Nemmeno per un capopopolo di professione è facile risolvere i problemi e tranquillizzare gli animi esacerbati. Soprattutto per un capopopolo che a Palazzo, per questo primo giro, conta zero. Però, per la sua gente, dire la verità potrebbe anche bastare. Farebbe bene a spiegare alcune contraddizioni, piccole piccole, che la nossa ŝente, abituata a far di conto, coglie immediatamente in questa vicenda dall'andamento carsico che in cronaca locale, di tanto in tanto emerge e poi scompare.
Dovrebbe spiegare al Comitato di difesa e
ai tanti cittadini suoi elettori il clamoroso paradosso tra il ribadire la necessità del ridimensionamento o addirittura della soppressione di alcuni servizi sanitari periferici, accentrandoli nel capoluogo provinciale per risparmiare risorse, e, contemporaneamente, organizzare un efficientissimo servizio di
trasporto notturno delle partorienti, da Cavalese a Trento in elicottero, nonché presentare in gran pompa il rendering di un nuovo ospedale di Fiemme.
Spiegando questa macroscopica incongruenza forse il popolo capirebbe di assistere soltanto ad un ennesimo spettacolo d'illusionismo e allora forse gli animi si accheterebbero.
Poi all'uscita, nella concitazione, forse qualcuno verrebbe preso a calci ed a forcate, ma poi la polemica finalmente cesserebbe. Forse.
Poi all'uscita, nella concitazione, forse qualcuno verrebbe preso a calci ed a forcate, ma poi la polemica finalmente cesserebbe. Forse.