Dopo lo svolgimento della campagna elettorale per il rinnovo del parlamento nazionale, ieri, e oggi pure, sarebbe stato il momento della cosiddetta riflessione.
Dalla mezzanotte di venerdì 2 marzo ultimo scorso tutti i partiti ed i rappresentanti politici sono (sarebbero) obbligati al silenzio elettorale.
Non è possibile fare alcuna propaganda elettorale che sia essa di invito a votare se stessi od il proprio partito o che sia denigratoria degli altri al fine di ottenere indirettamente il consenso per sé.
E’ un divieto che vige ovviamente per tutti.
Tuttavia, ieri e verosimilmente pure oggi, i telefonini di moltissimi Teserani sono stati tempestati, come d'abitudine, dai consueti sms provenienti dal nostro campione in Provincia, con l'invito rivolto ai suoi affiliati, notoriamente incapaci di valutare autonomamente alcunché e sempre genuflessi al suo cospetto, a votare per il signor Lorenzo Dellai.
Un'azione che contravviene alla legge 4 aprile 1956 n. 212, integrata da interventi successivi.
Avremmo molto da scrivere in proposito e la tentazione è forte, ma lasciamo perdere. Non ne vale la pena. Conosciamo troppo bene questa comunità di anime perse.
Ci limitiamo solo a denunciare attraverso questo blog tale azione e, vanamente, a segnalarla agli organi competenti.
L'Orco
Dalla mezzanotte di venerdì 2 marzo ultimo scorso tutti i partiti ed i rappresentanti politici sono (sarebbero) obbligati al silenzio elettorale.
Non è possibile fare alcuna propaganda elettorale che sia essa di invito a votare se stessi od il proprio partito o che sia denigratoria degli altri al fine di ottenere indirettamente il consenso per sé.
E’ un divieto che vige ovviamente per tutti.
Tuttavia, ieri e verosimilmente pure oggi, i telefonini di moltissimi Teserani sono stati tempestati, come d'abitudine, dai consueti sms provenienti dal nostro campione in Provincia, con l'invito rivolto ai suoi affiliati, notoriamente incapaci di valutare autonomamente alcunché e sempre genuflessi al suo cospetto, a votare per il signor Lorenzo Dellai.
Un'azione che contravviene alla legge 4 aprile 1956 n. 212, integrata da interventi successivi.
Avremmo molto da scrivere in proposito e la tentazione è forte, ma lasciamo perdere. Non ne vale la pena. Conosciamo troppo bene questa comunità di anime perse.
Ci limitiamo solo a denunciare attraverso questo blog tale azione e, vanamente, a segnalarla agli organi competenti.
L'Orco