26/01/18

OSPEDALE, DISTRAZIONE DI MASSA


Nemmeno per un capopopolo di professione è facile risolvere i problemi e tranquillizzare gli animi esacerbati. Soprattutto per un capopopolo che a Palazzo, per questo primo giro, conta zero.  Però, per la sua gente, dire la verità potrebbe anche bastare. Farebbe bene a spiegare alcune contraddizioni, piccole piccole, che la nossa ŝente, abituata a far di conto, coglie immediatamente  in questa vicenda dall'andamento carsico che in cronaca locale, di tanto in tanto emerge e poi scompare. 
 
Dovrebbe spiegare al Comitato  di difesa e ai tanti cittadini suoi elettori il clamoroso paradosso tra il ribadire la necessità  del ridimensionamento o addirittura della soppressione di alcuni servizi sanitari periferici, accentrandoli nel capoluogo provinciale   per risparmiare risorse, e, contemporaneamente, organizzare un efficientissimo servizio di trasporto notturno delle partorienti, da Cavalese a Trento in elicottero, nonché presentare in gran pompa il rendering di un nuovo ospedale di Fiemme. 
Spiegando questa macroscopica incongruenza  forse il popolo capirebbe di assistere soltanto ad un ennesimo spettacolo d'illusionismo e allora  forse gli animi si accheterebbero.
Poi all'uscita, nella concitazione, forse qualcuno verrebbe preso a calci ed a forcate, ma poi la polemica finalmente cesserebbe. Forse. 

24/01/18

LA COPENAGHIZZAZIONE DI FIEMME. SOLO UTOPIA?

Appena finirà la campagna elettorale nazionale, con le tante irrealizzabili promesse alla pancia dell’italico corpo elettorale, partirà quella regionale/provinciale per le elezioni d’autunno. Attraverso i soliti giochi d'illusionismo cercherà di spronare ai seggi (per votar giusto!) gli stanchi e satolli elettori delle due province autonome. Con meno enfasi in Alto Adige, con toni più da osteria in Trentino.
Un paio di tornate fa l'uscente assessore fiemmese in Provincia ci aveva promesso nientemeno che il treno sulla 48. Chi lo ricorda? Chi l'ha visto (il treno)? Il noto cavaleseno cavalcava allora il tema della mobilità sostenibile e oltre alla nuova strada ferrata, secondo quell'immaginifico filone acchiappavoti, la valle sarebbe stata solcata da piste ciclabili in quota paesi e percorsa da autobus elettrici o a idrogeno.
Finita la festa e riconfermato Gilmozzi a Trento, gabbato l'elettore credulone. Il treno e tutto il resto venne riposto nello scrigno dei sogni e di mobilità sostenibile, targata P.A.T., non se ne parlò più. 
Le ‘politiche verdi' del trasporto pubblico-privato, non più necessarie e urgenti per... arrivare a Trento, furono delegate ai meno fantasiosi consiglieri comunali di valle, riducendosi per lo più nella mai risolta e affannata ricerca di posti auto, parcheggi e nuove strade, oltreché nella reiterata manifestazione propagandistica Fiemme senz'auto. Comoda occasione, quest'ultima, per guadagnarsi gratis l'ennesimo articolo 'verde' in pagina locale. Uniche eccezioni i comuni di Predazzo e (soprattutto) Ziano, che alle chiacchiere hanno fatto seguire anche azioni concrete.
Al netto della propaganda, il tema della mobilità sostenibile nei paesi e tra i paesi della valle, seguendo il virtuoso esempio delle anzidette municipalità, potrebbe però finalmente venire analizzato e approfondito in funzione di un’autentica rivoluzione ecologica.
Con la bici, tradizionale o a pedalata assistita, al centro del progetto.
Se la cosiddetta copenaghizzazione è ormai una magnifica realtà in alcune importanti città del Nord Europa e degli Stati Uniti, com’è possibile che in una valle di appena 20.000 abitanti ci sia ancora tutto questo timore ad avviare un processo così virtuoso? Non dovrebbe essere un tabù per una valle che da decenni vende all'estero l'immagine dell'eccellenza turistica. Anzi! Perché mai, se alcune amministrazioni, dimostrando particolare sensibilità a questo tema, si sono attivate senza indugio con progetti e opere di largo respiro, in altre vi è un'inerzia mortale?
A Tesero, per esempio, fatti nisba. Soltanto chiacchiere da sbandierare di tanto in tanto per darsi un po' di tono. Da decenni si parla del collegamento pedonale Tesero-Piera, così come del rifacimento della piazza principale del paese. Non se ne è fatto nulla, né, probabilmente, se ne farà. La sistemazione in chiave ecologica di piazza Battisti è uno slogan da usare quando la pochezza del pensiero amministrativo supera, anche per chi lo esprime,  la soglia dell’intollerabile. Prefigurare allora biciclette in competizione con l'auto, neanche pensarlo!

Non sappiamo come la pensino nel merito i consiglieri dell'Opposizione, ma, ben consci dell'incapacità dell'attuale compagine al comando di elaborare idee innovative, la speranza di arrivare a concretizzare qualcosa entro tempi non biblici dipenderà eventualmente dalle proposte e dalla tenacia con la quale la Minoranza saprà portarle avanti.

A.D.


 

INCANTO NOTTURNO

INCANTO NOTTURNO
Sara

LE OCHE E I CHIERICHETTI

LE OCHE E I CHIERICHETTI
Bepi Zanon

TESERO 1929

TESERO 1929
Foto Anonimo

PASSATO

PASSATO
Foto Orco

ANCORA ROSA

ANCORA ROSA
Foto Archivio

VIA STAVA ANNI '30

VIA STAVA ANNI '30
foto Anonimo

TESERO DI BIANCO VESTITO

TESERO DI BIANCO VESTITO
Foto Giuliano Sartorelli

LA BAMBOLA SABINA

LA BAMBOLA SABINA
Foto Euro

LA VAL DEL SALIME

LA VAL DEL SALIME
Foto Euro

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN

SEBASTIAN E IL BRENZO DI BEGNESIN
Foto di Euro Delladio

MINU

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