potessero scegliere. Vediamo:



  • Segretario titolare sospeso per 45 giorni, il Comune deve corrispondergli l’assegno alimentare pari a circa il 50% della retribuzione;
  • Segretaria supplente del segretario: stipendio per 45 giorni – (un segretario va pagato cmq- quindi questa spesa non si considera);
  • Pagamento della sostituzione con altro segretario, della segretaria supplente, a sua volta assente per malattia una decina di giorni;
  • Costi per la Commissione nominata dalla Provincia con deliberazione n. 1023 del 24 giugno 2016, per accertare l’incompatibilità ambientale del Segretario con il Sindaco ; compenso, € 4.500,00.- al Presidente ed € 4.000,00.- ai commissari, oltre alle spese di viaggio;
  • Costi per le consulenze ed il patrocinio legale;
  • Costi per viaggi a Trento della Sindaca e degli assessori;
  • Indennità di carica, indebitamente percepita dai Cinque Maghi, causa parziale inattività;
  • Danni causati dai 45 giorni di blocco dell'attività amministrativa.



Come minimo si possono ipotizzare 30.000 euro di spese, senza manco la garanzia di ottenere il risultato atteso.



Proseguiamo. A cosa era finalizzata la sospensione? Ad un collocamento in disponibilità del Segretario? Si presume di sì. Problemi con il Segretario, si sa, ne hanno avuti praticamente tutti gli amministratori, ma non era certo questo il momento per azzardare uno strappo probabilmente irreversibile. Un segretario non si può licenziare, a meno che non compia un reato. È possibile collocarlo in disponibilità se dopo attenta indagine la Commissione provinciale di cui sopra conferma l’incompatibilità ambientale tra lui e l’esecutivo. L’iter procedurale obbliga il sindaco che intenda dimostrare una situazione di incompatibilità del proprio segretario a produrre alla PAT una relazione che comprovi l'esistenza di gravi disfunzioni amministrative causate dal comportamento del funzionario.

Dalla delibera della PAT sopracitata si evince peraltro che la legge regionale prevede che la procedura in commissione debba essere preceduta da un tentativo obbligatorio di conciliazione finalizzato a ricomporre le controversie o concordare il trasferimento in mobilità del segretario presso altro ente. Se il tentativo di conciliazione ha esito positivo, la commissione non viene attivata. In questo caso ci può stare un trasferimento in mobilità presso la Provincia o altro Ente ovvero il rientro in servizio del Segretario. E’ ovvio comunque che in tal caso Defrancesco chiederà i danni morali ed economici per i 45 giorni di sospensione…quindi spese legali, indennizzo risarcitorio che potrebbe essere stabilito dal giudice del lavoro, etc. etc. Il tutto a carico del Comune!



Gli scenari



Adesso cosa potrebbe succedere?



Ipotesi 1 :



la conciliazione non dà esito positivo. La Commissione provinciale dà inizio al procedimento per l’accertamento dell'eventuale incompatibilità ambientale con pronunciamento entro quaranta giorni dalla prima seduta convocata. Il risultato dell’indagine deve essere trasmesso al presidente del consiglio comunale e al segretario non oltre quindici giorni dalla conclusione dell’istruttoria; se la Commissione accerta l’oggettiva incompatibilità ambientale, il consiglio comunale può deliberare il collocamento in disponibilità del segretario con il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri assegnati, informandolo del provvedimento;



il segretario comunale di cui è dichiarata la messa in disponibilità viene sospeso dal servizio, ma mantiene il rapporto di lavoro col comune per un anno (per i primi sei mesi con trattamento economico intero, successivamente ridotto a metà);

la sede segretarile è considerata vacante fin dalla dichiarazione del consiglio. (deliberazione 1023 della PAT).

Sembra pertanto di capire che il Comune, dopo la conferma da parte del consiglio comunale della messa in disponibilità, dovrebbe corrispondere lo stipendio intero al segretario per 6 mesi e al 50% per altri sei, oltre a pagare un sostituto. Una maggiore spesa che potrebbe attestarsi più o meno su 50.000 euro oltre ai 30.000 di cui sopra.



Ipotesi 2:



la Commissione non rileva alcuna incompatibilità. A quel punto il segretario che nel frattempo sarà già rientrato al lavoro, potrebbe chiedere i danni morali ed economici. E qui come sopra detto, il risarcimento lo potrebbe stabilire il giudice del lavoro. E quindi altro che 30.000 euro!!!

In ogni caso la spesa, in qualsiasi modo si risolva la questione sarà molto consistente. Come potrà far fronte a ciò il nostro Comune? Dove reperirà i fondi? Tagliando spese e creando ulteriori disservizi ai cittadini? Ma certo. E allora? Chi se ne frega! L’importante è produrre opere di interesse generale e di sicuro avvenire, come la pista da ski roll della quale proprio in questi giorni – con determina del geometra Longo – è stato affidato l’incarico di progettazione! E si perché è l’ opera chiesta a gran voce e all’unanimità dalla famosa gente di Tesero! O no?



Conclusione



Se la storia del segretario dovesse andare male per il Comune (ipotesi 2) e la Corte dei Conti fiutasse il danno erariale, saranno cavoli amari. Consigliamo ai cinque improvvisati maghi Merlino di ingurgitare una qualche pozione magica per trasformarsi in topolini e seguire il pifferaio magico (alias San Piero da Tiezer) sü par Propian e sconerse te valghe büsa!



Ve la ricordate la fiaba tedesca del pifferaio di Hamelin, il cacciatore di topi? Andate a rileggerla se avete voglia, la trovate a questo link: http://www.filastrocche.it/contenuti/il-pifferaio-magico/





Il Grillo Parlante






INCANTO NOTTURNO

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Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

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Bepi Zanon

TESERO 1929

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PASSATO

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ANCORA ROSA

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VIA STAVA ANNI '30

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TESERO DI BIANCO VESTITO

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LA BAMBOLA SABINA

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SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

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