17/06/15

LAUDATO SI'


Esce ufficialmente domani la nuova enciclica di Francesco. In difesa del Creato. Un’esortazione al rispetto e all’attenzione nei confronti della nostra traballante Casa comune, messa a dura prova dall’Uomo tecnologico e dalla barbarie dell’industrializzazione che l'ha generato. Parole importanti, dure, nette, fondamentali. Ne sentivamo il bisogno. Vedremo se l’accorato appello papale troverà la giusta attenzione da parte della sua Chiesa. Vedremo se gli oltre 1,2 miliardi di cattolici sparsi sul pianeta, soprattutto quella maggioranza di essi che vive nel privilegiato Occidente, metteranno con immediatezza a buon pro i suggerimenti contenuti nell’inedita rivoluzionaria ‘Bolla verde’ di Bergoglio. Lo speriamo vivamente, ma allo stesso tempo ne dubitiamo molto. Perché consci di quanto noi Occidentali siamo dominati da questo modello socio-economico totalizzante, vizioso e artificiale, fisicamente insostenibile, dal quale per troppa lunga assuefazione sarà quasi impossibile liberarci volontariamente. Perché altresì consapevoli di quanto sia difficile, nonostante gli sforzi della scienza e della ricerca, trovare alternative sostenibili altrettanto ‘gratificanti’.


E però la pericolosa incompatibilità tra questo pervasivo modello di sviluppo e la biosfera, in particolare con tutto ciò che vive in essa oltre all’uomo, risulta evidente ogni giorno di più. I segnali di allarme emessi dal Pianeta sono sempre più frequenti, ma ciò nonostante, a causa proprio di questa nostra perniciosa assuefazione, non riusciamo a percepirne l'esatta gravità. Siamo immersi in un sistema economico che per funzionare e garantire ancora a lungo i livelli di ‘benessere’ raggiunti dalla parte di umanità più viziata e decadente (la nostra) necessiterebbe di risorse infinite e di infiniti sperperi. Purtroppo però la Terra non è un elastico estensibile, le sue risorse energetiche stanno esaurendosi, e l’altra parte del mondo, quella umiliata e prostrata che sopravvive appena, non è più in grado di sopportare la macroscopica sproporzione tra le nostre e le sue condizioni di vita.

Il Tempo sta per scadere. Chi ha occhi per vedere, non può negarlo. Francesco, con questo suo ultimo monito, ce lo ricorda. Aspettiamo dunque con trepidazione di leggere il Papa. Allora poi vedremo se quell’alta Guida avrà avuto la forza di farci finalmente capire quanto grave sia questo momento e se, di conseguenza, gli riuscirà il miracolo di fare rinsavire le nostre stanche e traviate coscienze. Ovvero, se anche quella Voce e quella sua severa esortazione trapasseranno senza colpo ferire i pigri cervelli di questa incosciente Umanità.

Ario      

3 commenti:

  1. Non sono I cervelli che sono pigri è l'anima dell'uomo che è compromessa.Un'anima attenta solo all'interesse, alla poca onestà ,incapace di pensare all' umanità collettiva è al benessere di tutti ; abbiamo necessità urgente di purificare prima il " pianeta anima" dalle interferenze negative poi si vedranno cose meravigliose.

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  2. Cose meravigliose sul pianeta Terra.Ma quanto dobbiamo aspettare perchè le cose cambino???

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  3. Anima e ambiente sono collegate tra loro come dice papa Francesco.L'ambiente è lo specchio dell'anima dell'uomo.

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