03/09/14

BANDE E BUOI DEI PAESI TUOI


Mi risveglio. Boia cane, anche oggi piove. D'improvviso balena un pensiero: tra due mesi soltanto, dopo un’annata siffatta, dovrò risentire ululare i cannoni di Ciro. Rabbrividisco. Ma quanta acqua sarà caduta su queste terre da gennaio in qua? È un record assoluto, ne sono certo. Anzi, forse no. Prudenza, prudenza ché poi i meteorologi rovistando nei loro archivi trovano una precedente peggiore situazione e ti confutano… Comunque, via, se non è record poco ci manca. Accendo la radio sintonizzata su Radio3Mondo. La conduttrice sta commentando i reportage della stampa estera sui venti di guerra sempre più impetuosi che soffiano a duemila chilometri da qui. Se effettivamente l’Europa e gli USA si mettono a stuzzicare l’orso russo (un filo appena più aggressivo della povera Daniza) mi sa che va a finire molto male. Ma le cattive notizie purtroppo non si fermano qui. La fantomatica organizzazione terroristica ISIS ieri ha decapitato un altro giornalista statunitense minacciando contemporaneamente una nuova esecuzione. L'ebola in Africa sta scappando di mano alle autorità sanitarie. La crisi economica nell’euro-zona si sta approfondendo sempre di più... Insomma alle 7 e 20, prima di acchiapparmi un attacco di panico, spengo l’apparecchio. Allora, per mitigare almeno un po’ questo senso di vertigine prendo l’Adige del 2 settembre e gli dò una scorsa. Leggere la stampa locale fa bene, trovi sempre qualcosa di leggero e frizzante che ti tira su... Giunto infatti alla pagina di Fiemme & Fassa che ti leggo? Finalmente una bella notizia! Si racconta di una nuova trovata, una goliardata, una gara tra bande musicali che starebbe impazzando su YouTube. Una disfida a chi la “suona” meglio nell’acqua di una piscina o, per i sodalizi più audaci, di un brenzo, e che, di chiamata in chiamata, sta allargandosi a macchia d’olio tra i corpi musicali delle valli avisiane. Non ho ancora visto i filmati e non ho quindi ascoltato le performance delle museghe in gioco. Non so nemmeno se gli strumentisti si siano immersi in divisa o in mutande, sino alla cinta o completamente. Né se il giudizio di merito sia stato delegato a una giuria esterna nominata per l’occasione. Penso comunque che i pezzi oggi in repertorio pur eseguiti in quell’inusuale elemento liquido vadano benissimo. La trovata non è affatto male, perbacco. Sì, a qualche clarinetto potrebbe gonfiarsi un cuscinetto e a qualche corno arrugginirsi un ritorto, ma soppesati per bene i pro e i contro dell'iniziativa il rischio di un piccolo danno collaterale va corso senz’altro. Bravi. Complimenti.

Ario

2 commenti:

  1. Analisi lucidissima. Siamo oltre la frutta...

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  2. Mi associo al commento precedente; ormai ci sta sfuggendo tutto di mano, l'importante è apparire facendo sempre qualcosa di nuovo: fa lo stesso se la novità è demenziale! Il guaio è che alla maggior parte delle persone tutto questo piace. E di conseguenza una domanda nasce spontanea: chi è fuori dal coro? La risposta non è per nulla scontata...e il dubbio ti rode.

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